venerdì 13 settembre 2013

Il castello di venerdì 13 settembre






NOTO (SR) – Castello di Noto Antica

Conosciuto anche come Castello Vecchio o Castello Reale di Noto, sorge sul monte Alveria, a circa 10 km da Noto, in direzione nord-ovest. Le prime notizie della fortificazione risalgono all'XI secolo, per l'esattezza al Normanno Giordano, figlio di Ruggero d'Altavilla. La fortezza venne poi ampiamente rimaneggiata nel corso dei secoli, specialmente in epoca aragonese. Il mastio quattrocentesco (voluto nel 1431 dal Duca di Noto Don Pietro d'Aragona, feudatario della Città e fratello del Re Alfonso V il Magnanimo) è stato riutilizzato variamente nel corso dei secoli XVI e XVII (la torre circolare venne utilizzata quale carcere come si apprende da iscrizioni e graffiti sulle pareti interne con varie date). Resti di strutture murarie si conservano presso la cortina del mastio sulla quale si appoggiavano. Queste ultime, indagate con saggi di scavo, risultano distrutte, probabilmente a causa del terremoto del 1693 che determinò la distruzione e l'abbandono della città e del castello, già precedentemente colpiti dal sisma del 1542. L'edificio, costruito su un masso roccioso che scende ripido sui fianchi di nord-est, ha una visuale ampia fino alla zona costiera. Controlla inoltre le vicine vallate e la via di collegamento con l'esterno della città nel suo percorso iniziale verso nord. L'impianto planimetrico è formato da una torre 'mastra' affiancata da muro di cortina entro fortificazione quadrilatera (il lato settentrionale incompleto ed irregolare perché si attesta in parte al ciglio roccioso). Vi sono poi 3 torri, di cui due angolari e una centrale, nel lato meridionale del quadrilatero. A nord una piattaforma di appendice al quadrilatero è inclusa nelle poderose strutture dei bastioni cinquecenteschi della città. Recenti scavi archeologici (2007-2009) hanno permesso di indagare l'area a ridosso della torre. Sebbene non rimangano molte strutture in piedi è molto interessante la loro esplorazione che permette di scoprire un vero e proprio "spaccato di vita quotidiana". Le mura della fortezza sono letteralmente ricoperte di graffiti e scritte lasciate dai carcerati. Guardando con attenzione è possibile scoprire nomi, date, croci o anche il disegno fantasioso di galeoni. Sul pavimento vi sono diverse incisioni rettangolari per dei giochi con le pedine. La parte più interessante delle incisioni purtroppo rimane al momento inaccessibile all'interno della torre maestra, protetta da una grata metallica. A ridosso del castello sono stati recentemente messi in luce anche i resti architettonici della chiesa annessa, mentre sotto la fortezza castello si può visitare una catacomba cristiano-bizantina con arcosoli, scavata nella roccia (VI - VII secolo); subito dopo, sempre a destra, si trova una tomba greco-classica, scavata sotto il Castello. L'area del castello, così come tutta l'area archeologica di Noto Antica, è purtroppo in stato di abbandono è soggetta dunque ad un continuo degrado.
Foto prese dai siti www.panoramio.org e http://www.bandw.it

Cliccando sul seguente link potrete trovare diverse altre foto del castello: http://www.bandw.it/gallery%20foto/castelli/Castello%20Reale%20di%20Noto/album/

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