martedì 10 gennaio 2012

Il castello di lunedì 9 gennaio



MONTEGRIDOLFO (RN) – Castello Malatesta

Si erge su quella linea che allora delimitava i possedimenti delle casate dei Malatesta di Rimini e dei Montefeltro, signori della vicina Urbino. Il toponimo del castello sembra trarre origine dall'antica famiglia riminese dei Gridolfi che a partire dal XIII secolo si stabilì sulle colline tra la Romagna e le Marche. Come altre nobili famiglie guelfe cittadine, in età comunale i Gridolfi si schierarono dalla parte della Chiesa, così che secondo alcuni storici Monte Gridolfo sarebbe la trasformazione dell'originario nome del luogo, Monte Guelfo, oppure di Monte Loro, monte dell'alloro. La sua collocazione geografica lo rese già nel Medio Evo oggetto di molti appetiti e spesso Montegridolfo fu al centro delle dispute fra Rimini e Urbino, nelle quali si inserirono anche le confinanti località di Mondaino e Saludecio. Nel 1233 Montegridolfo giurò fedeltà a Rimini nella lotta contro Urbino. Il centro venne saccheggiato ed incendiato nel 1288 dai vicini comuni di Mondaino e Saludecio. Il legame con Rimini si consolidò con l’ascesa al potere dei Malatesta che contribuirono, a più riprese, all’ampliamento ed al mantenimento del possente castello. Nel 1336 il borgo fu addirittura totalmente distrutto da Nolfo, conte di Urbino, e da Ferrantino Novello de' Malatesti. Con la ricostruzione, ad opera del patriarca dei Malatesta Galeotto, risalente al 1338, il castello venne circondato da nuove alte mura, rafforzate con quattro poderosi torrioni, con grande soddisfazione degli abitanti. In quell'epoca dentro le mura castellane vivevano circa 250 persone. Nel 1455 il borgo passò ai Montefeltro per tornare, pochi anni dopo, nelle mani dei Malatesta. Gli anni a venire videro susseguirsi brevi dominazioni: Cesare Borgia nel 1502, Venezia nel 1504 ed infine il passaggio finale, nel 1509, sotto lo Stato della Chiesa. I recenti restauri ne hanno fatto uno dei borghi medioevali meglio conservati di queste terre. Addentrandosi nel castello, troviamo il palazzo del Municipio che si trova accanto alla torre portaia, mentre palazzo Viviani, l'antica dimora dei signori del castello, è oggi un attraente albergo-ristorante. La cappellina Viviani è quanto resta della duecentesca chiesa di S. Agostino distrutta nel 1336 da Malatesta Guastafamiglia.

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