martedì 9 novembre 2021

Il castello di lunedì 8 novembre

 


GRUMELLO DEL MONTE (BG) - Castello

I primi documenti in cui il nome del paese viene citato risalgono all'epoca medievale; il più importante di questi è indubbiamente quello in cui il cardinale bergamasco Guglielmo Longhi, morto ad Avignone nel 1319, cita il paese di Grumulus. Nel Medioevo Grumello risentì a lungo delle lotte di parte tra gli abitanti del paese, di parte guelfa, e i ghibellini del lago d'Iseo. Proprio per questo gli abitanti decisero di dotarsi di un castello e torre d'avvistamento a scopo difensivo. La costruzione, che svetta sul borgo del paese, risalirebbe attorno al X secolo, anche se al riguardo mancano documenti certi. Come non vi sono documenti che attestino di particolari scontri o eventi significativi in tale epoca. L'edificio, catalogato nel complesso dei Beni culturali della Lombardia, è detto Castello dei Gonzaga, dal nome di un ramo cadetto della famiglia che in passato ne ebbe possesso. Le vicende storiche di Grumello sono le stesse di Bergamo e del suo territorio, dalla Signoria Viscontea, alla dominazione veneziana, da quella napoleonica a quella austriaca fino all'Unità d'Italia.Dominante sul paese è il castello, la cui costruzione medievale conserva la poderosa torre, la cinta muraria e la corte interna. Costruito nel XIII secolo come fortificazione militare, il castello costituì una postazione strategica durante le lotte che videro contrapposti dapprima guelfi e ghibellini e, successivamente, Ducato di Milano e Repubblica di Venezia. Al periodo medievale risalgono tanto la torre merlata (guelfa) e la sala delle guardie con volta a crociera, le prigioni e le grandi cantine dal soffitto a volta, dove ora maturano i vini della Tenuta Castello di Grumello. Già proprietà del cardinale Guglielmo Longhi, il castello fu adibito a dimora già dal XV secolo, quando Bartolomeo Colleoni amava trascorrervi i suoi rari momenti di tempo libero. Gli antichi spalti divennero una corte circondata da una corona di ippocastani secolari e il complesso venne arricchito da una cappella privata ricca di stucchi e vetri colorati.Dopo essere passato nelle mani dei Suardi e dei Del Carretto, il castello divenne proprietà di un ramo cadetto della nobile famiglia Gonzaga (precisamente: i Gonzaga di Vescovado). Dal 1953 appartiene alla famiglia Reschigna Kettlitz di Milano, che ha dato nuovo impulso alla tradizione vinicola del territorio di Grumello con la produzione di vini di grande qualità, che si possono degustare e acquistare al termine della visita. Il Castello fa oggi parte dell’Associazione Castelli e Ville Aperti in Lombardia e le sue Cantine sono socie del Movimento Turismo del Vino Lombardo. A tal riguardo suggerisco la visita del sito web ufficiale: http://castellodigrumello.it/. I rifacimenti portati al fabbricato nel corso dei secoli ne hanno cambiato le caratteristiche principali togliendo all'edificio il cupo aspetto esteriore e modificando la semplicità delle sue linee che gli davano le sembianze di austera dimora signorile. L'ingresso si apre in un tratto della cinta che, congiungendosi alla torre, delimita la piccola corte interna aggiunta dopo gli adattamenti rinascimentali. L'accesso alla torre avviene attraverso un portale ad arco a sesto ribassato aperto nel fabbricato addossato alla parete occidentale della torre stessa. La torre risulta massiccia e potente, edificata per resistere ad ogni forma di attacco e per assicurare un valido rifugio ai difensori. La tessitura muraria è caratterizzata da grossi conci accuratamente squadrati e grossolanamente bugnati in corrispondenza dei cantonali che terminano con uno spigolo particolarmente lavorato. Sul lato nord vi è solo la sporgente canna fumaria che interrompe la continuità della parete; sul lato est si aprono tre finestrelle, due ad arco a sesto ribassato e rettangolare protette da robuste inferiate, la monofora posta più in alto, ad arco antico. Sul lato rivolto a sud vi è una monofora identica a quella del lato appena descritto. Sul quarto lato è presente una feritoia usata dagli addetti alla manovra e alla difesa della saracinesca. Addossato a questo locale vi è un edificio che appare sincrono con il resto della fortezza. Sulla parte occidentale di esso furono ricavate grandi aperture utilizzate come scuderia. Il mastio era quindi un locale angusto e umido in cui la vita quotidiana era caratterizzata da un assoluta promiscuità per la continua presenza di soldati e servi. Il "signore" era poi costretto a mangiare e dormire con i suoi, soffocato dalle troppe persone ammassate in cosi poco spazio. Attorno al mastio vennero allora costruiti alcuni locali destinati esclusivamente al castellano e ai sui famigliari, che avevano il dovere di difendere l'intero castello. Superata la soglia del castello si entra in uno spazioso androne che immette al primo piano di quello che fu l'antico mastio. Nella costruzione militare vi erano delle caditoie usate per dar modo ai difensori di colpire chi si accingesse ad abbattere o a scardinare la saracinesca. Il primo piano della torre, interamente occupato da una volta a crociera, è identificabile probabilmente nella sede del corpo di guardia sulla cui parete nord vi è un caminetto in cotto, riportato alla luce durante i lavori di restauro. Il punto più alto è rappresentato dal culmine del torrione che era utilizzato come posto di vedetta e di avvistamento. Sul pavimento del primo piano si nota una piccola apertura rettangolare, protetta da una grata metallica, che guarda nel locale sottostante, usato oggi come dispensa. Il locale sotterraneo, che costituisce la base della torre, in passato era usato come prigione. In paese si narra di un fatto avvenuto nel gennaio del 1706: orde di Gallospani scendevano dal nord, mettendo a ferro e fuoco quanto incontravano al loro passaggio. Dopo avere incendiato Gandosso, si apprestavano a fare altrettanto con Grumello quando, giunte nei pressi della frazione Boldesico, le soldataglie sarebbero state poste in fuga dalla visione della Vergine Assunta che andava loro incontro seguita da una folta schiera di scheletri. L'avvenimento fu ricordato in una tela che ancora si conserva nella chiesa di Boldesico. Altri link suggeriti: https://www.dimorestoricheitaliane.it/dimora/castello-di-grumello/ (video), https://www.youtube.com/watch?v=pU8eihRTbGg (video di progetto webEmotion)

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Grumello_del_Monte#Castello_di_Grumello, https://visitlakeiseo.info/arte-e-cultura/castello-di-grumello/, https://www.ettoremajorana.edu.it/progetti/castelli/grumel00.htm, https://www.itinerari.bergamo.it/castello-grumello-del-monte/

Foto: la prima è presa da https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/RL560-00062/, la seconda è presa da https://www.dimorestoricheitaliane.it/dimora/castello-di-grumello/

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