domenica 29 agosto 2021

Il castello di domenica 29 agosto




PALESTRINA (RM) - Triangolo Barberini

Appena fuori le porte della città di Palestrina si trova un particolare complesso di edifici, conosciuto come i Casini Prati, costruito dai Barberini alla metà del Seicento, uno dei quali con la caratteristica forma a Triangolo. Si tratta del casino di caccia che i Barberini vollero nel feudo prenestino, con diversi corpi di fabbrica per assolvere i molteplici usi, residenziale, agricolo, con anche una piccola chiesetta dedicata a San Filippo Neri e, nel centro, fulcro del giardino esagonale, il famoso Triangolo, un unicum architettonico. I Barberini vennero in possesso dell’area, che si trova lungo la strada dell’Olmata, nel 1630, quando acquistarono tutto il feudo prenestino dai Colonna. A causa dello smarrimento dei documenti inerenti il manufatto durante la Seconda Guerra Mondiale, non si hanno dati certi circa l'anno di inizio dei lavori di costruzione. Forse il 1653, anno delle nozze di Maffeo Barberini con Olimpia Giustiniani, sul portale d'ingresso alla proprietà proprietà compare, infatti, uno stemma araldico comprendente la "torre" Giustiniani e le "api" Barberini (a suo tempo trafugato e sostituito da una copia nel restauro dell'arco del 1969-75). Tradizionalmente la costruzione dell’edificio è attribuita all’architetto Francesco Contini, architetto di casa Barberini, già impegnato per i principi con alcune importanti costruzioni della città. Il Triangolo, posto in un'area di m. 242 x 206 assieme a tre edifici, collegati simmetricamente da muri che formano due cortili interni, di cui uno centrale e ai due lati la suddetta chiesetta ed un magazzino, è collocato esattamente nel punto d'incontro degli assi del rettangolo complessivo. Il Triangolo è un trionfo della geometria e del calcolo. La pianta dell'edificio è rappresentata da un triangolo equilatero, di circa 20 metri di lato, che si sviluppa in tre livelli (terra, mezzano, primo piano). Vi è, inoltre, un piano interrato ove erano situate le cucine come testimoniano un forno ed una cappa semicircolare. Per ciascun livello la pianta triangolare ospita un vasto ambiente esagonale al centro e forma, negli spazi di risulta, tre piccoli ambienti triangolari ( stanze e vano-scala). Alcuni elementi di arredo sono scomparsi. L'ultima sala esagonale "buca" il soffitto, esce all'aperto in una specie di torretta-altana che lascia spazio ad altre tre terrazze triangolari su due spigoli delle quali prendono posto due statue di guardiani a mezzo busto. La scala che raccorda i piani si trasforma in chiocciola nell'altana centrale e sale alla terrazza esagonale dove, all'uscita, si incontra con altre due cariatidi-gendarme, inquietanti figure in muratura, mezzi uomini, a difesa dell'edificio. Quattro statue in totale guardano in direzioni opposte per garantire la sorveglianza simbolica su tutti i lati del palazzo. Il piano nobile e l'altana presentano alle pareti tracce di affreschi e stucchi con motivi floreali oramai in pessimo stato di conservazione. La forma volumetrica dell'edificio si presenta, quindi, come un prisma a base triangolare in cui è inserito un prisma esagonale che esce di un piano formando una sorta di torretta di guardia. La perfetta geometria dell’architettura, condiziona anche l’esterno, definendo la struttura del giardino dove, gli alberi da frutto erano disposti secondo filari che ripropongono triangoli a formare poi, ancora una volta, un esagono. Vi erano poi sei viali secondari ed un ampio viale principale alberato convergenti verso il Triangolo, oltre a simmetriche aiuole di piante ornamentali. Particolare è la sensazione che questo edificio suscita nell’osservatore, infatti, costeggiando il Triangolo, secondo il punto di vista dal quale l’edificio viene osservato, si ha l’impressione che questo tenda a ruotare, contribuendo a confondere lo spettatore risucchiandolo in un vortice che provoca smarrimento. Sorpresa, stupore e sconcerto derivano anche dal tentativo di interpretare l’edificio, poiché questo, di volta in volta ci restituisce un’immagine diversa: un complesso a scopo difensivo, una residenza agricola, un casino di caccia o ancora, una residenza extraurbana dove poter godere della tranquillità. L'aspetto inquietante dell'edificio ha alimentato nei secoli leggende e superstizioni che ne hanno accresciuto il fascino. C'è chi giura di aver visto, passeggiando nel giardino sotto il palazzo, l'altana ruotare in senso antiorario, di aver visto muoversi i gendarmi di guardia e di essere rimasto in preda ad una misteriosa sensazione di smarrimento e vertigine. Qualcuno ha avvertito delle "presenze"', ha udito rumori sinistri, cigolii, ombre, anime dannate, fantasmi. C'è chi giura sulla presenza del diavolo, chi ha visto animali terrorizzati, chi è stato rincorso da qualcosa o da qualcuno. Pare che si avvertano anche strani odori. Suggestione o realtà? Certo è che il Contini voleva stupire ed inquietare e, influenzato dalle ricerche del più geniale architetto dell'epoca, Francesco Borromini, personalità travagliata ideatore di un'architettura sconcertante e innovativa improntata ad una complessa simbologia occulta a supporto di messaggi esoterici, forse ha voluto percorrere la medesima ricerca stilistica. Messaggi esoterici sono nascosti nei triangoli che rappresentano nel pensiero massonico fuoco, acqua, terra e aria a seconda di come sono orientati. Il numero tre è il numero del cielo ed indica le fasi dell'evoluzione mistica: purificazione, illuminazione, congiunzione con Dio. I triangoli, indicati come richiamo alle api Barberini, non rappresenterebbero, quindi, solo la simbologia araldica, ma anche un sottile gioco intellettuale ispirato ad una tradizione ermetica tipica del linguaggio barocco. Data l'unicità di quest'opera architettonica, che attualmente versa in condizioni di estremo degrado, sarebbe auspicabile un suo adeguato restauro. Altri link proposti: https://www.youtube.com/watch?v=sz9wrGOWqUc (video di Stefano Palmieri), http://baroqueart.museumwnf.org/database_item.php?id=monument;BAR;it;Mon13;21;it, https://www.youtube.com/watch?v=kquIvKQCyPk (video di laura canese), https://www.youtube.com/watch?v=gTMa4Um525E (video di DXLive Drone Creative Ariel)

Fonti: https://www.spazioarticolonove.com/2017/06/28/il-triangolo-barberini-il-misterioso-edificio-alle-porte-di-palestrina/, https://www.lacicala.org/2017/10/13/cultura/triangolo-barberini-presenze-occulte-geometriche-simbologie/285, https://www.angelopinci.it/il-triangolo-barberini-un-sontuoso-palazzino-seicentesco/, https://montiprenestini.info/il-triangolo-barberini-storie-di-fantasmi-e-misteri/

Foto: la prima è della mia amica Daniela Marchini, mentre le atre tre sono state scattate dal sottoscritto in occasione della visita odierna al monumento

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