venerdì 5 ottobre 2018

Il castello di venerdì 5 ottobre




PORTO VENERE (SP) - Castello Doria

La fortezza è situata su un'altura rocciosa che domina il borgo marinaro ed è una delle più maestose architetture militari della Repubblica di Genova nel Levante ligure. Ancora oggi non si conosce la reale data di edificazione del primo edificio fortificato; gli unici dati disponibili e pervenuti agli storici risalgono al 1139 quando la Repubblica di Genova riuscì ad ottenere il controllo del borgo di Porto Venere, tramite i signori locali di Vezzano, difendendosi così a levante dalla rivale Pisa. Nel 1161 il castello fu ricostruito in una zona maggiormente dominante rispetto al preesistente vicino alla chiesa di san Pietro e la nuova costruzione fu praticamente annessa ad un'altra struttura fortificata, compresa di due torri di avvistamento identiche. Nei primi anni dopo la nuova edificazione le due fortificazioni ebbero due distinti castellani e fu nell'edificio inferiore che prese residenza il podestà locale. Nel XIII secolo fu al centro delle lotte tra Genova e Pisa per la conquista delle terre circostanti, finché sia il castello che il borgo marinaro rientrarono nel vasto feudo del Levante ligure di Nicolò Fieschi. Ritornò ad essere dominio della repubblica genovese a partire dal 1276. Intorno alla seconda metà del XV secolo Genova decise, nel piano di riordino dei castelli e delle fortezze nel golfo spezzino, di demolire di fatto il castello e di riedificarlo con criteri più moderni secondo i canoni architettonici e militari dell'epoca; i lavori di riedificazione si protrassero tra il XV e XVI secolo, ma fu solo nel XVII secolo che l'opera assunse l'aspetto attuale dopo altri notevoli ampliamenti. Durante la dominazione francese di Napoleone Bonaparte, all'inizio del XIX secolo, l'edificio venne utilizzato come carcere usando gli stessi locali del secolo precedente e quindi senza alterarne le forme architettoniche. Oggi l'antica fortezza genovese è divenuta proprietà del comune di Porto Venere e, dopo un accurato lavoro di restauro negli anni settanta del Novecento, è sede di mostre d'arte in diverse manifestazioni che si svolgono nell'intero arco dell'anno. Il forte ha una pianta a forma di pentagono da cui sporgono sui salienti a valle tre bastioni, mentre in quelli rivolti a monte domina un robusto torrione circolare; quest'ultima struttura faceva già parte del precedente castello medievale. I bastioni avevano il compito di controllare gli accessi al borgo e dal mare antistante; il corpo costruito nel XVI secolo, posto più a monte, doveva invece garantire la sicurezza da eventuali pericoli provenienti dai monti che circondano Porto Venere. L'accesso alla fortezza avveniva tramite un ponte levatoio, oggi non più presente, le cui fessure di scorrimento per i tiranti sono ancora oggi ben visibili; l'accesso attuale è attraverso un imponente portale. Il Castello di Porto Venere rappresenta un vero modello di architettura militare genovese, anche se la sua fisionomia ha subito, sia nell’apparenza esteriore, che nella disposizione interna, alcune mutazioni legate al progresso delle fortificazioni e delle armi da fuoco. A prima vista il Castello si presenta come un massiccio monoblocco, ma, in realtà, consiste in due grandi corpi distinti racchiusi fra mura ciclopiche: un "corpo basso" con prospetto e portone d’ingresso principale sulla grande "sala ipostila" (nome derivante dai templi antichi coperti da tetto  piano sostenuto da colonne) ed un secondo portone d’accesso al sommo del scalinata. Sopra la suddetta "sala ipostila" è situata la "Casa del Castellano", poiché nel 1500 nel Castello risiedeva un Castellano o Capitano del Popolo, indipendente dal Podestà di Porto Venere. Siccome alla fortezza era assegnata una guarnigione di balestrieri e di archibugieri, dovevano certamente esistere diversi locali per abitazione, ora non più identificabili. La spianata del "corpo alto" a livello della copertura della "sala ipostila" dovette essere aggiunta nel XVI secolo, proprio per conseguenza dell’introduzione di armi da fuoco. La parte nord del Castello, comprendente i resti accennati della rocca cinquecentesca, con l’inaccessibile cortina che la cinge ai due lati, gli ampli camminamenti e le garitte a feritoia che vi sono disposti, appare soprattutto attrezzata per la difesa convenzionale con gli archibugi ed armi idonee a respingere gli assedianti. Invece nel grande "corpo basso" del fortilizio, con i suoi bastioni angolati, la difesa avveniva per mezzo di armamento con bocche da fuoco. Il Castello situato “in excelso rupis”, descritto dal notaio- poeta Ursone da Vernazza nel 1242 e legato alla storia di tutta la Colonia Januensis, non sfuggì alla vicende napoleoniche iniziate con la consegna di Genova e della sua secolare repubblica a Napoleone nel 1797. In quel periodo, Napoleone destinava il Castello di Porto Venere a prigione politica con la conseguente deturpazione della grande sala ipostila, nella quale sono ancora visibili  i segni delle inferriate. Il panorama che si gode dall’alto del Castello intitolato ad Andrea Doria è di straordinaria bellezza e questo fortilizio suscita anche ammirazione, poiché per secoli ha difeso la base navale di Porto Venere, celebrata quale baluardo di Genova nel Mar Tirreno. Altri link suggeriti: https://www.icastelli.it/it/liguria/la-spezia/portovenere/castello-di-portovenere, http://www.fotoeweb.it/portovenere/Castello%20di%20Portovenere.htm, http://www.parconaturaleportovenere.it/castello-doria-di-porto-venere/,https://www.youtube.com/watch?v=a7D4RhizCoA (video di Coast Traveller), https://www.youtube.com/watch?v=2krB5_xElIM (video di Drone Tech)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Porto_Venere, http://www.castellodiportovenere.it/scheda2.php?id=16 (consiglio la visita completa del sito http://www.castellodiportovenere.it/index.php)

Foto: la prima è presa da http://www.investlaspezia.it/scheda_area.php?id=&ida=71&I=53, la seconda è presa da http://www.fotoeweb.it/portovenere/Castello%20di%20Portovenere.htm

Nessun commento: