martedì 3 novembre 2020

Il castello di martedì 3 novembre



STATTE (TA) - Masseria Todisco

Le prime notizie "certe" del casale di nome Statte sono documentate in un Inventario del 1406 circa che includeva il casale Statte nei beni situati nei territori di Taranto. La sua nascita medioevale però risale certamente ad un periodo precedente. Si è concordi nel ritenere che dopo secoli di abbandono delle campagne, queste furono ripopolate in seguito alla distruzione di Taranto avvenuta nel 927 ad opera dei Saraceni; in tale occasione molte famiglie tarantine trovarono un rifugio sicuro nelle grotte naturali delle gravine e dei canali. Fu ripopolato il Canale della Zingara (le grotte) e la zona della cappella rurale di S. Michele. Delle vicende del casale intorno all'anno mille non si sono trovati documenti; dei primi feudatari che si ha notizia citiamo ad esempio Giuseppe De Stella che nel 1378 era proprietario solo della metà dell'intero casale. Nel 1445 tutto Statte e l'intero casale fu concesso in feudo ai principi De Algericiis a cui probabilmente si deve la costruzione del castello (forse paragonabile ad un'attuale masseria) che però andò ben presto in rovina (però gli ultimi resti erano ancora presenti circa 40 anni fa). In seguito, il casale di Statte, (come quello di Crispiano ed altri) fu completamente abbandonato; i contadini cominciarono a dimorare nelle masserie, forse a causa della minaccia dei turchi, ma anche per stare il più vicino possibile al luogo di lavoro. Statte cominciò a ripopolarsi con i feudatari Blasi (nobili di Martina Franca) negli ultimi anni del secolo XVIII, prima intorno alla masseria ed al palazzo baronale e successivamente per l'ennesima volta presso il Canale della Zingara in cui furono scavate nuove grotte (il prezzo da pagare al signore si aggirava sulle 200 lire per l'autorizzazione a scavare una grotta, più 25 lire annue di canone.) Nel 1800 circa per la frantumazione dell'eredità della famiglia Blasi e con le conseguenti difficoltà economiche in seno alla stessa famiglia, il feudo di Statte fu parzialmente venduto ad altri proprietari: (De Sinno, Caliandro, Sebastio, Frascolla ed altri). La masseria Todisco è sita ad est del comune e a ridosso di un dirupo della gravina di Mazzaracchio. Fu costruita nel XVI secolo e si caratterizza per la presenza di strutture difensive quali guardiole, merlature sulle cortine e sul corpo principale, nonché torri per il controllo e l’avvistamento. E’ di notevole interesse storico, conserva integre le caratteristiche architettoniche e morfologiche di un casale. Nel XIX secolo, sotto la proprietà dei Conti D’Ayala – Valva, subì alcuni interventi che ne modificarono l’aspetto. E’ dotata di un caratteristico frantoio ipogeo, composto da due macine e da una batteria di torchi alla genovese, una serie di stanze ai lati del corridoio sottostante, di cui alcune adibite al contenimento delle olive (scaricate nei relativi fori) e altre come dimore per animali e per prestatori d’opera. All'esterno si trova una lapide muraria che riporta lo stemma dei d'Ayala Valva. Altri link: https://www.youtube.com/watch?v=_UOBkPJ8MUU (video di Luigi Di GIacomo),http://statte-ambiente-territorio-tradizioni.blogspot.com/2015/06/ritorno-todisco-degli-stattesi-tra.html

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Statte#Storia, https://www.lavocedimaruggio.it/wp/fortezze-e-castelli-di-puglia-le-strutture-difensive-nel-territorio-di-statte.html, https://www.comunedistatte.gov.it/le-masserie, http://www.mondimedievali.net/castelli/puglia/taranto/provincia000.htm#todisco

Foto: la prima è di Armando Grassi su https://www.madeintaranto.org/masserie-casali-e-castelli-di-statte/masseria-todisco/, la seconda è presa da http://www.mondimedievali.net/castelli/puglia/taranto/stattmasstodisc02.jpg

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