mercoledì 4 aprile 2018

Il castello di mercoledì 4 aprile





SUCCIVO (CE) - Castello di Teverolaccio

Il complesso di Teverolaccio è un interessantissimo e ben conservato esempio di casale fortificato. Fondato probabilmente in età aragonese, fu assegnato in feudo come baronia tra il 1520 e il 1530 a Giovan Battista Palumbo. Le strutture architettoniche più rilevanti (torre, palazzo e chiesa) sono affiancate a formare una vasta aia aperta ed una piccola corte chiusa. Degli altri edifici citati nei documenti (mulino, taverna, macelleria) sopravvive solo il forno. Tutto il casale è racchiuso da una cinta muraria aperta da tre porte di cui due monumentali, e da un piccolo fossato. La parte più antica è la possente struttura originaria della torre quadrata con scarpa posta ad ovest. Mostra i caratteri tipici delle costruzioni militari di età aragonese, con la suddivisione in tre livelli separati da tre imponenti redondoni toroidali, in tufo grigio, e coronata da una caditoia a beccatelli poggianti su mensole in calcare. Di grande interesse sono le cornici delle finestre, forse successive di qualche decennio rispetto al resto della costruzione, sempre in piperno, alcune delle quali recano i segni delle corte che servivano ad accedere ai diversi livelli della torre. Infatti, originariamente, essa non aveva accesso al piano terraneo. Preposta al controllo di importanti vie di comunicazione tra Acerra, Aversa, Capua e Napoli, questa torre semaforica mostra infatti i caratteri tipici delle costruzioni difensive aragonesi. Essa è affiancata da un piccolo vano a pianta circolare che ospita una scala. Il lungo edificio contiguo alla torre, che ancora conserva le mensole originarie rinascimentali, dovette sorgere sotto il baronato del Palumbo, per poi essere sopraelevato (sottotetto con oculi e comignoli) probabilmente a metà del ’700. Chiude la corte interna, in parte ad archi, l’altro edificio che fu costruito tra il 1653 e il 1666. La chiesa, dedicata a S. Sossio pare possa essere identificata con quella già citata in un documento del 1205 (in Villa Tybulare Sancti Sossi). L’attuale costruzione risale al 1654, come dichiarato nell’architrave del bel portale ancora di forme tipicamente rinascimentali, mentre l’interno è in forme barocche, sia per la pianta ellittica che per gli arredi (altari ed acquasantiere in marmo, pavimento maiolicato). Il piccolo villaggio di contadini che sorgeva intorno alla torre rappresentava uno dei più grandi centri agricoli e dello scambio delle merci del XVII secolo. Era infatti la sede di una fiera e di un mercato settimanali voluti da Ascanio Filomarino, nipote dell’omonimo arcivescovo di Napoli, che in questo modo contribuì ad accrescere il suo prestigio all’interno del territorio. Altri link suggeriti: http://www.terrafelix.eu/TF/, https://www.facebook.com/Castello-Di-Teverolaccio-126499837430794/, https://www.youtube.com/watch?v=r2ZEdHCHhE0 (video di City Restart), http://www.campaniaperbimbi.it/evento/cicloescursione-al-casale-di-teverolaccio/ (foto aerea)

Fonti: testo di Archeoclub di Atella su http://www.atellanafestival.com/Il-Castello-di-Teverolaccio.html, https://informareonline.com/casale-teverolaccio/, http://www.agrocampania.it/teverolaccio-un-luogo-dove-riscoprire-la-storia-il-gusto-e-le-tipicita-di-un-popolo/

Foto: la prima è presa da http://www.terrafelix.eu/TF/index.php/ecomuseo/casale-di-teverolaccio, la seconda è presa da http://www.casertanews.it/eventi/cultura/071549_eventi-succivo-notte-magica-solstizio-estate-casale-teverolaccio.html

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