domenica 17 novembre 2013

Il castello di lunedì 18 novembre





BORGHETTO LODIGIANO (LO) – Palazzo Rho

In passato i due nuclei che ora compongono l'abitato, Fossato Alto e Borghetto, avevano vita autonoma. Il primo, feudo del capitolo milanese (XI secolo), fu al centro di aspre lotte tra i Torriani e i Visconti (XII e XIV secolo), appartenne ai Rho nel 1481, ma nel 1633 era ancora libero comune. In età napoleonica (1809-16) al comune di Borghetto fu aggregata Graffignana, ridivenuta autonoma con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto. Nel 1863 Borghetto assunse il nome ufficiale di Borghetto Lodigiano, per distinguersi da altre località omonime. Come detto, nell’anno 1481 la famiglia Rho divenne feudataria di questi luoghi. In una transazione interessante il Capitolo metropolitano, avvenuta il 2 maggio 1488, Borghetto e Fossadolto sono ritenuti un paese solo. Più tardi, poiché la famiglia dei Rho era in continua diatriba con lo stesso Capitolo, venne spogliata dei suoi beni, che vennero concessi a Giuseppe Bertoglio nel 1694. Della famiglia Rho si conosce solo che nel 1609 era composta da otto membri che esercitarono a turno la giurisdizione sul feudo. Risiedeva in un palazzotto (l’attuale Palazzo Rho) fatto costruire nel Quattrocento su ordine di Alessandro Rho – in un’area precedentemente occupata da un castello - ed era proprietaria di quasi tutto il territorio borghettino. Il Palazzo è in muratura di mattoni continua a vista, interrotta dall'aggetto di canne fumarie. L’edificio è suddiviso internamente in diversi spazi, destinati ad uffici, da muri divisori in muratura di mattoni, il sottotetto è suddiviso da muri prefabbricati e da otto pilastri a sezione rettangolare; le coperture interne sono a travatura lignea; il tetto è a falde collegate su capriate lignee. E’ dotato di camini sporgenti sul fronte principale. La facciata ha tre grandi finestre archiacute, ornate con fregi e rilievi di terracotta. Si notano su di essa lo stemma dei Rho e quello del comune di Borghetto. Le sale del palazzo oggi ospitano gli uffici comunali e, all’ultimo piano, il Piccolo Museo dei Lavori Umili.

Fonti: http://it.wikipedia.org, http://www.comune.borghettolodigiano.lo.it, http://www.lombardiabeniculturali.it, http://www.mondimedievali.net, http://lituopadania.wordpress.com/2011/03/28/palazzo-rho-a-borghetto-lodigiano/




Foto: di Oliviero Ferri su http://www.aksaicultura.net
 

1 commento:

Lenny ha detto...

Le facciate furono “stonacate” nell’ambito di un restauro eseguito nel 1913 ed in quella occasione vennero realizzati i fazzoletti di intonaco con decori pittorici. Tale intervento ha esposto il parametro murario ad un ingente degrado evidenziato, dovuto sia agli agenti chimici e fisici, sia a rappezzi eseguiti nel tempo con malta cementizio. L’intervento di Restauro realizzato è stato suddiviso in due fasi di lavoro: la prima ha interessato la manutenzione straordinaria del tetto con il rinforzo strutturale delle capriate esistenti attraverso iniezioni di resina ed il rinforzo dei solai;la seconda fase dei lavori ha visto il restauro delle facciate in mattoni a vista, con la sostituzione e riparazione dei mattoni ammalorati, la pulizia e il fissaggio del paramento esterno e di tutti gli elementi decorativi in cotto.(Testo a cura di Stefania Rozza)
http://www.milanoneicantieridellarte.it