sabato 13 aprile 2013

Il castello di domenica 14 aprile





CIVITA D’ANTINO (AQ) – Torre dei Colonna

Situata su un altipiano a 904 metri sul livello del mare, e cinta da una barriera naturale di pietra che la difende, Civita d’Antino ad oriente è protetta dalla montagna. L'antico municipio non era facilmente accessibile e godeva della su privilegiata posizione, resa più forte da cinta di mura ciclopiche nei punti più scoperti. A sud il paese era irraggiungibile. Resti ancora visibili di una cinta di mura sono molto lontani dal centro dell'antico municipio romano, come quelli che si osservano a Porta Campana, al di sopra dell'attuale cimitero. Nel 1183 il Papa Lucio III definì i confini ecclesiastici della parrocchia di Civita d'Antino, la Parrocchia di S. Stefano; essi arrivavano alle pendici dei monti opposti a Civita, a terre appartenenti oggi ai territori di Morino, di Meta e di Rendinara. Civita d'Antino partecipò attivamente nell'aspra lotta dei partiti e delle fazioni nel secolo XIII, in special modo nelle lunghe contese fra guelfi e ghibellini, tanto da comparire in tutti gli elenchi dei paesi di Valle Roveto a noi giunti: dal Catalogo dei Baroni agli Svevi, dagli Angioini agli Orsini, dai Piccolomini ai Colonna. Sulla quota 909 della vecchia acropoli della città antica svetta la trecentesca torre-mastio quadrata della Civitas Antena, conosciuta come la «Casa di San Lidano», detta ora "Torre dei Colonna" per il suo presunto legame con i feudatari del paese dal termine del XV secolo fino agli inizi dell'Ottocento. Essa costituiva la difesa sommitale del complesso fortificato medievale ed era la sede del rappresentante feudale locale. Dopo il terremoto del 1915 dove morirono circa 30.000 persone in tutta la Marsica, appare mozzata. Negli ultimi anni si parla del recupero per questa antica e preziosa costruzione, donata al Comune da privati insieme al giardino antistante la vecchia struttura medievale in pieno centro storico. Per tale pezzo di storia, un tempo parte integrante del sistema di avvistamento difensivo della Valle Roveto, si profila un ritorno al “passato” in versione moderna: l’amministrazione comunale punta a realizzarvi un osservatorio astronomico sulla scia della Torre delle stelle di Aielli. Primo passo: l’avvio dei lavori sotto la regia della Sovrintendenza archeologica. Il Comune, infatti, ha impegnato 250mila euro per il recupero e la ricostruzione della vecchia torre medievale ricevuta in dono dalla famiglia Venditti: le sorelle Paola e Anna e il marito di quest’ultima Manlio Flore. Il recupero della torre, comunque, è inserito in un piano di valorizzazione ad ampio raggio dei beni storici, archeologici e culturali di cui il centro rovetano è particolarmente ricco.

Foto: una cartolina della mia collezione


Nessun commento: