PINZANO AL TAGLIAMENTO (PN) - Castello
In seguito al declino dell'impero romano, il Friuli subì numerose invasioni
barbariche fino alla conquista dei Longobardi, che si insediarono stabilmente e
fecero di Cividale la capitale del Ducato del Friuli. Alla caduta di
quest'ultimo la regione divenne prima Marca del Sacro Romano Impero, quindi Patria
del Friuli sotto giurisdizione del Patriarcato di Aquileia. È proprio a questo
periodo che risale il più antico documento in cui compaia un Signore di
Pinzano: siamo nel 1134 ed il notabile in questione è Ermanno di Pinzano (
Herman
de Pinzano). Quindi sicuramente a questa data esisteva già un 
castello ed
una giurisdizione feudale, che si estendeva all'incirca dal Cosa 
all'Arzino e
da Clauzetto ai confini con Spilimbergo. I Signori di Pinzano vennero
annoverati fra i “liberi feudatari”, ovvero coloro che possedevano una
sufficiente importanza ed autonomia per essere direttamente investiti 
dall'autorità
imperiale. Fra il 1352 e il 1354 il castello passò alla famiglia dei 
Savorgnan,
tra le più ricche ed influenti del Friuli, che in seguito entrò in 
possesso
anche dei beni della giurisdizione pinzanese e installò a Pinzano 
l'ufficio
giurisdizionale del proprio feudo. L'iniziale fedeltà al Patriarca di 
Francesco
Savorgnan si tramutò nel giro di qualche decennio in un orientamento dei
rapporti della famiglia verso Venezia, che in quel periodo stava 
accrescendo la
propria importanza politica e militare. Nel 1420 Venezia invadeva il 
Friuli,
ponendo fine al Patriarcato ed instaurando un dominio che sarebbe 
terminato
solo nel 1797. Sotto Venezia il castello perse molta della sua 
importanza
militare, ma mantenne il controllo giuridico, burocratico e finanziario 
del feudo.
Nel 1797, in seguito al trattato di Campoformio, il Friuli venne ceduto 
all'Impero
austriaco. Tornò di dominio napoleonico, all'interno del Regno Italico, 
fino
alla Restaurazione del 1815: quindi l'intero Lombardo-Veneto venne 
sottomesso
nuovamente all'Austria. Nel 1866, al termine della Terza guerra 
d'Indipendenza,
avvenne l'unificazione definitiva al Regno d'Italia. In epoca 
napoleonica il
sistema viario venne ristrutturato significativamente: furono costruite 
le
attuali strade provinciali tra Ampiano e Valeriano e tra Valeriano e 
Pinzano. A
ricordo del passaggio di Napoleone, a Valeriano venne sistemata una 
colonna
celebrativa chiamata appunto "napoleonica". I ritrovamenti
archeologici permettono di confermare la presenza umana sul colle del 
castello
anche in età romana, tuttavia non di specificare la natura degli 
insediamenti.
Il castello di Pinzano viene citato per la prima volta nel XII secolo, 
occupato
dagli omonimi signori, che ne tennero la proprietà fino al 1344, anno in
 cui si
verificò il famoso eccidio, un cruento fatto di sangue, in cui vari rami
 della
famiglia dei Pinzano si scontrarono tra loro. Il patriarca di Aquileia 
si vide
costretto allora ad intervenire, e a sottrarre ai Pinzano il feudo, che 
venne
in seguito assegnato alla potente famiglia dei Savorgnan nel 1352. Dai
documenti dell'epoca, possiamo affermare che il castello possedeva delle
stalle, due torrette di guardia rettangolari e la chiesetta di San 
Nicolò, che
viene nominata per la prima volta in un documento del 1291 ed i cui 
resti sono
tuttora rintracciabili nei pressi dell'attuale strada di accesso. Alcune
 opere
presenti nella chiesetta furono trasferite nella chiesa di San Martino 
nella
prima metà dell'Ottocento, in seguito al graduale abbandono del 
castello. È
probabile che, integrata nella parte alta del maniero, esistesse una 
seconda
cappella dedicata a tutti i Santi ed adibita esclusivamente al culto 
privato
dei castellani. Il mastio era molto probabilmente collocato al centro 
del
ripiano sommitale, ma di questo non ne restano tracce se non nelle 
fondamenta.
L'intera struttura venne più volte ampliata e ristrutturata, in 
particolare
dopo i disastrosi terremoti del 1348 e del 1511. Attorno al mastio 
sorgevano
ben tre cinte murarie, i cui resti sono ancora visibili: negli spazi 
intermedi
esisteva anche un piccolo borgo di cui si notano ancora le fondamenta 
tra la
vegetazione. In periodo post medievale venne creata l'attuale strada sul
 lato
sud del colle, che consentiva l'accesso al maniero senza passare, come 
accadeva
per il vecchio percorso, dalla zona occidentale che ospitava il borgo e 
la
chiesa di San Nicolò. Il castello andò in rovina a partire dalla prima 
metà
dell'Ottocento, ma ancora fino al terremoto del 1976 parti murarie di un
 certo
rilievo erano ben visibili. In seguito a quell'evento, del castello non 
restano
che pochi ruderi e qualche tratto murario, anche se esiste un progetto 
di
recupero suddiviso in più lotti, alcuni dei quali già terminati. I 
lavori hanno
portato alla luce le cantine del maniero, composte da tre grandi volte a
 botte
in laterizio, di cui curiosamente una a doppio rivestimento. Il castello
 di
Pinzano è da sempre oggetto di numerose leggende e credenze popolari. 
Secondo
molte di queste, nei sotterranei del castello (dove un tempo vi erano 
anche le
prigioni della giurisdizione), sarebbe stata collocata una camera dove i
signori Pinzano avrebbero nascosto la loro imponente fortuna, frutto 
delle loro
scorrerie nel Friuli. Sempre dai sotterranei, si dice ci siano delle 
gallerie
segrete che si snodano al di sotto del territorio. Una di queste 
giungerebbe
fino al fiume Tagliamento e sarebbe stata usata dalla figlia adottiva 
dei
Pinzano per fuggire durante l'eccidio del 1344. Un'altra leggenda, più 
recente,
narra di una povera donna che si ritrovò a vagare tra le rovine del 
castello a
mezzanotte. La donna, narra la leggenda, vide il fantasma di un 
cavaliere
brandire la spada e uccidere un leone. Spaventata, fuggì via urlando. In
 suo
soccorso arrivarono le Agane "dell'Arzino e del Tagliamento", che la
rincuorarono e la invitarono a seguirle fino al fiume. Ma quando la 
donna si
accorse che in realtà le ninfe d'acqua volevano annegarla, invocò il 
nome di
Maria, e le Agane scapparono terrorizzate e inorridite. Dal 2000 il 
Comune di
Pinzano ha promosso il recupero dell'area castellana anche in 
prospettiva di
una sua valorizzazione turistica. Altri link consigliati: 
https://www.youtube.com/watch?v=Rwd_HmWGW7Y
(video di Ecomuseo Lis Aganis), 
http://www.comune.pinzanoaltagliamento.pn.it/index.php?id=3086#c1943,
http://www.pordenonecastelli.com/castello-di-pinzano/, scheda di Marta 
Tinor su
https://www.mondimedievali.net/Castelli/Friuli/pordenone/pinzano.htm, 
http://www.scoprifvg.it/site/castello-di-pinzano-al-tagliamento/
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Pinzano_al_Tagliamento,
https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Pinzano
Foto: entrambe sono di iw3rua su http://mapio.net/a/82898585/
 
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