mercoledì 5 dicembre 2018

Il castello di mercoledì 5 dicembre




CASTELNUOVO DI VAL DI CECINA (PI) - Torre dei Pannocchieschi in frazione Montecastelli Pisano

Il piccolo borgo fortificato di Montecastelli Pisano sorge nell'alta valle del fiume Cecina, lontano dalle vie di comunicazione principali, in una zona dominata da vasti boschi. E' situato sulla sommità di una collina, a 503 metri sul livello del mare e dista 16 km da Castelnuovo Val di Cecina. Dalla sua posizione si hanno ampie vedute di vallate poco popolate che spaziano fino alle Cornate e alla vicina val d'Elsa. Le prime notizie sul borgo risalgono al 1114, quando a Ruggero dei conti di Bergamo, Vescovo di Volterra, furono donati beni su quella collina. L'origine del castello è attestata al 1202, quando il Vescovo volterrano Ildebrando Pannocchieschi e Guasco, capostipite dei conti Guasco della Rocca, edificarono il castello, dividendosene a metà il dominio. Benché nel 1204 gli uomini del castello si sottomettessero al Comune di Volterra, il Vescovo riuscì con altre vicende a conservare il controllo della località sino alla fine del Duecento. Allorché il Comune si impadronì con le armi del castello e distrusse il cassero, il palazzo e la torre appartenente ai vescovi. Nei primi anni del Trecento il Comune legalizzò la conquista comprando la porzione di castello e dei diritti signorili spettanti ai Conti Pannocchieschi e ai Guasco, finché nel 1318 ottenne dal Vescovo Ranieri Belforti la cessione della quota vescovile della Signoria. La vertenza sul processo del castello tuttavia continuò e trovò soluzione solo alla metà del secolo con la cessione compiuta dal Vescovo Filippo Belforti. In questo contesto gli uomini di Montecastelli giurarono fedeltà al Comune di Volterra nel 1319 e nel 1337, ma nel 1370 si sottomisero al Comune di Firenze per tornare sotto il controllo volterrano nel 1381. Salvo un'altra parentesi fiorentina, dal 1429 Montescastelli seguì le sorti del Comune volterrano. Talvolta a seguito delle dispute tra Volterra e i Vescovi, oltre che i Fiorentini, si svolsero anche fatti bellici, come nel 1431, quando truppe al seguito di Niccolò Piccinini occuparono il borgo. Passarono pochi anni e, nel 1447, Montecastelli si trovò assediato dalle truppe di Alfonso d'Aragona, riuscendo però a resistere. Finite le dispute medioevali, con il consolidarsi del potere di Firenze, il borgo perse importanza militare. Alla fine del XVIII secolo la sua comunità fu incorporata a quella di Castelnuovo Val di Cecina. La struttura urbana a cerchi concentrici intorno alla sommità del colle, le strette stradine, i vicoli angusti, i passaggi coperti e le case in pietra testimoniano ancora con fedeltà l'aspetto medievale del borgo. I due principali assi stradali paralleli conducono alla pieve e alla torre. Tra i resti dell'antica cinta muraria ancora visibili alla base delle case del perimetro esterno, appare integra la porta di accesso sul fronte meridionale, con arco a tutto sesto e interamente costruita in blocchi squadrati di pietra (chiamata porta Bucignana perche si apriva in direzione del castello di Gabbro Bucignano). L'abitato è dominato dalla possente Rocca-Torre dei Pannocchieschi, attualmente di proprietà privata e non accessibile all'interno. Nel 1215 il vescovo Pagano dei Pannocchieschi fece costruire la torre a difesa della chiesa adiacente. Fu distrutta dalle milizie del Comune di Volterra (1219) e ricostruita dal Vescovo Felice Belforti nel 1343. La massiccia Torre di pietra ha la forma quadrata, con una base lievemente scarpata e redondone in pietra che la separa dal muro a piombo. L'ingresso è al livello del primo piano, della cui scala in pietra, ben più recente come costruzione, restano soltanto i supporti. Nella parte superiore della facciata rivolta a sud si possono notare i resti di una bella finestra con arco a tutto sesto (sul lato opposto una simile apertura è oggi tamponata) fanno supporre l'uso abitativo dei piani alti. A fianco della torre sorge la bella parrocchiale dei SS. Filippo e Giacomo eretta per volere di Ildebrando Pannocchieschi nel 1186. La chiesa conserva ancora intatta la sua struttura romanica a tre navate con pilastri e capitelli scolpiti. La facciata in conci squadrati presenta tre arcate; nella centrale si apre la porta di accesso. All’interno è presente L’immacolata Concezione ed i Santi Antonio, Biagio, Orsola e Francesco (1585-1588) eseguito da Cosimo Daddi. Sul fianco destro si apre una finestra a sesto acuto sulla cui architrave è scolpita una scena di caccia. Abbellisce l'insieme un campanile a base quadrata che va ad affiancare la torre. Altri link consigliati: https://www.youtube.com/watch?v=Ksd3uf4fI3k (video di Tekna Servizi srl), http://www.ilpoggiomontecastelli.com/it/Montecastelli/

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Montecastelli_Pisano, http://www.fototoscana.it/mostra-gallery.asp?nomegallery=montecastelli, http://www.castellitoscani.com/italian/montecastelli.htm,

Foto: la prima è presa da http://www.fototoscana.it/mostra-gallery.asp?nomegallery=montecastelli, la seconda è presa da https://italianostrapisa.wordpress.com/2016/02/13/montecastelli-pisano-intatto-borgo-medioevale-posto-allestremo-lembo-della-provincia-pisana-verso-le-terre-senesi-vede-minacciato-il-suo-ambiente-naturale-dalla-geotermia/

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