CARIATI (CS) - Castello Venneri in Contrada San Felice
Il paese di Cariati è noto anche per i suoi illustri trascorsi storici di cittadella medievale fortificata e di sede vescovile. Nell’alto medioevo fu importante piazzaforte militare della Calabria bizantina e subì l’assedio del normanno Roberto il Guiscardo che, nel 1059, la conquistò e ne divenne il primo feudatario. Prima capoluogo di contea (sec. XI) e, successivamente, di Principato (1565), Cariati fu soggetta alla signoria dei Ruffo, dei Riario, dei Sanseverino, dei Coppola e, in ultimo, degli Spinelli, potente famiglia dell’aristocrazia napoletana i cui esponenti si fregiarono del titolo di “Principi di Cariati” dal 1565 all’eversione della feudalità (1806). Nel 1437 Cariati fu elevata a sede vescovile e fu sede residenziale di vescovi al 1967; dal 1986 è unita a Rossano, con la quale forma l’Arcidiocesi di Rossano-Cariati. Tra le vicende che maggiormente segnarono la storia di Cariati si ricordano le incursioni dei pirati turchi e barbareschi che, più volte, tra il 1500 e il 1700, attaccarono il paese, e depredandolo e saccheggiandolo; memorabile l’incursione del 1544 a opera del corsaro Barbarossa, che distrusse la città e fece prigioniera gran parte dei suoi abitanti, compreso il vescovo Giovanni Carnuto, deportato in Algeria dove morì in cattività. L’emergenza monumentale più emblematica di Cariati è rappresentata dalla sua cinta muraria quattrocentesca, l’unica integra in tutta la Calabria, fatta edificare su preesistenze bizantine dai Ruffo, nella seconda metà del 1400; il suo perimetro, lungo circa un Km, è intramezzato da otto torrioni, che danno al paese l’aspetto di un grande castello medievale. Vicinissimo al borgo verso sud, lungo la SS106, è presente una residenza fortificata, nominata con "Castello Venneri", una struttura a pianta rettangolare, con agli spigoli due torrette quadrate e sopra una di queste vi è posta una campana. Oltre la struttura del castello vi sono altri corpi aggiunti, sicuramente utilizzati per raccogliere e trasformare i prodotti agricoli come olive e grano, vista anche la presenza di una macina in pietra. Oltre a queste strutture è presente una torretta cilindrica. Sul portone d'ingresso è presente uno stemma di famiglia più una targa che commemora in modo toccante Leonardo Venneri Natale, la targa recita: “Nelle pietre nelle cose, nei giardini che circondano questa antica dimora e nel sole che l’illumina, vive l’Anima di Leonardo Venneri Natale 1951-2010, che l’amò come sua creatura e come segno del suo legame indissolubile con la terra di Calabria”. Il testo della targa è stato scritto dall'antropologa Assunta Scorpiniti. Vicinissimo al castello Venneri è collocato la tomba Brezia, il parco archeologico di Pruija, la torre San Pietro, il fiume Nicà, siamo nell’area della Calabria Citeriore.
Fonti: testo di Franco e Romano Liguori su https://www.cariatinet.it/storia-di-cariati/, testo di Giuliano Guido su https://www.facebook.com/media/set/?set=a.630570050451309.1073742037.162464337261885&type=3,
Foto: entrambe di Giuliano Guido su https://www.facebook.com/media/set/?set=a.630570050451309.1073742037.162464337261885&type=3
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