giovedì 29 marzo 2018

Il castello di giovedì 29 marzo



ROTELLA (AP) - Castello di Poggio Canoso

Poggio Canoso è un piccolo centro abitato, ai piedi del Monte Ascensione, a poca distanza dal fiume Tesino. Venne denominato “Poggio”, perché è arroccato proprio su di un poggio roccioso, a cavallo di due fossati, come ogni paese medievale; “Canoso” sembra derivi dal latino “canus” ossia “invecchiato”; viene infatti chiamato dal volgo “Poggio Antico”. La sua origine dovrebbe risalire anteriormente al Mille, forse al tempo delle invasioni barbariche, quando anche Ascoli, centro politico e militare, fu oggetto di numerose incursioni. Secondo le leggenda Poggio Canoso fu uno dei tanti castelli fondati dagli ascolani in fuga dalle invasioni dei longobardi. Il centro originario fu fortificato e migliorato dai farfensi, che avevano ampi possedimenti in tutta la zona. Poi passò nelle mani di Ascoli Piceno, divenendone un importante castello. Il piccolo paese offre edifici storici di grande interesse storico e artistico, mantenendo l'impianto castellano, con mura, fortificazioni e porte d'accesso all'abitato. Anticamente era chiuso da due porte: una a Sud, non più conservata, l’altra a Nord, attualmente in buono stato di conservazione, consistente in un portale romanico ad arco falcato del 1200 e in un altro più interno e più antico. Sul frontale dell’arco esterno, può vedersi ancora una stemma scolpito su pietra che raffigura un castello a due porte; sopra è murata una testa, pure di pietra, ormai corrosa che rappresenterebbe l’effige di un tiranno locale. Nei secoli XV e XVI, passato il pericolo di incursioni ostili, Poggio Canoso divenne castello abitato. “Entrando nell’abitato, dove regnarono i Soderini e i Massei, si ha l’impressione di imbattersi da un momento all’altro con i bravi dei signorotti e di vedere sbucare dai camminamenti sotterranei qualche drappello di armati reduci dal servizio di sorveglianza nei punti strategici del castello”. Tra gli edifici di Poggio Canoso addossati tra di loro e attraversati da strette vie, si distinguono il palazzo del Barone Cornacchia e la chiesa di Santa Lucia, quest'ultima risalente al XIV secolo. La vecchia chiesa franò per metà con il campanile nella notte dell’11 Dic. 1962. Doveva essere anticamente la cappella del castello. Nella parte di Chiesa che ora rimane, si conservano ancora quattro pitture su tavole di Pietro Alemanno dalla scuola del Crivelli (sec.XV) salvate dal parroco dal crollo della chiesa e una campana fuori uso datata al 1513. Non molto lontano dal paese, fra i boschi del Monte Ascensione esiste ancora un vecchio convento francescano, forse già benedettino, soppresso nel 1650 in ossequio alla bolla “Instauranda” di Innocenzo IX. In questo convento, secondo la tradizione sarebbe stato alloggiato per una notte lo stesso S.Francesco d’Assisi. Nella Chiesa del convento, oggi dedicata al Santo, viene conservato un antico reliquiario con un frammento della Croce di Cristo, dono di Papa Nicolò IV, nativo di Lisciano di Ascoli, che fu Sommo Pontefice dal 1288 al 1292. Fino al 1869 Poggio Canoso faceva parte del comune di Castel di Croce, poi abolito e annesso al comune di Rotella. Altri link suggeriti: https://www.habitualtourist.com/poggio_canoso, https://www.youtube.com/watch?v=j20wlO_r53s (video di Artemide Caccia), https://www.youtube.com/watch?v=SJgUOYiOj8g (video di Martino Poggio).

Fonti: http://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-poggio-canoso-rotella-ap/, https://it.wikipedia.org/wiki/Poggio_Canoso

Foto: entrambe prese da http://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-poggio-canoso-rotella-ap/

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