venerdì 18 gennaio 2013

Il castello di venerdì 18 gennaio





SORANO (GR) – Rocca di Castell’Ottieri

Castell'Ottieri fa parte dei numerosi castelli della "zona etrusca dei tufi" appartenuti a signorie minori legate alla potente famiglia Aldobrandeschi. Le prime notizie del borgo risalgono al XIII secolo, quando risultava appartenere, con altri castelli, ai signori di Montorio. Uno di questi, Guglielmo di Bonifacio, riconobbe nel 1278 l'alta sovranità del Comune di Orvieto sui territori di proprietà della famiglia, tra cui Castell’Ottieri. Con l'affievolirsi dell'influenza orvietana, sul castello continuò ad esercitarsi il dominio dei signori locali. La rocca venne costruita nel corso del Quattrocento dalla famiglia degli Ottieri attorno alla preesistente torre innalzata dagli Aldobrandeschi; il nuovo complesso fu il centro del potere della loro contea. Dinanzi alle sempre più insistenti pressioni della Repubblica di Siena, intenzionata a rivendicarne il possesso, il titolare del feudo, Sinolfo di Flaminio dei Conti Ottieri, fece formale atto di sottomissione a Siena, ma, allorchè questa venne assediata dagli eserciti congiunti di Spagna e Firenze, rivendicò i suoi diritti promulgando nel 1551 un nuovo Statuto. Nel 1616 il suo erede vendette al Granduca Cosimo II de’Medici il feudo, che in base alla successiva legge di riforma del Granduca Pietro Leopoldo di Lorena, nel 1783 venne aggregato al Comune di Sorano. Tuttavia, i Medici trascurarono molto sia la rocca che il centro di Castell’Ottieri, determinando l'inizio di un lunghissimo periodo di declino che ha avuto termine soltanto con i restauri effettuati durante il secolo scorso. Il castello, il cui nome deriva dal latino 'castellum Lotharii', domina un piccolo rilievo di tufo a dominio della valle sottostante e la sua origine è chiaramente medievale. Un massiccio e alto mastio, di forma rettangolare, con la parte esterna dotata di una torre rotonda con basamento a scarpa in pietra, che un tempo lo superava molto probabilmente in altezza, domina ancora oggi la porta di accesso principale delle mura cittadine, delle quali sono ancora visibili alcuni tratti. L’accesso al borgo è costituito da una porta con arco a sesto ribassato. Tutte le fortificazioni sono rivestite di filaretti in tufo, il che le fa sembrare naturali prolungamenti della roccia su cui sorgono. Sulla parete addossata sulla sinistra della torre circolare sono collocati 3 stemmi gentilizi in travertino. Inoltre, lungo le pareti si aprono alcune finestre di forma quadrilatera, che si dispongono su 3 livelli lungo la torre circolare. Altre notizie sono ricavabili visitando il seguente blog: http://castellottieri.blogspot.it/  

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