di Mimmo Ciurlia
CASTROPIGNANO (CB) - Castello d'Evoli
E' posto al di fuori del centro abitato ed era da questo isolato da un fossato, successivamente riempito. Domina dall'alto di un costone roccioso la valle del Biferno e il tratturo Castel di Sangro-Lucera. Sicuramente edificato durante il periodo di dominazione longobarda sui ruderi di una precedente fortezza di origine sannitica, successivamente fu ristrutturato e fortificato dai Normanni intorno
 all' IX secolo, quando assunse forme simili a quelle ancora oggi visibili. Ha una particolarità rispetto a tanti altri castelli molisani, fu costruito non alla sommità del borgo ma nella parte più
 bassa del centro abitato. Durante il periodo normanno divenne un 
importante presidio sul tratturo lungo il quale si svolgeva la caratteristica transumanza, di importanza straordinaria per la 
nobiltà locale che basava la propria ricchezza e quella del borgo su attività armentizie. Dal
 1345 sino al 1825, appartenne alla famiglia d’Evoli. Furono proprio 
loro a progettare i primi lavori di trasformazione nel 1362 su proposta di Giovanni d’Evoli che riedificò il castello sulle 
strutture già esistenti. Successore di Giovanni fu Andrea che nel 1396 
perse il feudo poiché considerato un ribelle dalle autorità di quel tempo. 
Grazie ad Antonio d’Evoli la famiglia riuscì ad avere di nuovo la 
proprietà del castello. L’ultimo intervento risale al 1683 ad opera del duca 
Domenico d'Evoli, ultimo erede della famiglia, come risulta dalla iscrizione posta sul portale di ingresso al castello al di sotto dello stemma di famiglia. Il castello fu abitato fino ai primi del Novecento per cadere poi in abbandono. Oggi la struttura si presenta in forma di rudere, ma rende ancora l'idea della sua importanza nei secoli passati. La
 planimetria a pianta quadrangolare era caratterizzata oltre che da un 
cortile interno anche da numerose stanze che erano a disposizione per riporre gli alimenti oppure erano delle stalle per il bestiame sulle quali si affacciavano gli appartamenti. Stando
 ai documenti rinvenuti, un tempo il castello era dotato di una 
scalinata a due rampe corredata di una balaustra con colonnine in pietra, realizzata da Silvestri di Sepino. Fino agli inizi del XX 
secolo erano conservati anche le arcate ed il loggiato interno. E' 
accertata la presenza di un mastio e due torrioni, uno a difesa della 
porta principale e uno per vigilare e difendere la parte posteriore. Sui lati a valle si trovano gli ambienti destinati 
all’uso abitativo mentre intorno, sfruttando la conformazione della 
roccia, le aree di servizio e la corte. Le cortine murarie presentano una ricca 
varietà di soluzioni costruttive, realizzate con pietrame calcareo 
apparecchiato con molta regolarità. Le murature sono costruite a strapiombo sulla roccia, 
localmente tagliata a gradoni, in alcuni tratti a forte scarpa. 
Frequenti sono le tracce di buche pontaie e alloggiamenti di barre lignee di 
rinforzo. L’ingresso è difeso da un vano di guardia con due lunghe feritoie arciere mentre a destra dell’ingresso, è stata aggiunta una balestriera. La
 struttura del castello è possente. Il lato che si affaccia sul centro 
abitato impressiona il visitatore per l’imponenza del torrione di difesa e per la signorilità del portale d’ingresso, davvero monumentale. Affascinanti risultano anche i vani sotterranei, che probabilmente ospitavano una chiesa. Affacciandosi
 dalle finestre che si aprono sul lato del fiume, si è catturati dalla 
bellezza del paesaggio e si rimane impressionati dalla parete in pietra del castello che per alcune decine di metri si innalza a picco sul dirupo. Tra
 le numerose leggende legate al castello, la più nota è quella che 
assegnava alla fortezza 365 stanze da letto: in questo modo ogni notte i proprietari dormivano in una stanza differente. Un 
altro aneddoto fa riferimento alla storia di una pastorella di nome 
Fata, la quale preferì fuggire e trovare la morte gettandosi dal dirupo anziché concedersi alla legge dello "ius primae noctis". La 
cosa misteriosa è che il corpo di Fata non fu mai recuperato. Di 
tale racconto popolare si ritrova il nome "Cantone della Fata", una 
grossa roccia sul lato nord del Castello dalla quale si sarebbe gettata la giovane inseguita dalle guardie. Attualmente il castello è di proprietà del comune di Castropignano e può essere visitato su prenotazione. Fonti: http://www.illongobardo.it/news/2013/castelli/castello-devoli.aspx
http://www.moliseturismo.eu/web/turismo/turismo.nsf/0/4CD49E488B31690BC125754C003256B9?OpenDocument
http://www.illongobardo.it/news/2013/castelli/castello-devoli.aspx
http://rete.comuni-italiani.it/wiki/Castropignano/Castello_D'Evoli
http://www.turismolise.it/item/il-castello-di-castropignano-o-castello-devoli-molise/
http://www.morronedelsannio.com/molise/castello_di_castropignano.htm
http://www.mondimedievali.net/castelli/Molise/campobasso/provincia.htm
http://www.viaggiomolise.it/P_124_Castropignano.html
http://www.comunitamontanamolisecentrale.it/Castello_d_Evoli.htm
http://www.molise.org/territorio/Campobasso/Castropignano/Arte/Castelli/Castello_dEvoli
http://www.amicideiborghi.it/borghi_italia/castelli_molise_1/castello_evoli.htm
http://www.casadalena.it/d'eboli.htm
http://www.simolise.com/Itinerario/Castelli/Campobasso/Castropignano/Il-Castello-D-Evoli/15.html
http://www.agriturismolasorgente.it/itinerari/I%20CASTELLI.pdf
http://xoomer.virgilio.it/fabiana/castropignano.html
http://www.illongobardo.it/news/2013/castelli/castello-devoli.aspx
http://rete.comuni-italiani.it/wiki/Castropignano/Castello_D'Evoli
http://www.turismolise.it/item/il-castello-di-castropignano-o-castello-devoli-molise/
http://www.morronedelsannio.com/molise/castello_di_castropignano.htm
http://www.mondimedievali.net/castelli/Molise/campobasso/provincia.htm
http://www.viaggiomolise.it/P_124_Castropignano.html
http://www.comunitamontanamolisecentrale.it/Castello_d_Evoli.htm
http://www.molise.org/territorio/Campobasso/Castropignano/Arte/Castelli/Castello_dEvoli
http://www.amicideiborghi.it/borghi_italia/castelli_molise_1/castello_evoli.htm
http://www.casadalena.it/d'eboli.htm
http://www.simolise.com/Itinerario/Castelli/Campobasso/Castropignano/Il-Castello-D-Evoli/15.html
http://www.agriturismolasorgente.it/itinerari/I%20CASTELLI.pdf
http://xoomer.virgilio.it/fabiana/castropignano.html
Foto: di Pietro su http://commons.wikimedia.org e da www.castrumpineani.it


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