mercoledì 4 giugno 2014

Il castello di mercoledì 4 giugno








GUBBIO (PG) – Castello di Baccaresca

Su una collina tra Fossato di Vico e Branca in mezzo ad alberi secolari, sorge questo castello ben conservato con ampi saloni decorati e camini rinascimentali, cantine e cappella, attorniato da un’azienda agricola. Si presenta con un lungo corpo a tre piani con torre angolare merlata alla guelfa. Per avere un quadro completo delle vicende che hanno accompagnato la storia di Baccaresca, bisogna partire dal lontano secolo VIII-IX quando il castello aveva il compito di difendere queste verdi vallate. Il territorio conteso dalle nuove popolazioni venute dal nord era compreso nei possedimenti bizantini che continuavano ad assicurare i collegamenti tra Roma e Ravenna. Infatti probabilmente Baccaresca, accanto alle vicine Scheggia e Fossato di Vico faceva parte di un'antica arteria stradale, il cosiddetto "Corridoio Bizantino", secondario rispetto alla più transitata via Flaminia. I primi documenti che si riferiscono al Castello risalgono alla seconda metà del 1300, quando Gubbio era ormai sotto la signoria dei Duchi d'Urbino. Dal 1383 al 1433 diversi castellani lo custodirono: Nicolaus Sforzolini (1389-90), Paulus Angelelli (1390-91), Antonio di Alessandro Massoli (1406), Bartholomeus Benedicti (1416-17), Anthonius ser Case (1417), ser Francichinus de Fabriano (1427), Nanni de Vico (1431) e Baldus Nicholay (1433). Fu feudo di Pietro della Branca nel 1394. Nel 1396 il Comune di Gubbio, versa a Ludovico, figlio di Nicolaus, la somma di due fiorini d’oro per le spese di mantenimento del padre tenuto nelle carceri di Arezzo per “rappresaglia”. Il 3 ottobre 1406 il Luogotenente del Conte Antonio lo consegnò ufficialmente ad Anthonius Alessadri Massoli de Eug., rappresentante di Corraduccio di Corrado della Branca. Alla morte di Corraduccio, il patrimonio passò alle figlie Sancia e Francesca, la prima sposata a Carlo Gabrielli e la seconda al Conte Ugolino delle Bande. Nel 1416 Francesca cedette la metà del feudo di Baccaresca a Carlo Gabrielli - valoroso duce delle milizie eugubine sollevate a favore di Francesco Maria I della Rovere duca d’Urbino (1508-38) contro Leone X (1513-21) - trasferendosi ad Urbino. Da Gubbio egli respinse l’esercito pontificio guidato da Giampaolo e Gentile Baglioni. Per le sue capacità militari divenne colonnello dei veneziani sotto il comando dello stesso Della Rovere nella guerra di Lombardia contro Francesco I di Valois-Angoulême (1494-1547), re di Francia, e respinse le truppe francesi dalla rocca di Cremona. Elevato al grado di generale nel 1524, morì poco dopo per una ferita alla coscia riportata durante l’assalto di Garlasco. Il castello di Baccaresca passò, quindi, agli eredi. I Gabrielli mantennero il possesso del castello fino al 1787, anno in cui si estinse questa antica e prestigiosa famiglia. Il 17 dicembre 1459 Gabriele, Filippo e Antonio, figli di Carlo di Ludovico Gabrielli, si divisero i beni di questo castello con le case, il palazzo e il molino. Il 10 aprile del 1576, i conti Carlo, Francesco, Gabriele e Bartolomeo Gabrielli nati dall'unione tra Girolamo di Carlo di Federico Gabrielli e da Paola Ghislieri da Jesi ricevettero l'infeudazione della tenuta da parte di Francesco Maria II della Rovere. L'atto d'investitura fu eseguito nel Palazzo ducale di Pesaro. Con il passaggio della tenuta ai Gabrielli il castello assunse la nuova veste di residenza signorile. Nel 1618 era contea di Francesco Maria Gabrielli quando un contadino sospettato di banditismo, tale Marco Moriconi, si rivolse a lui per implorare la grazia evitando il patibolo. Verso la metà del 1700 il castello apparteneva ai conti Girolamo e Pietro Stanislao. Nel 1787 il vescovo di Gubbio, Ottavio Angelelli comprò la tenuta per la Mensa Vescovile dalla Marchesa Anna Gabrielli vedova Vicentini, adibendola a residenza estiva. Con l'unità d'Italia, nel 1861 i beni passarono al demanio e poi, dal 1872 ad oggi, nelle mani di alcuni privati. Nel 1872 fu di proprietà del Cavalier Degola, nel 1882 del Cavalier Benza di Genova; alla fine dell'800 al Cavalier del Lavoro Giuseppe Agostinelli, nel 1939 all'avvocato Gioannini di Torino, nel 1968 ad una signora americana, poi al Conte Mario Bosca di Roveto, all'ingegnere Talenti, ai signori Zanzi Berretta, alla Lloyd adriatico ed infine agli attuali proprietari i fratelli Riziero e Fabrizio Giovi. Nella cappella del castello, ancora oggi consacrata, si celebrarono nel 1968 le nozze tra Monica Bosca, figlia di Mario dei conti di Roveto, e Ascanio Sforza Cesarini, nato nel 1944, figlio di Mario Bosio e Virginia Lotteringhi della Stufa. Dall’unione nacquero Polissena (1969), Drusiana (1971), Vittoria (1972) e Muzio (1973). Gli sposi, poi, offrirono il banchetto nunziale nel castello di Torre dei Calzolari, sempre di loro proprietà. Nel 1993 è stato acquistato dagli attuali proprietari che, dopo un’intelligente opera di restauro, l’hanno destinato a struttura ricettiva. Ecco il sito web ufficiale: Sito web: http://www.relaisgubbio.com
Fonti: http://www.tenutabaccaresca.com, http://gubbio.infoaltaumbria.it, testo di Daniele Amoni su http://www.mondimedievali.net

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