CASTEL SAN NICCOLO' (AR) - Castello di Borgo alla Collina
Borgo alla Collina fa parte del Comune di Castel San Niccolò dal 1776. Il paese conserva il tipico impianto medioevale con il castello e la sua torre quadrata. Posizionato in Casentino sulla Strada Regionale della Consuma, si fa ben ricordare per il fatto che questa importante strada passa proprio sotto il suo castello attraverso un arco. Fu signoria dei conti Guidi del ramo di Battifolle e di Poppi, cui apparteneva il conte Roberto, amico del Petrarca, che assegnò in dote il villaggio, con le sue giurisdizioni e distretto, alla figlia contessa Elisabetta, moglie di Giovanni di Cante Gabrielli da Gubbio. La contessa, riferisce un atto pubblico del 1392, pose sotto “l’accomandigia” della Repubblica Fiorentina se stessa e Borgo alla Collina, con obbligo di cederlo al Comune di Firenze alla sua morte. La morte avvenne nel 1441, ed il comune di Firenze donò il castello a Cristoforo Landino, umanista e segretario della Repubblica Fiorentina, come premio dei suoi servigi. Nato a Firenze da famiglia originaria di Pratovecchio, il Landino e' morto a Borgo alla Collina nel 1504: il suo corpo e' conservato all'interno della chiesa parrocchiale di San Donato. Cristoforo Landino fu anche l'autore del commento alla prima edizione della Divina Commedia, pubblicata a Firenze nel 1481. Nella chiesa di San Donato si conserva anche il prezioso Trittico di Santa Caterina, dipinto su tavola che proviene dall’antica cappella del castello. I passaggi di proprietà del castello nei periodi successivi sono abbastanza complessi. Sappiamo che all'inizio del 1700 apparteneva alla famiglia Bassi dalla quale nel 1736 passò, a seguito di un matrimonio, alla famiglia Gatteschi. E sempre a seguito di un matrimonio nel 1850 alla famiglia Nardi di Pratovecchio. Nelle divisioni patrimoniali, il palazzo toccò a Elisa Nardi, che andata in sposa il 19 giugno 1884 a Giuseppe Pauer, la fece divenire una delle importanti dimore della nuova famiglia. Tanto che nel 1895 i Pauer d’Ankerfeld vi ricevettero il Re d'Italia. Giuseppe Pauer fu segretario generale della prefettura dell'Arno con i francesi e nel 1844 assunse anche, per un certo periodo, la direzione della Segreteria di Stato con il granduca. A seguito della morte del figlio di Elisa, il castello, con gli altri beni, passò nuovamente alla famiglia Nardi. fino ad arrivare, attualmente, al demanio che lo ha concesso in affitto all’ Accademia Casentinese che ne ha fatto la sua sede. La casa del Landino, divenuta nel tempo proprietà demaniale e restaurata dopo le rovine provocate dalla seconda guerra mondiale, è stata eletta a sede dell'Accademia Casentinese di Lettere-Arti-Scienze ed Economia. In virtù, soprattutto, dell'opera che l'Accademia Casentinese ha finora svolto, assumendo iniziative di respiro internazionale e ospitando e premiando personalità di ogni paese, si può davvero affermare che il castello di Borgo alla Collina è uno dei luoghi più ricchi di storia e di cultura del Casentino. La Torre quadrata di avvistamento del Castello conserva intatto il suo fascino, mentre il corpo centrale, restaurato dopo la distruzione dell’ultimo conflitto mondiale, fa bella vista di sè. Altri link suggeriti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Castel_San_Niccol%C3%B2#Borgo_alla_Collina,
https://www.youtube.com/watch?v=2fBX9GVFME4 (video di Pablo Bisquera)
Fonti:
http://www.ursea.it/walking/1155/percorso.htm,
https://casentinolive.it/castello-di-borgo-alla-collina.html,
https://www.visittuscany.com/it/attrazioni/borgo-alla-collina/,
Foto: la prima è di Aldo Innocenti su
http://www.ursea.it/walking/1155/borgo_collina_porta_castello_3.jpg, la seconda è una cartolina d'epoca su
https://casentinolive.it/castello-di-borgo-alla-collina.html
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