FERENTILLO (TR) - Castello di San Mamiliano
E' un antico castello tra Montefranco e Ancaiano, situato a ridosso della “Via del Ferro“, un antico itinerario che collegava la zona estrattiva di Monteleone di Spoleto con Scheggino nella Valle del Nera (dove veniva lavorato il materiale), per proseguire poi, attraversando il lato orografico destro della Valnerina, sino al congiungimento con l’antica Via Flaminia a Strettura per arrivare sino a Roma. Il suo nome deriva da Mamiliano un santo del V secolo molto venerato nei primi periodi del cristianesimo. Il centro abitato è collocato su un promontorio alle falde del Colle dell’Ovaia (m. 778 s.l.m.) che domina la valle del Fosso di Ancaiano aprendosi verso la valle del Nera di fronte a Ferentillo. Il castello, creato nel secolo IX per tenere testa ai saccheggi dei saraceni, fece parte del più ampio sistema difensivo dell’Abbazia di S. Pietro in Valle nel tratto che, nella gola del Nera sopra Ferentillo, si appoggiava alle Rocche di Mattarella e Sacrato – Precetto nel Terzo di Matterella insieme a Le Mura, Ampugnano, Lorino, Gabbio, Nicciano. Ospitò le truppe spoletine stanche e affamate da una lunga guerra contro i ternani ai quale contendevano le Terre Arnolfe assegnate da Innocenzo IV a Spoleto nel 1247. Gli Spoletini nel 1395, presero S. Mamiliano e vi posero castellano e presidio, avendo invaso il territorio di Ferentillo, per reagire contro i Ferentillesi che minacciavano Montefranco, e insieme contro i Reatini che avevano gettato a terra Buonacquisto. Non si sa quanto tempo siano durate le ingerenze di Spoleto in quel castello, ma la storia di San Mamiliano si può dire legata piuttosto allo Stato di Ferentillo, del quale fece sempre parte. Conserva tuttora la tipologia del castello medievale di poggio con cinta muraria poligonale, difesa da torri alte non più di otto metri. Completamente restaurato vanta un interessante patrimonio artistico come la Chiesa di San Biagio, edificata sui resti dell'antica fortezza del paese (si notano infatti delle feritoie sull'esterno dell'abside una volta bastione difensivo). Lo stesso campanile è stato ricavato sulla ex torre d'avvistamento. Sempre all’interno della cinta muraria si può ammirare il Pozzo sormontato da una colonnina datata 1005 con scolpito, il primo stemma di Ferentillo e la testa mozzata di un saraceno. Altri link suggeriti: https://www.facebook.com/watch/?v=758393578262193 (video), https://umbriasud.altervista.org/san-mamiliano-borgo-templari-siciliani/?doing_wp_cron=1643027608.0266060829162597656250
Fonti: https://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-san-mamiliano-ferentillo-tr/, http://www.luoghidelsilenzio.it/umbria/02_fortezze/01_valnerina/00039/index.htm
Foto: la prima è presa da https://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-san-mamiliano-ferentillo-tr/, mentre le altre due sono entrambe prese da http://www.luoghidelsilenzio.it/umbria/02_fortezze/01_valnerina/00039/index.htm
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