ROCCA ESTENSE DI SAN MARTINO IN RIO (RE)
Sul luogo dell’attuale rocca, i Canossa edificarono un castello nel secolo XI, ma questo venne distrutto nel 1157 dall’imperatore Federico Barbarossa. Fu poi ricostruito con torri poderose, mura e fosse piene d’acqua e appartenne ai Roberti di Reggio Emilia. Intorno al 1420 passò sotto il dominio degli Estensi, sotto i quali subì importanti restauri e venne arricchito di cicli di affreschi. Progressivamente l’edificio andò perdendo l’aspetto di fortezza militare per assumere le caratteristiche di residenza signorile. Realizzata su insediamenti preesistenti, la struttura attuale, a pianta quadrangolare, conserva intatta una torre quadrata, con merlatura ghibellina, l’unica rimasta delle due esistenti in passato. Nella rocca si apre un cortile di rappresentanza, con decorazioni rinascimentali e seicentesche, all’interno del quale si possono notare pregevoli capitelli in pietra scolpita con ornamenti di ispirazione vegetale. Oltrepassando l'ampio portale d'ingresso si incontra la parte più antica della costruzione, contraddistinta da una pregevole cappella del 1395 dedicata a San Giovanni Evangelista. Visitando il castello, è degno di menzione l'appartamento del feudatario che era ornato di stucchi ed aveva soffitti a cassettoni artisticamente dipinti: due di questi sono stati evidenziati in occasione dei restauri del 1926. Dal 1501 appartenne al ramo marchionale degli Estensi di San Martino e, dalla seconda metà del XVIII secolo, ai Rango d'Aragona.; con le alterne vicende del periodo napoleonico la rocca assunse sempre più il carattare di edificio a destinazione pubblica Attualmente è sede del Municipio, della Biblioteca, dell’Archivio Storico e al pianterreno ospita il Museo dell'Agricoltura e del Mondo Rurale.
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