venerdì 5 febbraio 2021

Il castello di sabato 6 febbraio





BAGNACAVALLO (RA) - Castellaccio (o Palazzo Papini) e Torraccia

Dopo le dominazioni gotica, bizantina e longobarda, in epoca medievale la città fu in potere di piccole signorie locali. Già verso l’anno 1000 primeggiarono le famiglie Brandolini e Malvicini, che protrassero la loro influenza per quasi tre secoli. Dal 1250 al 1274 la città fu comunque nella sfera d’influenza del guelfismo bolognese, sotto i cui auspici vennero eretti la Torre Civica ed il Palazzo Comunale. I Malvicini, noti per la loro instabilità politica, vennero inseriti da Dante nella rampogna contro il malcostume della Romagna che occupa parte del XIV canto del Purgatorio. Dal 1308 al 1329 la città fu nelle mani dei conti di Cunio, che eressero la rocca. Bagnacavallo passò poi allo Stato Pontificio, quindi ai Manfredi di Faenza che ristrutturarono cinta muraria e rocca; venne riannessa al Papato quando il cardinale Albornoz riconquistò tutta la Romagna. Nel 1375 il capitano di ventura Giovanni Acuto (John Hawkwood), non pagato dal Pontefice per i servigi a lui resi, requisì le città di Bagnacavallo e Faenza come indennizzo e le vendette agli Estensi di Ferrara. Traccia del dispotico e crudele condottiero rimane ancora oggi nella toponomastica viaria: in frazione Villanova si trova infatti la via Aguta. La famiglia d’Este cedette Bagnacavallo ai ravennati Da Polenta nel 1394. Dopo un breve periodo di riconquista faentina, la cittadina fu di nuovo incorporata nei domini papali finché Eugenio IV la cedette a Niccolò III d’Este nel 1440. Con la decadenza degli Este, nel 1598 Bagnacavallo tornò a far parte dello Stato Pontificio del quale seguì le sorti (eccezion fatta per gli anni della dominazione napoleonica, dal 1800 al 1815) fino all’unità d’Italia. Fu papa Leone XII, nel 1828, a dichiararla città. Il Castellaccio è un'antica costruzione fortificata, facente parte dell'antica "cittadella" di Bagnacavallo. La parte originaria dell'edificio potrebbe risalire al XII secolo, edificata probabilmente dai conti Malvicini, signori di Bagnacavallo; nel Quattrocento venne rimaneggiato, assumendo le caratteristiche architettoniche che ancor oggi lo contraddistinguono. L'imponente edificio a pianta quadrangolare si eleva su uno zoccolo a scarpa in mattoni a vista ed ha piombatoi d'angolo alla sommità. Il portone d'ingresso, con arco a tutto sesto, dà su un androne da cui si accede alle sale a piano terra, alcune delle quali decorate con affreschi ottocenteschi. Un altro portone immette in un vasto cortile interno completato edifici minori adibiti a servizi. Nel XIX secolo il palazzo fu sede dell'Accademia dei Cillaridi e, successivamente, di quella degli Armonici, associazioni culturali di nobili e clericali. La struttura, a tre piani, è stata abitata nel corso dei secoli da diverse famiglie nobili, tra cui i Papini, e attualmente dalla famiglia Bejor Gaiani.
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La Torraccia è una delle costruzioni più antiche esistenti nel centro storico di Bagnacavallo. Viene fatta risalire alla fine del XII - inizio del XIII secolo, considerando sia i materiali costruttivi sia l'ubicazione (è adiacente alla chiesa di San Giovanni e certo i frati non avrebbero permesso l'edificazione di un simile fabbricato vicino al loro luogo di culto, una volta innalzata la chiesa). Si suppone facesse parte di fabbricati di proprietà della famiglia Brandolini e, forse, della più antica cinta difensiva della città, quella che racchiudeva l'antico nucleo della "cittadella". A pianta quadrata ed elevantesi su zoccolo a scarpa coronato da una cornice arrotondata in cotto, l'edificio ha all'interno due stanze sovrapposte con volte a crociera. Alla sommità sono visibili le mensole a sporgenza delle caditoie. I muri sud e nord hanno uno spessore di circa 60 centimetri

Fonti: https://www.grifo.org/comuni/bagnacavallo/storia.asp, https://www.bassaromagnamia.it/poitofintrests/castellaccio/, https://www.festasanmichelebagnacavallo.it/it/articles/9/il-castellaccio-di-bagnacavallo.html, https://www.facebook.com/romagnadascoprire/posts/840380063038448, https://www.stradadellaromagna.it/comune-di-bagnacavallo/, http://www.romagnadeste.it/it/3-bagnacavallo/i85-torraccia.htm

Foto: per quanto riguarda il Castellaccio, la prima è presa da https://www.facebook.com/romagnadascoprire/photos/pcb.840380063038448/840379579705163/ e la seconda da https://www.bassaromagnamia.it/poitofintrests/castellaccio/. Per quanto riguarda la Torraccia, la prima è di Ettore Fabbri su https://www.tourer.it/scheda?la-torraccia-bagnacavallo, la seconda è di Gilberto Minguzzi su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2009/51901

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