venerdì 13 aprile 2018

Il castello di venerdì 13 aprile




LU (AL) - Torre

Lu è un centro posto sulle colline nel Basso Monferrato orientale. Dopo il crollo dell’impero romano l’intera area del Monferrato fu investita dalle scorribande dei barbari e subì gli attacchi e la dominazione di Longobardi, Franchi, Ungari e Saraceni. Per ragioni difensive la popolazione della villa Metili decise di trasferirsi sul colle più elevato della zona dove nacquero, sotto la guida dei Marchesi Aleramici di Monferrato la Corte e il Castello di Lu (demolito nel 1556 durante la Guerra Franco - Asburgica è tuttora visibile una delle torri). Contemporaneamente, nella zona dell’antica area funeraria, fu edificata la Pieve di S. Giovanni, ancora oggi visitabile dopo il recente restauro. Nel XIII secolo Lu divenne un Comune e furono edificati intorno al castello il Palazzo Comunale, la Chiesa di San Pietro, la pubblica piazza e le chiese di San Nazario e San Giacomo e venne allargata la cerchia muraria. Estintasi la dinastia aleramica, Lu passò dapprima sotto la guida della stirpe bizantina dei Paleologi (come testimonia tuttora Casa Paleologi), subì per un breve periodo la dominazione dei Visconti di Milano per tornare, a metà del XV secolo, sotto la guida dei Bobba, dinastia locale che favorì la rinascita culturale, civile ed economica del paese In seguito, dopo una breve parentesi sotto il governo dei Gonzaga di Mantova (famiglia a cui l’imperatore Carlo V aveva affidato il dominio sul Monferrato) Lu visse un lungo periodo di lotte intestine e faide familiari e venne coinvolta a più riprese in conflitti e guerre di successione (nel sec. XVII passò ai Grimaldi e ai Della Valle) che, con il loro seguito di razzie e rappresaglie, prostrarono l’intero territorio alla miseria e alla povertà, fino a quando, nel 1708, Amedeo II di Savoia conquistò l’intero territorio del Monferrato. Da questo momento in poi la storia di Lu va a confluire in quella della famiglia Savoia e, dal 1860, in quella del Regno d’Italia prima e della Repubblica italiana poi. La torre fu descritta più volte in maniera fantasiosa: ad oggi non esistono pubblicazioni esaustive. All'inizio del XV secolo il marchese del Monferrato, Teodoro Paleologo, la fece erigere con funzione di vedetta e, perciò, era collegata ad un sistema di comunicazione tra la pianura e il Monferrato. Si sa che era situata nel recinto del castello signorile, distrutto dai francesi nel 1556. All’interno esisteva una chiesetta che conservava le spoglie di San Valerio, martire e patrono di Lu, trasferite dopo il furto del 1720 nella cripta di S. Maria Nuova. Negli anni Sessanta del Novecento i resti della chiesetta furono coperti da una colata di cemento per erigere ripetitori telefonici, che dopo 40 anni sono stati abbattuti, restituendo al paese uno dei siti più panoramici del Monferrato, il parco della torre.

Fonti: http://www.sapere.it/enciclopedia/Lu+%28Alessandria%29.html, http://www.comune.lu.al.it/_old/pages/luoghi-interesse-storico.php, http://www.comune.lu.al.it/_old/pages/storia.php, testo su pubblicazione "Castelli in Piemonte" di Rosella Seren Rosso

Foto: la prima è presa da https://radiogold.it/tempo-libero/98015-ultima-domenica-note-parole-collina/, la seconda è presa da http://palazzopaleologi.com/portfolio-items/la-torre/

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