sabato 16 febbraio 2013

Il castello di sabato 16 febbraio





SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) – Castello di San Michele in frazione Abatemarco

I ruderi del castello di San Michele, nome che deriva dall'Abbazia annessa, rappresentano una delle principali attrattive del piccolo paese dell'Alto-Tirreno Cosentino. Infatti è proprio dal feudo dell'Abatemarco, costituito attorno al castello, che nacque l'attuale cittadina di Santa Maria del Cedro. La rocca su cui sorge il castello fu conquistata dai Normanni nel 1060; in seguito a questo insediamento i monaci basiliani vi vollero edificare un'abbazia che fosse un'importante sede del loro ordine. Col passaggio dal Monachesimo Basiliano al Monachesimo Benedettino, l'abbazia rappresentò un importante punto di contatto con le altre abbazie, tra cui quella di Montecassino. Si riferiscono a questo periodo gli affreschi ritrovati nel castello, forse eseguiti da monaci che giungevano da altri monasteri; due di tali affreschi sono oggi situati nella casa comunale. Raffigurano uno San Sebastiano Martire e l'altro un trittico, la Madonna col Bambino tra un Santo Vescovo e San Leonardo. Sorse dunque prima l'Abbazia – e forse per questo il nome Abatemarco (o Abbatemarco o anche Batomarco), dal nome di un abate - che fu testimone del passaggio dall'influenza bizantina al monachesimo benedettino, e poi il feudo che dalla dominazione Angioina e Aragonese diventò proprietà delle più grandi famiglie del tempo. Secondo fonti storiche il feudo dell'Abatemarco comprendeva le torri di guardia, dette “la Bruca” , “Torre di sant'Andrea” , e Impresa, detta poi "Carcere dell' Impresa", che costituì un importante opificio, per la lavorazione dei prodotti del luogo, soprattutto della canna da zucchero. Nel 1275 Aba-Marcus apparteneva al giustizierato di Val di Acri e nel 1305 ne era signore il famoso ammiraglio Ruggiero di Lauria. Nel 1414 il feudo fu acquistato da Arturo Pappacoda di Napoli, siniscalco del re Ladislao, al quale si deve anche la statua in legno d'ulivo di San Michele ritrovata nella chiesetta annessa al Castello - per questo definito dagli abitanti del luogo “Castello di San Michele”. Una prima svolta avvenne nel 1511, quando divenne feudo della casata dei Brancaccio. In quel periodo la terra di Abatemarco contava 114 anime. Dopo numerosi passaggi sotto vari feudatari, tra cui i D’Allitto, i Carafa (1509) e i Sanseverino (1548-1549), e soprattutto dopo vari periodi di carestie, il castello passò nel 1727 nelle mani di Angelo Perez de Nueros, che amministrava così i feudi di Abatemarco e di Orsomarso, in qualità di tutore e parente di Antonio Brancati. I Brancati tennero il feudo fino al 1806, quando l'ultimo feudatario di famiglia, Francesco Maria, abbandonò il paese e si trasferì a Diamante. Nello stesso anno il maniero fu smantellato dai francesi. Un’altra bella foto del castello da vedere è al seguente link:
http://www.flickr.com/photos/terzocchio/6852331106/in/set-72157629259000718/

Nessun commento: