BELFORTE ALL'ISAURO (PU) - Castello Beaufort
Nei secoli XIII e XIV Belforte era uno dei castelli della Massa Trabaria sotto la dominazione della Chiesa, fino al 1378 quando, in seguito alle rivolte di tutto il territorio contro i rappresentati pontifici, fu assegnato, insieme ad altri castelli, al conte Antonio da Montefeltro. Il paese rimase di proprietà dei Montefeltro fino al 1631, quando il Ducato di Urbino venne assoggettato alla Santa Sede. Gli anni di governo dei Montefeltro furono caratterizzati dalle continue lotte contro la famiglia dei Malatesta; da ricordare una lunga guerra, tra il 1439 e il 1463, dove un giovane Federico da Montefeltro fu gravemente ferito in battaglia per difendere il suo Castello. Nonostante i numerosi conflitti la vita economica del paese era fiorente, si costruivano ville e case signorili (Federico fece anche ristrutturare il Castello dall’architetto Francesco di Giorgio Martini) e questa condizione rese Belforte uno dei più importanti centri della zona. Infine nel 1872, continuando a godere di un certo benessere economico, il borgo diventò un comune autonomo, al quale furono annesse alcune frazioni limitrofe. Già citato in precedenza, una delle principali attrattive di Belforte è il Castello, di origine longobarda (VII secolo): di elevata rilevanza artistica, è formato da due torri di guardia poste alle estremità, tra le quali si inserisce il palazzo che conserva le caratteristiche dei diversi periodi storici e delle molteplici dominazioni a cui è stato soggetto il paese; si possono, ad esempio, ammirare elementi architettonici del periodo pre-romanico, gotico e rinascimentale. La sua storia è legata al Barone prussiano di Beaufort (dalla cui famiglia deriva la denominazione del borgo) che scese a Belforte dopo l’Unità d’Italia sostenendo che il maniero era appartenuto ai suoi avi in periodo medievale e quindi reclamava dei diritti di proprietà sullo stesso. I belfortini però non furono molto ospitali nei suoi confronti e non presero in considerazione i diritti che pretendeva, quindi egli tornò in Germania a mani vuote. Dopo una decina d’anni arrivarono i documenti con il testamento del Barone che prevedeva un lascito al Comune per l’acquisto del Castello (che era in mano a una delle nobili famiglie del luogo) con la clausola di adibirlo ad uso scolastico e comunale (a differenza di quello che era stato per anni sotto l’autorità dei Montefeltro, vale a dire una fortificazione difensiva). Dopo i restauri del dopoguerra è stato adibito a scuola elementare, mentre dal 1994, dopo altre ristrutturazioni, è diventato la sede della Scuola di lingua italiana per stranieri. Altri link suggeriti: https://www.iluoghidelsilenzio.it/castello-di-beaufort-belforte-allisauro-pu/ (ricco di foto), https://www.youtube.com/watch?v=OnzXeOo02oY (video di Raffaella Vagnerini)
Fonte: https://www.borghipesarourbino.it/castelli-e-rocche/belforte-allisauro/
Foto: le prime due sono del mio amico Claudio Vagaggini su https://www.facebook.com/CastelliRoccheFortificazioniItalia/photos/a.10158020456080345/10151349440720345 e su https://www.facebook.com/CastelliRoccheFortificazioniItalia/photos/a.10158020456080345/10151349439855345. La terza è una cartolina della mia collezione.
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