martedì 17 novembre 2020

Il castello di lunedì 16 novembre


VAL DI NIZZA (PV) - Castello di Casarasco

Di origine antichissima, apparteneva a un ramo locale della famiglia dei Malaspina. Citato nelle antiche carte anche come Casalazio o Casalasco, del castello, si fa riferimento nel Breviarium dei possedimenti dell'abbazia di Bobbio nel secolo X. Il castello di Casarasco è menzionato anche nel 1164 nell'investitura di Federico Barbarossa quando esso fu riconfermato ai Marchesi Malaspina. A partire dal primo millennio e nei secoli a seguire, il nome del castello fu sempre messo in relazione con l'abbazia di S. Alberto di Butrio, poiché la leggenda narra del miracolo che compì sant'Alberto ridando la parola al giovane sordomuto, figlio dell'allora Signore di Casarasco. Poche sono le notizie che riguardano la storia di quest'antico maniero. Alcuni documenti significativi parlano di Spinetta Malaspina (nipote di Antonio di Valverde) che vendette nel 1453 Casarasco al Marchese Silvestro, figlio illegittimo di Niccolò Malaspina di Filattiera (Massa Carrara), nonché della vendita non andata a buon fine perché priva del regio consenso, che Francesca Malaspina (figlia del Marchese Corrado) fece del feudo a Francesco Antonio Spinola nel 1655, poi perfezionata nel 1687 a favore di Pietro Francesco Malaspina, Signore di Casarasco. Dell'antico castello rimane solo l'ala rivolta verso nord. Esso si caratterizza per un robusto torrione perfettamente conservato nella sua orditura di masselli squadrati, a fianco del quale si apre un portoncino d'ingresso con soprastante archivolto a sesto leggermente acuto. Superato il portone, si finisce in un cortile interno in quello che probabilmente era la piazza d'armi del castello. Quasi sicuramente a pianta quadrilatera, la costruzione non presenta tracce di merlatura. L'antica torre, costruita dai Malaspina a dominio della valle e che aveva con ogni probabilità funzione di controllo, è stata lievemente abbassata in occasione della costruzione del tetto ma conserva comunque alcune stanze di dimensioni originarie. Sul lato sinistro della costruzione si nota una lastra in arenaria sulla quale sono incisi due rami spinati separati da una croce: riferimento indubbio allo stemma malaspiniano. Significativa la depressione antistante alla torre e il lato della facciata che fa pensare all'esistenza di un remoto vallicello, mentre sul lato sud del cortile sopravvivono pochi resti delle fondamenta di un tratto di bastione a sostegno del terrapieno. La rocca di Casarasco, che si erge tra le colline dell'Oltrepò Pavese, fa parte di un percorso naturalistico denominato “Sentiero delle fontane”, È un percorso di sette chilometri (con un dislivello di 200 m) immerso in un paesaggio rurale d’altri tempi, dove piccoli borghi contadini, con le classiche case in sasso, si alternano a zone di bosco incontaminato e a panorami su Alpi ed Appennini. Il sentiero si snoda all’interno di zone boschive ed è costellato da sorgenti e fontane, da cui prende appunto il nome. Altro link suggerito: https://motoltrepo.forumattivo.com/t4956-casarasco-castello

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Casarasco

Foto: la prima è presa da http://blogalessandria-fuoriporta.blogspot.com/2016/10/festa-dautunno-con-passeggiata-in-val.html, la seconda è presa da https://www.fondoambiente.it/luoghi/torre-di-casarasco?ldc

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