lunedì 10 giugno 2019

Il castello di lunedì 10 giugno





CONVERSANO (BA) - Castello Acquaviva d'Aragona

Di origine normanna, il castello è una struttura trapezoidale con i quattro angoli rivolti verso i punti cardinali, successivamente modificata e rimaneggiata, soprattutto nel XV e nel XVII secolo, in modo da tramutarla da fortezza originaria, quale era, in fastosa dimora signorile. Effettuando il giro del perimetro della costruzione, possiamo notare ancora un grosso torrione cilindrico (XIV secolo), un bastione dodecagonale risalente al 1460 e voluto da Andrea Matteo Acquaviva, figlio di Giulio Antonio, tre massicci torrioni quadrati (XI-XII secolo), di cui il torrione maestro, alto circa 25 metri, è di età normanna e sorge su preesistenti mura megalitiche (risalenti al VI-IV secolo a.C e per alcuni tratti ancora visibili), e qualche resto di finestre ogivali e circolari. La Torre Maestra è costruita con conci calcarei regolari di cui si compongono le murature (iniziata nel XI secolo dal primo conte di Conversano Goffredo Altavilla il Normanno). La torre dodecagonale ha la caratteristica forma a scarpa, con le mura leggermente inclinate per attutire i colpi dell’artiglieria. Sul terrazzo è presente una merlatura adatta alle bocche dei cannoni, mentre le strette feritoie lungo i lati del poligono consentivano il posizionamento delle munizioni. Oggi la torre risulta parzialmente interrata, ma un tempo era circondata da un fossato difensivo. Accanto ad essa si trovava l’originario ponte levatoio che serviva a superare il fossato circostante prima che il castello venisse ornato dell’attuale ingresso monumentale sul lato sud-ovest. Nel 1422 la contea di Conversano passò agli Orsini e poi a Giovanni Antonio Orsini del Balzo, principe di Taranto e duca di Bari. Dal 1455 la contea fu retta dalla famiglia Acquaviva che trasformò l’antica fortezza in una dimora principesca e ne consolidò alcuni elementi difensivi. Ed in questo periodo Giulio Antonio Acquaviva fece edificare la torre cilindrica, divenuta oggi simbolo di Conversano, in sostituzione di una delle quattro torri quadrangolari del castello. Dalla presenza della merlatura in cima si intuisce che la torre venne rimaneggiata in un’epoca successiva. Essa reca lo stemma degli Acquaviva e dei Del Balzo Orsini. La porta d'ingresso, il muro di cinta del cortile e la pregevole galleria che gira nell'interno dell'atrio risalgono invece al 1710, anno in cui furono fatte costruire dalla contessa Dorotea Acquaviva. In questa occasione la contessa fece anche ristrutturare il cortile con l'accesso da un lato alla "cavallerizza" e, dall'altro, alle stanze dei conti. La "cavallerizza" era la zona destinata ad accogliere le carrozze e, in particolare, i famosi cavalli bianchi razza "Conversano" che, nel 1748 Giangirolamo IV vendette all'Imperatore d'Austria. Oggi quei cavalli sono denominati "lipizzani" e spesso li ammiriamo nelle acrobazie circensi. La "cavallerizza" è arricchita dalla presenza di un affresco seicentesco raffigurante i SS. Medici, commissionato dal conte Giangirolamo II, il Guercio. Sul lato di Piazza della Conciliazione sorge l'ingresso monumentale tardo barocco. L'ingresso nel castello avviene non da Piazza Castello, bensì dalla adiacente Piazza della Conciliazione, dove si accede tramite il portale del 1710, di linee barocche. Si arriva così nel cortile interno, a portico e loggia su due lati. L'appartamento dei signori presenta ancora in alcune sale l'antico arredamento dei secoli XVI-XVII. Spettacolare, per bellezza ed estensione, è inoltre la vista dall'alto della torre che domina il cortile, eretta nel XIV secolo da Gualtiero di Brienne. Uno dei più potenti feudatari a dimorare nel castello è stato indubbiamente Giangirolamo II Acquaviva d’Aragona, detto il “Guercio” di Puglia, e al suo periodo si devono cantine, depositi, cucine, di cui si vedono i resti, ma soprattutto il piano noblie con affaccio sul cortile porticato, appartamenti, sale da pranzo. Attualmente, alcune parti del Castello restano in mano di privati. All'interno del complesso, dopo una serie di restauri, è stata collocata la pinacoteca comunale. In essa sono contenute svariate opere tra le altre cose le grandi tele raffiguranti episodi della "Gerusalemme liberata" ad opera del pittore seicentesco napoletano Paolo Domenico Finoglio, invitato a Conversano da Giangirolamo II d'Acquaviva; il ciclo di opere serve per esaltare il potere e il prestigio della casata che ha commissionato l'opera al pittore. Sempre nel castello sono presenti, al II piano, la Pinacoteca Francesco Netti, e la mostra di abiti storici intitolata "Nozze al Castello". Inoltre, vi sono uno spazio per mostre temporanee ed una sala convegni sempre ubicati al II piano. Altri link suggeriti: http://web.tiscali.it/conversano/storia/conversano3.htm, https://www.corrieresalentino.it/2018/08/fortezze-di-puglia-il-castello-acquaviva-daragona-di-conversano/, http://www.provinciabari.com/VirtualTour/Il-Castello-acquaviva-d-aragona/Il-Castello-acquaviva-d-aragona.asp (visita virtuale), https://www.youtube.com/watch?v=8Vgh0Wn12Vc (video di Raffaele Lopriore)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Conversano, http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/Luoghi-della-Cultura/visualizza_asset.html?id=153720&pagename=57, scheda di Luigi Bressan su https://www.mondimedievali.net/Castelli/Puglia/bari/conversano.htm, http://www.conversano.com/it/da-vedere/il-castello-di-conversano-016.html, http://www.itc.cnr.it/ba/sc/CNV/CNV0002.html

Foto: la prima è di johnny86 su https://it.wikipedia.org/wiki/Conversano#/media/File:Conversano-Castellofotoaerea.jpg, mentre la seconda è presa da https://www.dameta.it/visitare-conversano-2/. Infine, la terza è una cartolina appartenente alla mia collezione.

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