MONTE SAN BIAGIO (LT) - Castello
La prima citazione del castellum Monticelli risale all'anno 1099 quando il nobile Crescenzo, abitante nella rocca di Monticelli, vende un appezzamento di terreno. Questo castrum fece parte del ducato di Fondi fino al 1140; da allora fu incluso nella contea normanna di Fondi, inquadrata nel Regno di Sicilia e concessa in feudo alla famiglia Dell'Aquila. Successivamente passò sotto il dominio delle famiglie Caetani (1299), Colonna (1494), Gonzaga (1570), Carafa (1591), Mansfeld (1690) e Di Sangro (1721). ll feudo era dotato di mura difensive e tre porte di ingresso: Porta San Rocco, Porta San Vito e Porta Castello e di queste l’unica che si conserva è la prima; a piazza Vernone invece è ancora visibile una porzione della galleria che doveva essere un primo luogo di avvistamento dei nemici. Qui dovevano esserci alloggi per le guardie e depositi per le armi utilizzate per difendersi in caso di attacco. All’interno del complesso si erge il castello a pianta trapezoidale, il quale ha un impianto originario risalente all’epoca longobarda (risalente al VII secolo, a sua volta costruito sulla base di resti romani) poi ampliato sotto Onorato I e Onorato II della famiglia Caetani. Conserva ancora intatta la pianta medioevale con due cortili: uno minore, più antico, ed uno maggiore frutto successivi ampliamenti.
Aveva la funzione di controllo e avvistamento, per questo è stato costruito in un luogo strategico, con una posizione elevata e facile da difendere. Del castello facevano parte tre torri ma oggi ne restano solo due: una circolare, che è addossata alle abitazioni, e l’altra poligonale che si innalza a piramide triangolare. La seconda, detta “Torre Triangolare”, è un edificio raro in Italia per la sua forma. Dalla sua terrazza è perfettamente visibile il lago di Fondi e tutta la piana sottostante, il che ci fa comprendere come in passato doveva essere proprio il punto di maggior controllo e difesa di tutta l’area circostante. Nel corso degli anni, purtroppo, il castello ha subito dei crolli ed il danno più grave è stato il crollo della torre triangolare a causa di un fulmine nel 1943. Per lungo tempo privata, la Torre è stata ristrutturata nel 2013 dopo essere stata donata al comune dalla famiglia Addessi. Il castello era provvisto di feritoie dalle quali venivano lanciati i mezzi di offesa come olio bollente e sassi. Lo spazio sotterraneo al centro dell'edificio era occupato da una cisterna dove veniva fatta confluire l'acqua piovana attraverso condutture di tubi di coccio o tegole, mentre un passaggio superiore conduceva all'estrema roccaforte (ultimo e sicuro sistema difensivo in caso di assedio). In un affratto naturale, invece, si pensa che c'erano poste le prigioni, nelle quali non c'erano nemmeno le porte d' ingresso poiché si poteva entrare o uscire solamente se si veniva calati dal' alto. Nel castello i Principi di Fondi trovavano alloggio sicuro entro le mura a strapiombo; però con le incursioni barbariche gli abitanti delle pianure e centri vicini di Monticelli decisero di rifugiarsi sul colle, così diventò necessario costruire nuove abitazioni attorno al Castello con le cosiddette, nuove e spesse, cinte murarie che racchiudevano al loro interno vie di passaggio (come l'attuale via Risorgimento e la galleria Vernone). Altri link per approfondire: https://www.youtube.com/watch?v=SeZXmtne1cU
(video di Silvio Mancini), https://www.youtube.com/watch?v=vSuh74M7-RI
(video di siroloris)
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Monte_San_Biagio, testo di D. Lo Sordo su https://halleyweb.com/c059015/images/Storia%20del%20castello%20e%20torre%20breve.pdf e https://halleyweb.com/c059015/images/Storia%20del%20castello%20e%20torre%20lunga.pdf, https://fondoambiente.it/luoghi/castello-monte-san-biagio, http://www.marketing.territoriale.it/sudpontino/moduli/cultura/scheda_cultura.html?COD_CULTURA=186
Foto: la prima è presa da https://www.h24notizie.com/2015/06/16/monte-san-biagio-la-storica-torre-triangolare-chiusa-per-vandali/, la seconda è presa da https://www.latinatoday.it/eventi/candele-nel-borgo-medievale.html
Nessun commento:
Posta un commento