Tradizionalmente deriva il nome dalla Cohors Aemilia di Marco Emilio Scauro che qui pose gli accampamenti nel 118 a.C., ma l’origine più probabile è da “Curtismilium” da “curtis”, vasta proprietà agricola autosufficiente di epoca altomedievale; infatti, sono stati trovati reperti di epoca romana. Nel Medioevo, sotto la signoria dei Del Carretto fu un marchesato indipendente sino all’inizio del XIII secolo, epoca cui risale il castello, che fu in gran parte distrutto dagli Spagnoli nel 1635. Cortemilia, principale centro commerciale dell’alta Langa e della Val Bormida, passò poi al comune di Asti, successivamente ai marchesi di Saluzzo che la diedero in feudo agli Scarampi. Nel 1615 divenne territorio sabaudo. Cortemilia è costituita da due borghi: San Michele, con il castello, e San Pantaleo, con la Madonna della Pieve. Sorto nel secolo XII, il castello di Cortemilia rappresenta uno degli esempi più significativi di struttura fortificata che utilizza il modello originario di recinto con torre. Di eccezionale qualità costruttiva, veniva già menzionato come castrum (stuttura fortificata) in alcuni documenti del XII secolo, ma è nel corso del Duecento che si registrano le modifiche più rilevanti dal punto di vista difensivo, come il recinto perimetrale in muratura con un piano di ronda continuo su arcate. La datazione della torre risulta invece più problematica, in quanto per tecnica e articolazione sembra collocabile nel XII sec., ma ciò risulta incompatibile con il periodo di diffusione delle torri cilindriche nel cuneese (metà XIII sec.). Si propende pertanto ad attribuire alla torre l’adozione di un linguaggio architettonico arcaicizzante.Nel XIV sec. si registrano le ultime modifiche alla struttura; il complesso venne progressivamente abbandonato, fino a quanto subì gravi danni durante le guerre del XVI secolo. Del castello, in origine forse già parte dell'insediamento romano in materiale ligneo, e successivamente ampliato e progressivamente fortificato, posto in posizione dominante sulla confluenza delle valli Bormida ed Uzzone, rimangono ruderi imponenti, come una muraglia rivolta a sud-est e scandita all'interno da 20 arcate, resti di palazzi, di locali semi-interrati e di quelli che dovevano essere il fossato e l'ingresso. La torre circolare, costruita in pietra lavorata, che misura attualmente 30,3 m di altezza e circa 26 di circonferenza, doveva in origine superare i 40 m. E' scandita da sei fasce, con alcune piccole aperture. Un'altra poderosa struttura a ferro di cavallo difendeva l'area sul versante nord. Altri link suggeriti: https://www.centrostudibeppefenoglio.it/it/articolo/9-11-843/arte/architettura/castello-di-cortemilia, https://www.youtube.com/watch?v=7_0JPibq4LU (video di Borghi d'Italia), https://www.youtube.com/watch?v=cTzgNGF41tc (video di Giacomo Berrino).
Fonti: http://archeocarta.org/cortemilia-cn-resti-del-castello-ed-edifici-medievali/, http://www.langamedievale.it/monumenti-medievali-langhe/complesso-fortificato-di-cortemilia/, https://it.wikipedia.org/wiki/Cortemilia#Monumenti, https://www.comunecortemilia.it/v2/
Foto: la prima è presa da http://www.langamedievale.it/monumenti-medievali-langhe/complesso-fortificato-di-cortemilia/, la seconda è di marioparigi487 su https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/i-ruderi-del-castello-fortificato-di-cortemilia-22742941/photo-14398087
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