lunedì 10 marzo 2014

Il castello di lunedì 10 marzo






GUALDO CATTANEO (PG) - Castello in frazione San Terenziano


Le origini del borgo risalgono all'età romana (I secolo), quando veniva identificato con il termine di locus petrosus ("luogo pietroso") per via dell'abbondanza di cave di travertino e pietra calcarea. Durante l'Impero di Adriano vi furono traslate le spoglie di Terenziano, martire e primo vescovo di Todi, fatto uccidere insieme a Flacco per volere dell'imperatore: da quel momento, l'altopiano Petroso prese il nome di S. Terenziano. Durante il Medioevo, il borgo fortificato appartenne a Todi e ne seguì tutte le vicissitudini: un'abitazione all'interno delle mura porta ancora sull'architrave lo stemma degli Atti, i signori locali. Nel 1354 subì l'attacco della "Grande Compagnia" di ventura del provenzale fra' Moriale d'Albarno, proveniente da Trevi e Montefalco e diretto alla volta di Todi. Durante il Rinascimento divenne anche residenza della famiglia Cesi di Acquasparta, che edificarono diversi palazzi signorili nei borghi della zona di Todi. Dopo il primo periodo di appartenenza all'influenza tuderte, a partire dal 1815 passò dapprima sotto la giurisdizione di Collazzone, e poi dal 1829 fu un comune a sé stante; infine, dall'Unità d'Italia (1861) entrò a far parte del Comune di Gualdo Cattaneo. Il castello (XIV secolo), costruito in pietra locale, ha uno schema a pianta quadrata. La porta d'ingresso reca ancora lo stemma tuderte dell'Aquila, ed è affiancata da una grande torre quadrata. Il castello seguì sempre le vicende politiche e militari di Todi che v'insediò appositi castellani. All'interno del castello si trova la chiesa di S. Terenziano, pievania di un vasto territorio dipendente dal Capitolo tuderte; era retta da alcuni canonici, un arciprete e un camerario. E' un raro esempio di costruzione formata da due chiese sovrapposte: l'inferiore del sec.XI, dove fu collocato il sarcofago con le spoglie del Santo, la superiore costruita alla fine del '200. Sempre nel borgo medievale troviamo il palazzo padronale, edificato nell'XI secolo; fu di proprietà dei duchi Cesi, che nel 1600 lo rimodernarono. In questa storica dimora il duca Federico Cesi, fondatore della Reale Accademia dei Lincei, s'incontrava con i primi accademici, tra cui Galileo Galilei. Il palazzo si estende su 1200 metri quadrati distribuiti su 10 vani al pianterreno, 9 al primo piano, 7 al mezzanino e 12 al secondo, piano. L'ampiezza di alcuni vani raggiunge anche 70/80 metri quadrati. Nella parte posteriore del Palazzo c'è un grande capannone per le macchine agricole ed un vasto orto-giardino di circa 3 mila metri quadrati che spazia sul panorama circostante. Link consigliato: http://www.youtube.com/watch?v=yJxD49YBeCw
Fonti: http://www.stradadelsagrantino.it/informazioni-generali-gualdo-cattaneo.php, http://it.wikipedia.org, http://www.caseomnia.it/schede/Cesi/cesi.html
Foto: una cartolina postale e, la seconda, dal sito http://www.caseomnia.it

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