ANZOLA DELL'EMILIA (BO) - Torre di Re Enzo
Nei primi secoli del II millennio il comune di Bologna in contrasto con la Chiesa annetté il comune di Anzola quando nel 1157
 Rinaldino da Unciola (antico nome di Anzola che deriva da oncia) 
alleato con Cattaneo di Monteveglio tradì i vescovi e glielo offrì. Egli
 fu però scoperto e successivamente giustiziato. Federico II nel 1220 rimise a posto le cose ma nel 1231 Bologna si impadronì del castello scatenando l'ira di papa Gregorio IX. Anzola partecipò anche alla lotta della Lega Lombarda, insieme a Bologna, con a comando il conte Michele degli Orsi fino alla vittoria della battaglia di Fossalta vicino a Modena nel 1249. Il principe Enzo, re di Sardegna e figlio di Federico II,
 fu fatto prigioniero da tre bolognesi tra cui Michele degli Orsi e 
trascorse diversi giorni nel castello di Anzola prima di essere 
trasferito a Bologna. Tra il 1274 e il 1278 scoppiò una rivolta causata dal rifiuto degli anzolesi di pagare le tasse, risolta nel 1289 con una convenzione tra vescovo e anzolesi. Nel XIV secolo Anzola fu centro di scontri tra guelfi e ghibellini e delle guerre contro i Visconti successivamente. Nel 1600,
 reduce da tutte queste belligeranze, il castello di Anzola venne 
abbattuto e la chiesa parrocchiale fu ricostruita alcuni anni dopo. Nel 1643 Anzola subì anche il flagello della peste portata da Odoardo I Farnese duca di Parma in lotta col papa Urbano VII. Con l'arrivo di Napoleone agli inizi del XIX secolo venne istituito il comune di Anzola e la prima seduta si tenne il 23 aprile 1804. Dal periodo 
napoleonico in poi, il paese di Anzola visse interamente ed integralmente
 le vicissitudini politico-istituzionali della vicina città di Bologna e
 solo occasionalmente vi accaddero fatti legati alla particolarità del 
suo territorio e dei suoi abitanti. La Torre di Re Enzo è così chiamata perché nel 1249 quest'ultimo vi fu recluso, dopo essere stato fatto prigioniero dai bolognesi. Si narra che qui il re 
si legò in una stretta amicizia con Michele degli Orsi il quale tentò di
 farlo evadere, nascosto in una cesta, ma senza successo. La torre è ciò che rimane dell'antico castello di Anzola, in origine un insieme di recinti o terrapieni dentro i 
quali stavano le dimore del Signore, magazzini e depositi di prodotti 
agricoli, botteghe artigiane e rifugi per il contado nei momenti di 
pericolo. Il Castello di Anzola in realtà conteneva quattro torri ma fu gravemente danneggiato nel 1630 dopo uno dei più 
gravi degli innumerevoli attacchi per il suo possesso e il controllo 
militare. Alla base della torre di Re Enzo, si può ancora vedere la porta che 
permetteva l'accesso al castello, murata, che venne chiusa molto probabilmente 
verso la fine del XVI secolo.
             Il castello passò nel 946 sotto il dominio dei Vescovi di Bologna. Numerosi furono i tentativi da parte del Comune di Bologna che cercava 
di allargare la propria giurisdizione al territorio anzolese, di 
usurpare il dominio dei Vescovi ed altrettanto numerosi furono gli 
attacchi subiti dal castello, fino al 1630, quando non rimase che 
l'attuale torre e l'antico ospedale, costruito nel XII secolo da 
Martinetto Guastavillani. Per quanto riguarda il XVII ed il XVIII secolo, sono pochi i documenti 
che riportano eventi di particolare interesse, segno che ad Anzola la 
vita scorreva tranquillamente. La Rivoluzione francese venne a rompere questo stato di cose quando le 
truppe di Bonaparte passarono per Anzola dirette a Bologna, portando nella
 città le idee di "Liberte", "egalite", "fraternite" e le speranze di un
 mondo migliore. 
 Altri link suggeriti: https://www.inforestauro.org/anzola-emilia-la-storia/2/, https://www.youtube.com/watch?v=GgkwjUfn0KQ (video di 7GoldEmiliaRomagna)
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Anzola_dell%27Emilia, https://www.comune.anzoladellemilia.bo.it/vivere-la-citt%C3%A0/storia-locale/il-castello-anzola, https://turismoinpianura.cittametropolitana.bo.it//Engine/RAServePG.php/P/26181RTP0104/M/20011RTP0104, http://wikimapia.org/21276223/it/Torre-Re-Ezo
Foto: la prima è una cartolina della mia collezione, la seconda è di Paolo Bonassin su https://www.tourer.it/scheda?torre-superstite-del-castello-di-anzola-anzola-dellemilia



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