PREDAIA (TN) - Castel Coredo
Situato nell'omonima frazione, il castello sorge su un piccolo colle vicino al cimitero del paese, in posizione eminente sopra l’abitato, non lontano dall’antica chiesa parrocchiale. Venne menzionato per la prima volta in documenti scritti nel 1288, con Nicolaus de Corde in un documento redatto a Bolzano, e nel 1291, quando era di proprietà di un Paolo del fu Nicola di Castel Coredo. In seguito fu la dimora di vari rami della famiglia dei Coredo. Il complesso fortificato fu rimaneggiato poco dopo la metà del XV secolo per volere del principe vescovo Giorgio II Hack e affidato a un capitano. Nel 1477 venne occupato dai contadini in rivolta: restaurato nuovamente nel 1489, fu completamente distrutto da un incendio nel 1611 e abbandonato per più di un secolo. Solamente nel 1726 venne ricostruito nelle forme attuali, che però hanno completamente cancellato l'antica struttura medievale probabilmente più grande e estesa su tutta la sommità del colle. Questo anno è leggibile nell’iscrizione posta sopra il portale d’ingresso, accompagnata dallo stemma di Sigismondo Nicolò Coreth: a quest’ultimo personaggio, che si fregiava dei titoli di cavaliere del Sacro Romano Impero e consigliere dell’Austria Superiore, si deve la suddetta ricostruzione. Nel secolo scorso, forse per motivi di sicurezza, venne abbattuta una torretta, ultima superstite dell'antica fortezza medievale. Il compatto edificio a quattro piani è tuttora di proprietà dei conti Coreth zu Coredo und Starkenberg, che furono elevati al titolo comitale nel 1772 da Maria Teresa d’Austria. Al suo interno si conservano pregevoli arredi, trofei di caccia e una piccola quadreria, composta principalmente da ritratti di antenati ed esponenti della Casa d’Asburgo. L'appartamento padronale si trova al primo piano e di esso fa parte un grande salone a doppia altezza in cui si trovano i ritratti di famiglia e sul quale si affaccia il quadrante di un orologio, mentre sul soffitto è dipinto lo stemma della casata. Ha le finestre bianche e rosse come quelle di Castel Bragher. Le antiche mura sono riconoscibili solo a tratti, in particolar modo al piano terreno e nelle cantine. Del complesso fanno parte anche due edifici di servizio staccati dal corpo principale. Gli attuali proprietari nel 2019 hanno aperto il maniero a visite guidate.
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castel_Coredo, https://www.castellivaldinon.it/it/castel-coredo, https://www.visittrentino.info/it/guida/da-vedere/castelli/castel-coredo_md_7556881, http://www.castellideltrentino.it/Siti/Castel-Coredo
Foto: la prima è presa da https://www.buongiornonatura.it/trentino-la-soprintendenza-per-i-beni-culturali-incontra-la-valle-di-non/castel-coredo_imagefullwide/, la seconda è di Nadia Simoncelli su https://www.visittrentino.info/it/guida/da-vedere/castelli/castel-coredo_md_7556881
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