giovedì 28 novembre 2019

Il castello di giovedì 28 novembre




CAMAIORE (LU) - Castello di Montecastrese

Montecastrese era un castello o villaggio fortificato posto nel Comune di Camaiore. I ruderi sono ancora oggi visibili sulla parte sommitale di un colle biconico posto di fronte all'abitato di Lombrici a circa 3 km di distanza dal centro di Camaiore. Il nome deriva dal toponimo latino castra, che significa "accampamento" o, come in questo caso, "fortilizio". Montecastrese è citato per la prima volta in una pergamena che si conserva nell'Archivio di Stato di Lucca risalente all'anno 1219 e risulta in quell'anno comproprietà dei nobili di Corvaia e Vallecchia. Un documento indiretto e i risultati emersi nei recenti scavi archeologici ci attestano l'esistenza di un primo nucleo abitato ai secoli X-XII. Montecastrese risulta essere stata la struttura incastellata più popolosa ed estesa del territorio versiliese. In quella fase l'abitato assunse definitivamente l'aspetto di borgo fortificato la cui parte sommitale, il cassero (circondato da mura), racchiudeva due torri di avvistamento, un dongione (torre ad uso residenziale) e un centinaio di abitazioni. Una seconda e più ampia cinta muraria, lunga circa 1 km, proteggeva il borgo, che comprendeva un centinaio di abitazioni e i resti di una chiesa dedicata a Santa Barbara. Il benessere del borgo era favorito dalla sua posizione strategica da cui era possibile controllare il territorio ed il tracciato viario sottostante, che collegava la valle di Camaiore con la Garfagnana e la Lombardia (via Lombarda). I signori del castello potevano quindi riscuotere il pedagium, una tassa sull'utilizzo delle infrastrutture di trasporto diffusa in tutta Europa. Nel 1219 Montecastrese venne spartito tra i possedimenti delle due famiglie nobili della Versilia, i da Corvaia e i da Vallecchia. Tra il 1223 ed il 1226 il castello fu conquistato dalla città di Lucca, che in quel periodo cercava di ottenere uno sbocco sul mare mettendo sotto assedio i castelli della Versilia, alleati della ghibellina Pisa. Le torri vennero abbattute. La torre a monte è definitivamente crollata qualche decennio fa a causa di un terremoto. Nei secoli successivi all'abbandono, su questo importante sito archeologico fu impiantato un esteso impianto olivicolo che in parte ne ha permesso la conservazione. Nel 1996, una prima campagna di scavi, diretta dal Prof. Fabio Redi, ha permesso di ritrovare i ruderi della chiesa di Santa Barbara e di una abitazione posta sul versante meridionale. Recenti scavi archeologici eseguiti dal Museo Civico Archeologico di Camaiore sotto la direzione di Gabriele Gattiglia hanno portato alla luce interessanti strutture poste in prossimità della Torre Nord. L'area delle fortificazioni, lungo tutto il crinale, dalla torre a mare a quella monte, secondo una distanza lineare di circa 250 metri, è stata oggetto nel 2015 di un completo rilievo digitale, condotto sulla base di una convenzione di ricerca tra Comune di Camaiore e Dipartimento di Architettura dell'Università degli Studi di Firenze", Responsabile scientifico: prof. Giorgio Verdiani. I materiali derivati da questa recente campagna di rilievo possono essere osservati presso la specifica sala del Museo Civico Archeologico di Camaiore, presso Palazzo Tori-Massoni, Piazza Francigena, Camaiore, Lucca. La torre a monte era stata eretta nel XII secolo e occupava la zona più elevata dal castello, in precedenza occupata da capanne in legno altomedievali e da una prima struttura in pietra. Si trattava di una torre di avvistamento alta circa 12-15 m, quadrata e priva di aperture, ma dotata di una cisterna nel basamento. Una scala di legno retrattile, appoggiata ad una mensola di pietra, permetteva di raggiungerne la cima. La torre era racchiusa da una cinta muraria quadrangolare lunga circa 11 m per lato, con un vano stretto e lungo con probabile funzione di corpo di guardia e munito di doppio accesso. Nel 1225 circa, delle maestranze specializzate demolirono l'edificio, sostituendo le pietre del paramento della torre con pali di legno che venivano poi incendiati. Il venir meno del sostegno dei puntelli provocò il cedimento strutturale della torre e la sua caduta. Lo sperone di roccia a sud che domina la vallata di Camaiore fino al mare venne scelto per la costruzione di una torre e di un dongione (edificio residenziale). Da qui era possibile controllare i vicini castelli di Greppolungo e Pedona e il passaggio di uomini e merci lungo la Via Francigena da Camaiore verso Lucca. La torre, quadrangolare, venne costruita nel XII secolo, come la sua gemella torre a monte con la quale condivide le dimensioni (5,40 m di lato), la tecnica costruttiva e la funzione di avvistamento. Verso mare sono visibili i resti di una più ampia struttura rettangolare, probabilmente un dongione, una torre o piccolo palazzo abitato dal signore o da colui che amministrava il castello in sua vece. Altri link consigliati: https://www.lucca360.it/item/castello-medievale-di-montecastrese/ (per visita virtuale del sito), https://www.versiliatoday.it/2017/09/18/alla-scoperta-del-castello-medievale-montecastrese/, https://www.youtube.com/watch?v=nG1Ct1A75-o (video con drone di m15alien), https://www.youtube.com/watch?v=tJxZACQc4yY (video di Giorgio Verdiani), http://federicoimmagini.blogspot.com/2013/01/montecastrese.html

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Montecastrese, http://www.comune.camaiore.lu.it/it/sezioni-turismo-e-cultura/347-storia-di-camaiore/i-castelli/1026-i-ruderi-del-castello-di-montecastrese

Foto: la prima è presa da https://scholarworks.iu.edu/journals/index.php/sdh/article/view/23221/32555#figures, la seconda è presa da https://www.mondimedievali.net/Castelli/Toscana/lucca/camaiormontec01.jpg

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