giovedì 11 novembre 2021

Il castello di giovedì 11 novembre



ALSENO (PC) - Villa Oppi 

Conosciuta odiernamente anche come Castello degli Oppi, la Villa ha iniziato la sua attività come antica Posta Romana (un posto dove i viaggiatori potevano fermarsi per ristorarsi, cambiare i cavalli e rifocillarsi) grazie anche alla sua posizione strategica lungo la via Emilia. Inizialmente, circa 2000 anni fa, l’insediamento era aperto principalmente per ospitare le truppe romane in marcia verso i confini dell’Impero. Nei secoli a venire, l’attività di “posta” venne estesa anche a tutte le persone di passaggio ed ai viaggiatori del tempo, a seguito di ciò il business si ampliò e in epoca rinascimentale ebbe un momento di grande crescita, testimoniato dalla edificazione dell’ala più antica della villa nel 1524. Tutti i generi alimentari, dal vino alle pietanze, serviti ai clienti di passaggio erano a “Km 0” incluso il vino che era il prodotto principe. Ci sono riscontri storici confermati, d’inizio 1500 (su un camino posto all’interno di una sala è ancora oggi impressa la data 1524), da cui emerge che in quell’epoca (quindi anche parecchi secoli dopo la fine dell’impero romano) la “posta” continuava a funzionare a pieno regime. Il nome Villa Oppi, deriva dall’Acero Oppio (chiamato anche Acero Campestre) che veniva utilizzato ai tempi come sostegno per le viti, (tecnica etrusca della Vite Maritata) infatti chi transitava di fronte alla proprietà poteva vedere una grande distesa di Aceri Oppio, che fungevano da supporto per la coltivazione delle viti. ​L’attività è continuata sino all’inizio del 1800, quando Maria Luigia d’Austria (seconda moglie di Napoleone Bonaparte) Duchessa di Parma e Piacenza, era solita fermarsi a ristorarsi, durante il periodo estivo, nei frequenti spostamenti tra le due città, per questo decise di acquistare la dimora per un uso privato. Maria Luigia, donna illuminata nell’ ambito agricolo, introdusse la prima riforma agraria; di essa ne beneficiò anche La Tenuta con l’introduzione nella produzione di nuove varietà di viti importate dalla Francia che permisero nel 1820 di produrre il primo taglio Bordolese interamente fatto da uve coltivate in Italia, a Villa Oppi. Nel 1954, il Castello degli Oppi (come veniva ormai definito anche e soprattutto per la presenza delle torri) fu preso in affitto da Franco e Giuseppe Agazzi, che lo acquistarono nel 1972. Per diversi decenni l’attività è stata quella di una normale azienda seminativo-irrigua; ma coltivando non è stato difficile, per gli Agazzi, ritrovare i resti delle antiche viti che erano state in larga parte estirpate subito dopo la seconda guerra mondiale per favorire le zone Doc di collina. Una delle leggende che riguardano il posto coinvolge nientemeno che la celebre Duchessa. Si dice infatti che, tra le sale e gli ambienti della villa, ancora oggi aleggi il suo spirito e che in certe notti si oda chiaramente suonare un vecchio pianoforte appartenuto, sembra, alla stessa Maria Luigia, che ancora oggi si conserva all’interno del palazzo. Il diretto interessato, Stefano Agazzi, non fatica ad ammettere, molto serenamente, di non aver mai notato né udito nulla di anomalo. Tuttavia la leggenda resta ed è alimentata da ciò che si tramandano i più anziani che vivono nei dintorni. Un’altra leggenda, più “folcloristica” riguarda invece il pozzo che si conserva nel cortile interno. Si dice infatti che, in passato, per la notte di San Giovanni, vi scaturisse non acqua ma vino. Una leggenda che, tuttavia, sembra più che mai appartenere, come già anticipato, al mondo del folclore locale. Alcuni storici della zona sostengono inoltre che fra le mura di questo palazzo sia nato papa Gregorio V: una teoria che necessita tuttavia di approfondimenti e che oggi non trova alcuna conferma ufficiale. Per le fonti storiche ufficiali, infatti, il primo pontefice di origine germanica della storia di Roma, figlio del conte Ottone di Worms, nacque in Carinzia e fu eletto papa a soli 23 anni, per poi essere espulso durante una rivolta che portò quindi al soglio pontificio papa Filagato, fino ad allora vescovo di Piacenza.

Fonti: https://www.villaoppi.it/, http://www.emiliamisteriosa.it/2016/07/storia-misteri-e-suggestioni-villa-oppi.html

Foto: la prima è della mia amica Romina Berretti su https://www.facebook.com/CastelliRoccheFortificazioniItalia/photos/pcb.10158941478460345/10158941477870345/?type=3&source=49&refsrc=deprecated, la seconda è presa da https://www.facebook.com/villaoppi/photos/a.1538712336365698/1538713623032236

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