mercoledì 22 novembre 2023

Il castello di mercoledì 22 novembre



PIETRASANTA (LU) - Rocca di Sala (o Ghibellina)

La Rocca di Sala venne edificata probabilmente dai Longobardi a difesa del piccolo villaggio di Sala, posto lungo l’antica via Francigena, che nel XIII secolo, alla fondazione di Pietrasanta, venne unito insieme alla sua rocca alla neonata cittadina versiliese. Nel 1324 la Rocca (detta Rocca superiore o anche Rocca ghibellina) fu fatta rafforzare da Castruccio Castracani, Signore di Lucca, per fortificare il caposaldo lucchese di Pietrasanta. Allo stesso scopo Castruccio fece costruire a valle anche la Rocchetta Arrighina (https://castelliere.blogspot.com/2020/07/il-castello-di-martedi-28-luglio.html). Secondo la "Narrativa di Pietrasanta" la Rocca venne invece iniziata da Arrigo Castracani degli Antelminelli, figlio di Castruccio Castracani. A conferma di questo sono presenti due targhe sopra la porta di tufo della rocca che riportano lo stemma dei Castracani e l'Aquila Imperiale. I lavori alle rocche vennero terminati entro il 1329. Il complesso fortificato, posto in posizione dominante su una collina, è di forma quadrata, con torri angolari e mastio centrale sviluppato su tre piani, con una campana e delle lanterne per le segnalazioni poste sulla sua sommità. Al piano terra del mastio vi era una grande stanza a volta sorretta da un pilastro e dalle scale si accedeva al primo piano, composto da tre stanze con le finestre verso est e un camino verso ovest. Con una scala in pietra e legno si accedeva all’ultimo piano. Il maschio ospitava anche una taverna e serviva anche come deposito per scorte, munizioni e dispensa per derrate alimentari. Alla Rocca si accedeva da un grande portone di grosse dimensioni. La struttura non presenta raccoglitori di acqua piovana anche se molto probabilmente ne era dotata. A dimostrazione di questo il fatto che sotto la collina ve ne sono due che senza dubbio erano usate per la Rocca. La fortificazione, visto che aveva funzione difensiva, era dotata di merli, ponti levatoi e fossati, come testimoniano stampe e disegni dell’epoca. Il suo lato frontale rivolto al mare e a Pietrasanta era fortificato da un ulteriore muro di recinzione difeso da altre tre torri, che ospitava la porta d’ingresso dell’intero complesso difensivo. Le torri e l’edificio centrale sono realizzati in prevalenza con tufo e molte stanze al loro interno erano anche adibite a prigioni. I torrioni erano denominati diversamente in base a chi apparteneva il dominio. Del complesso facevano parte anche la stalla, la fucina e una casetta per le guardie. Nel 1408 Paolo Guinigi, addossato alla Rocca, fece costruire un palazzo fra i più belli della Versilia. Numerosi i personaggi famosi che vi furono ospiti: oltre a Paolo Guinigi (1408), il Re di Napoli Ladislao e sua moglie Ilaria da Cipro (1409), Carlo V (1536), Papa Paolo III (1538), mentre nel Mastio centrale, nel secolo precedente, avevano soggiornato l’Imperatore Carlo IV di Boemia e la sua consorte. Dal 1400 al 1428 Pietrasanta visse anni piuttosto sereni sotto Paolo Guinigi, signore di Lucca. Nel 1430 Lucca era in guerra contro Firenze e si trovò costretta a chiedere aiuto a Genova: il patto prevedeva che, se entro tre anni i lucchesi non avessero restituito la somma di 15.000 fiorini d'oro, Pietrasanta ed il Porto di Motrone sarebbero entrati in possesso di a Genova. Allo scadere dei tre anni ci fu una sollevazione da parte dei pietrasantini che non volevano più far parte di Lucca; dopo anni di conflitti e numerose ribellioni passarono autonomamente sotto la Repubblica di Genova nel 1437. Firenze conquistò Pietrasanta sul finire del 1484. Da questo momento iniziò una serie di lavori di fortificazione della Rocca che era la parte più difficile di Pietrasanta da conquistare, infatti gli stessi fiorentini erano riusciti ad ottenerla durante la guerra poiché i soldati e i notabili che vi si erano ritirati si arresero, aprendo le porte. Una serie di lettere tra i Dieci di Balia, magistratura di Firenze, e Ristoro d'Antonio di Salvestro Serristori, priore fiorentino che abitò a Pietrasanta, testimonia quanto la Rocca fosse considerata importante per la difesa della città e del territorio. Da questi scambi epistolari si ricavano anche informazioni sulle condizioni della fortificazione che non risultava essere particolarmente danneggiata dopo la guerra. I lavori ufficiali iniziarono il primo maggio 1485 e furono affidati a Francesco di Giovanni di Francesco detto il Francione e a Francesco d'Agnolo detto La Cieccha. Questi due maestri fiorentini avevano già avuto come incarico la ristrutturazione di diversa mura; La Cieccha aveva anche partecipato alla conquista di Pietrasanta. I fiorentini vollero fare di Pietrasanta una fortezza degna della Repubblica. Per le mura tentarono di unire quelle vecchie a quelle nuove, fortificandole. Il Francione e la Checca vennero ben pagati però ebbero l'onere di finire il lavoro entro un anno, altrimenti avrebbero dovuto pagare una multa di 300 fiorini d'oro larghi. La Rocca venne conclusa in tempo. Ai lavori contribuirono operai provenienti da Firenze e da paesi vicini e lontani: scalpellini, vetturali, manovali e maestri di cazzuola. Le informazioni più precise su coloro che contribuirono a questi lavori sono depositate all'Opera di S. Maria del Fiore ma sono rimaste sommerse dall'alluvione del 1966 e quindi non sono ancora consultabili. Il Francione si lamentò con i Dieci di ritardi e di non riuscire a mantenere tutti gli operai, cosa che causò alcuni ritardi nei lavori. La Rocca di quegli anni ospitò dunque un gran numero di lavoratori e anche le loro bestie. Le torri vennero modificate secondo nuovi disegni, assegnando loro una forma tonda, più consona ai progressi militari fatti in quel tempo e alle nuove tecniche di assalto. Nel corso della Prima guerra italiana nel 1494 Pietrasanta venne consegnata al re di Francia Carlo VIII da Piero de' Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico. Successivamente la città e la sua Rocca vennero rivendute ai lucchesi per la somma di 29.000 ducati d'oro (cifra che oscilla leggermente a seconda delle fonti e documenti) dal duca d'Antragos, governatore in Italia per il Re di Francia. Nel periodo seguente la città ebbe diversi padroni. Infine nel 1513, con il lodo di Papa Leone X che era stato incaricato di risolvere le controversie tra Lucca e Firenze, il territorio venne assegnato a quest'ultima. Fu un periodo sereno per questo territorio, vennero riaperte le miniere di ferro e rame e le cave di marmo da Michelangelo Buonarroti. Inoltre vennero fatte ingenti opere di bonifica anche sulla costa grazie a Cosimo I dei Medici. Nel 1778 fu disarmata e venduta, visto che non serviva più dal punto di vista militare, per ordine di Leopoldo I Granduca di Toscana ai signori cav. Andrea e Gio. di Dio Luccetti, di Pietrasanta, per 950 scudi. Da allora la Rocca ha progressivamente subito uno stato di quasi completo abbandono che ha portato alla perdita di parte delle sue murature e del Palazzo Guinigi, la residenza signorile che era situata al suo interno. Dal 2017 il monumento è sotto restauro per riportarla al suo stato originario: sono stati investiti 500.000 euro dalla Provincia di Lucca. Nel 2012 il FAI ha organizzato delle visite per far conoscere il luogo e tutelarlo dal punto di vista artistico e storico. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=TZmC_xxD7XE (video con drone di m15alien), https://www.youtube.com/watch?v=wGh6rKVal-0 (video di NoiTv ReteVersilia), https://www.youtube.com/watch?v=ukpZDridPzw (video di Marco Pardini), https://www.youtube.com/watch?v=D5mQVatvemI (video di paolinhood)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Rocca_di_Sala, https://www.versiliamo.com/pietrasanta/la-rocca-di-sala/

Foto: la prima è presa da https://www.noitv.it/2022/08/18-milioni-per-la-rocca-di-sala-462225/, la seconda è presa da https://www.versiliatoday.it/2019/05/17/progetto-recupero-della-rocca-sala/

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