CASTELLINO TANARO (CN) – Torre
Durante il Medioevo Castellino venne infeudato alla famiglia aleramica dei Valperga di Masino; poi entrò a far parte del marchesato di Ceva; successivamente venne ceduto ai Germonio di Piero e Sale. Dal 27 maggio 1655 Castellino rientrò sotto la giurisdizione cebana, passando sotto ai marchesi Paolo Antonio e Gerolamo Pallavicino-Ceva. Ultima famiglia ad avere giurisdizione diretta sul paese fu quella dei Vivalda di Mondovì, già signori di Igliano,il cui barone Giovanni assunse il titolo di marchese di Castellino. Durante la campagna d'Italia, nel 1799, subì il saccheggio da parte delle truppe francesi, nonostante la decisa difesa dell'esercito sabaudo e della popolazione locale. Sempre durante la campagna napoleonica fu notevole la sortita del 14 maggio 1799, portata da un pugno d'uomini comandati dal capitano Francolino di Castellino e dal chirurgo Cerrina di Murazzano, che costrinse alla resa il comandante francese della fortezza di Ceva, Maris. Circondata da aloni di leggenda è l'impresa compiuta 4 giorni prima, da 8 uomini della prima compagnia di Castellino; si dice che riuscirono a issare il proprio stendardo sui bastioni della suddetta fortezza, a dispetto dei francesi occupanti. Costruita in stile gotico con blocchi di pietra di Langa (arenaria), dalla posizione in cui si trova domina una vasta area. Si tratta dell'ultimo imponente (35 metri d'altezza, 30 di circonferenza) resto di una fortificazione d'epoca marchionale, distrutta fra '700 e '800, dalle truppe napoleoniche. È citata da Giosuè Carducci ne “La Bicocca di San Giacomo”. Da sempre punto di riferimento, non solo geografico, per i Castellinesi, la sua mole permette d’individuarla senza incertezze anche da notevole distanza. Dalla sommità si gode un panorama senza eguali, con la veduta di tutta la catena delle Alpi, dal Colle di Cadibona al Monviso ed oltre; non è difficile, inoltre, scorgere, il Monte Rosa e, in talune serate, le luci di Torino. Degno di particolare attenzione il doppio giro d'archetti. Probabilmente era conclusa da una merlatura, di cui non è rimasta traccia. Il manufatto è ciò che rimane d'una piccola struttura fortificata che svolgeva, all'interno del sistema difensivo del Marchesato di Ceva, una funzione di controllo della zona, con appunto Ceva che rappresentava il riferimento locale. Del castello, cui la torre era unita, non restano che poche tracce. La tradizione locale vuole che, come altre analoghe strutture della zona, sia sorto a difesa dalle invasioni saracene ma, in realtà, fu edificato per ragioni di controllo feudale del territorio. Fu proprietà dei Marchesi di Ceva, della famiglia Cattanei, dei Vivalda ed infine dei Pallavicino di Ceva, sino a quando, già in parte diroccato, a fine '700, si dice sia stato definitivamente smantellato dal passaggio delle truppe napoleoniche. Sono tuttora visibili resti d'opere murarie ed un locale ad uso di cisterna, interrato, sul lato posto a nord. La torre è stata oggetto, nel 2012, d'un primo importante intervento di recupero e messa in sicurezza, da parte del Comune. A questa prima fase seguiranno ulteriori lavori per la costruzione di una scala interna e per la sistemazione dell'area circostante. Altri link suggeriti:
http://www.comune.castellinotanaro.cn.it/portals/1377/SiscomArchivio/2/LatorrediCastellinoTanaro_001.pdf,
http://www.turris-piemonte.it/torre-di-castellino-tanaro/,
https://www.infobuild.it/progetti/restauro-della-torre-di-castellino-tanaro/,
https://www.youtube.com/watch?v=ctJqgKbYJjw&feature=emb_logo (video di Alessandro Peirano),
https://www.youtube.com/watch?v=BfujwunLPvg (video di Hans Soentgerath)
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Castellino_Tanaro,
http://www.comune.castellinotanaro.cn.it/Home/Guida-al-paese?IDDettaglio=24732,
http://archeocarta.org/castellino-tanaro-cn-torre/ Foto: la prima è di Claudio Penna su
http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/192973, la seconda è presa da
https://no.tripadvisor.com/LocationPhotoDirectLink-g13792549-d10755134-i306126825-Punto_Tappa_Pit_Stop-Castellino_Tanaro_Province_of_Cuneo_Piedmont.html
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