giovedì 27 aprile 2023

Il castello di giovedì 27 aprile



GUARDEA (TR) - Castello di Guardea Vecchia

Su un colle situato proprio alle spalle del paese, ad una quota di 572 m. s.l.m., in uno dei luoghi più panoramici dell’Amerino, si stagliano i ruderi castello di Guardea Vecchia, uno dei più antichi dell'Umbria. Il toponimo Guardea, che deriva dal germanico “warda“, sta a significare guardia, posto di vedetta. Guardea fu feudo dei conti Uffreduzzi che vi avrebbero eretto il castello fin dal X secolo. La famiglia si estinse presto nella linea maschile e il castello passò agli Alviano, già signori dell’omonimo paese. A Guardea gli Alviano avevano una fortezza e riscuotevano tributi e pedaggi. Il castello fu sempre conteso tra Todi ed Orvieto. Nel 1235 fece atto di sottomissione a Todi ma, poiché questa era ghibellina, papa Gregorio IX ordinò al castello di staccarsi dal dominio; così, nel 1308, gli Alviano si sottomisero al comune guelfo di Orvieto. Tra il 1450 e il 1465 Guardea divenne possesso del conte Everso Dell’Anguillara, che la sottrasse, così, al dominio della Chiesa. La Santa Sede ne riprese possesso nel 1465 e papa Paolo II colmò la comunità di favori, condonando debiti e confermando statuti e possessi. Nel 1488 Francesco d’Alviano diede a Guardea la libertà di reggersi a comunità e il godimento di tutti i diritti civili ai sudditi. Il piccolo comune fu retto da quattro priori, che in seguito divennero quaranta. Verso la fine del XV secolo il vecchio castello fu abbandonato e la comunità costruì nuove abitazioni nella piana sottostante. Tale scelta fu dettata da diversi fattori: i motivi di difesa dalle invasioni dei barbari e dalle incursioni di nemici e banditi erano venuti meno, i campi da coltivare si trovavano in pianura, per cui era molto scomodo scendere in basso al mattino e tornare di sera sul colle, soprattutto quando si dovevano condurre al pascolo le mandrie di pecore e buoi. Questo trasferimento a valle avvenne non solo per volontà popolare, ma anche perché i conti di Marsciano, con atto pubblico del 4 maggio 1684, diedero il consenso alla costruzione di nuove abitazioni all’esterno delle mura del castello. Con l’estinzione della linea maschile degli Alviano, il territorio di Guardea passò direttamente alla Camera apostolica che lo governò attraverso suoi commissari, i Monaldeschi prima, quindi i conti di Marsciano e, infine, i Clementini. Nel 1592, con la condanna a morte di Cornelio Clementini per violenze ed abusi, le terre passarono ad affittuari. La vera distruzione del castello di Guardea Vecchia avvenne durante l’edificazione del nuovo centro abitato. Le pietre che costituivano gran parte delle abitazioni e delle mura vennero asportate per essere reimpiegate nella costruzione delle abitazioni giù all’attuale paese. Ancora visibili sono la torre principale ormai consolidata (grazie ad Alessandro Ranucci), alcuni tratti di mura esterne, alcune parti delle torri esterne, la parte interna alle mura dove c’era la chiesa, traccia della torre verso nord, le prigioni, le mura delle abitazioni, le cisterne e poco altro. Nel bosco verso nord vi sono le fornaci di calce che, si dice, servirono per edificare il castello stesso. I discendenti di Ludovico dei conti di Marsciano tennero il Castello di Guardea Vecchia fino ai primi anni del ‘900, quando il Comune, avvalendosi di una legge promulgata dal Parlamento italiano il 24 giugno 1888, dopo anni di lotte legali con i Marsciano, riuscì ad affrancare tutte le terre per un canone annuo di £. 2728,55. Questo canone di lì a breve fu estinto mediante il versamento della somma di £ 54.571. Il complesso si estende su una superficie di circa 8000 metri quadrati, con un perimetro murario conservato nell’alzato per circa 1/3, ma rintracciabile integralmente nel suo sviluppo perimetrale. La cortina muraria presenta molte lacune, ma sono ancora visibili in gran parte il sistema delle otto torri (sei quadrangolari e due semicircolari) oltre al grande mastio centrale. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=7RagEtaCYVo (video di Lorenzo Mazzi), https://www.andreabovo.it/guardea-vecchia/

Fonti: https://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-guardea-vecchia-guardea-tr/, https://www.trekkingmontiamerini.com/caterina-monaldeschi-della-cervara-e-la-storia-di-guardea-vecchia/, http://www.turismoguardea.it/ita/6/arte-storia-e-cultura/6/guardea-vecchia/?ss=4

Foto: la prima è presa da https://www.umbriatourism.it/it/-/guardea-vecchia, la seconda è presa da https://www.trekkingmontiamerini.com/caterina-monaldeschi-della-cervara-e-la-storia-di-guardea-vecchia/

Nessun commento: