lunedì 25 marzo 2019

Il castello di lunedì 25 marzo



BIBBIANO (RE) - Torrazzo Matildico

È solo con l’età medievale che la storia di Bibbiano si precisa attraverso una prima aggregazione urbana lungo la strada che portava alle fortificazioni affacciate sull’Enza, e di cui rimane la massiccia costruzione fortificata detta "Torrazzo". Al secolo XI risalgono le prime notizie che si hanno di Bibbiano. In una bolla di Papa Stefano IX dell'anno 1057 in favore del Monastero di San Prospero in Reggio si parla di "Bubianum" e in una successiva bolla di Papa Alessandro II del 1072 si cita "Bibbianum". L'origine etimologica della parola Bibbiano non è certa: la forma più antica è "Bubianus" alternata anche a "Bibianus". Gli storici reggiani fanno risalire il termine "Bibianus" al personale latino "Baebius"; i "Bebii" erano una famiglia di coloni romani ai quali, all'epoca della colonizzazione romana, erano state assegnate le terre che presero il nome di "ager Baebianus". Il fatto che due poderi situati nella frazione di Barco, conservino la denominazione di Bebbi Grande e Bebbi Piccolo, rende molto probabile questa ipotesi. Dunque, l’origine del toponimo è verosimilmente legata all’occupazione romana del I secolo e prese il nome dell’assegnatario di quelle terre. Bibbiano, già castello, faceva parte del territorio Matildico. Nel secolo XII la storia di Bibbiano si lega indissolubilmente alle vicende dei Canossa, come ricorda anche lo stemma comunale (cane con un osso in bocca). Il territorio fu concesso in feudo alla famiglia Canossa (nel 1155 il borgo venne definitivamente incorporato nel feudo canossiano di Bianello, mentre un’altra località bibbianese, Piazzola, era già in precedenza compresa nel medesimo) che lo conservò finché nel 1757 passò poi in feudo alla casata dei marchesi Gabbi di Reggio Emilia. A breve distanza dalla stazione ferroviaria di Bibbiano sorge una interessante casa-torre della famiglia Manzotti. E' una costruzione tardo-medievale, sviluppatasi in periodi successivi, forse sulle basi di un più antico edificio. La tradizione locale identifica nel "Torrazzo" ciò che resta di quel "Castello di Bibbiano" ricordato nel XI secolo e distrutto dai parmigiani nel 1296. Non rimangono tuttavia elementi tali da potere confermare tale supposizione. La casa-torre ha subito rimaneggiamenti in varie epoche che non ne hanno tuttavia alterato la struttura. Si possono notare due fasi costruttive distinte. La prima caratterizzata da una muratura a pietra rasa ad opera incerta con utilizzo di blocchi squadrati in arenaria , quindi sulla diroccatura dei primitivi resti si è sviluppata l'edificazione successiva con impegno del laterizio. Tra gli elementi compositivi rimane un cordolo a diversi motivi, con mattonatura a dente di sega, i posatoi per i colombi a mensola su due filari sovrapposti, due feritoie a doppia strombatura e sguancio attribuibili al XV-XVI secolo, finestre ad arco ribassato e le tracce di un portale ad arco tamponato.

Fonti: http://www.comune.bibbiano.re.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=616&idArea=27515&idCat=16757&ID=16757&TipoElemento=categoria, http://www.4000luoghi.re.it/luoghi/bibbiano/bibbiano.aspx

Foto: la prima è presa da http://www.comune.bibbiano.re.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=616&idArea=27515&idCat=18126&ID=18126&TipoElemento=categoria, la seconda è di Roberto Federici nel gruppo Facebook https://www.facebook.com/groups/560443220713249/ ("Castelli Rocche e Fortezze....")

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