mercoledì 11 ottobre 2023

Il castello di mercoledì 11 ottobre



SPELLO (PG) - Torre Quadrano e Torre Acquatino

Negli Statuti Comunali un intero capitolo riguarda questa struttura difensiva, la cui custodia fu affidata agli abitanti della torre posta “fra le carbonare“. Due uomini di giorno e quattro di notte, che avessero compiuto i 18 anni di età, armati e provvisti di elmi d’acciaio, dovevano presidiarla per assicurare la vigilanza continua del territorio. Fu concessa la possibilità di abitarvi ed intorno ad essa fu costruito un casalino, dato in concessione per un periodo massimo di venticinque anni, all’interno del quale era consentita la realizzazione di una casa con pareti di terra e tetto in lastre o coppi, il cui possesso sarebbe passato al Comune, una volta terminato il periodo di locazione. Al contrario non era permessa la costruzione altri edifici fra la torre e le carbonare; anzi, l’eventuale realizzazione era punita con la sanzione di dieci libbre di denari. Il capitolo si chiude con una serie di pene per la mancata custodia e inosservanza delle disposizioni statutarie. L’inizio della costruzione della torre risale verosimilmente al XIII sec. e rientra nel sistema difensivo costituito dal fossato delle carbonare smantellato nel XVI secolo. Secondo il Donnola invece, la torre “fu fatta avanti l’anno 1376 e fu compiuta l’anno 1457“. Un secolo dopo la torre doveva già essere in rovina, dal momento che parte delle sue pietre furono riutilizzate per il restauro di una cappella presso la chiesa di Santa Maria Maggiore, come attesta un documento dell’Archivio Comunale datato 3 giugno 1555. La torre, a pianta quadrata con base a scarpata, è realizzata in pietra rosa e bianca locale, conserva parte della merlatura e una caditoia a circa metà altezza. Essa faceva parte del sistema difensivo della città di Spello. Attualmente è inserita in una struttura agrituristica ed è stata completamente ristrutturata e gode di buona salute a differenza della sua sorella (Torre Acquatino) che necessiterebbe di una manutenzione. Quest'ultima, per la quale gli Statuti Comunali non contemplano alcuna disposizione, secondo il Donnola fu costruita nello stesso periodo della torre di Quadrano, dalla quale dista “circa un miglio” ed è “simile a quella de muri, con fossi a torno e porta de ferro”. La famiglia Lamparelli, la cui residenza urbana era in via Giulia, ne fu custode perpetua. La torre, a pianta quadrata con un’apertura sormontata da un arco a tutto sesto, presenta una muratura a filari in pietra rosa e bianca del Subasio, riproponendo la caratteristica bicromia delle architetture civili e religiose del territorio spellano. In cattivo stato di conservazione, manca completamente della merlatura sommitale. La tecnica costruttiva fa ipotizzare che inglobi un edificio d’età romana, da collegare alla centuriazione del territorio, ancora rintracciabile nell’attuale suddivisione dei terreni agricoli. Nella campagna spellana esisteva una terza torre posizionata verso ovest e pressoché allineata alle prime due e si chiamava Torre Mastinelle, ma già nel 1600 non ve ne era più traccia.

Fonti: https://www.iluoghidelsilenzio.it/torre-quadrano-spello/, https://www.iluoghidelsilenzio.it/torre-acquatino-spello/

Foto: la prima (Torre Quadrano) è del mio amico Claudio Vagaggini, la seconda (Torre Acquatino) è presa da https://www.iluoghidelsilenzio.it/torre-acquatino-spello/

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