MONTEFREDANE (AV) - Castello Caracciolo
Nel XII secolo Montefredane fu menzionato nel "Catalogus baronum" (1150-1168) in quanto appartenente alla contea di Avellino. Nei secoli successivi le sue vicissitudini furono legate ai nome di diverse famiglie nobiliari, quali i De Tufo, i Capece, i Brancaccio e gli Orsini. Montefredane acquisì una sempre maggiore importanza fin quando la peste del 1656 ne ridusse fortemente lo sviluppo. Tra il 1650 e 1806 il territorio fu proprietà della famiglia nobiliare dei Caracciolo, che lo portarono a nuovo splendore con la costruzione del Castello. La famiglia, destituita dalle forze napoleoniche durante l'occupazione, tornò nella città con la restaurazione borbonica. Agli inizi del Novecento, ancora in età monarchica, perse ogni potere in loco, ed i suoi appartenenti si trasferirono a Napoli. Nel 1981 Montefredane fu inserito nell'elenco dei comuni "gravemente o particolarmente danneggiati" dal terremoto dell'Irpinia, a causa del quale non subì vittime umane. Il Castello è situato sulla cima di un colle a circa 600 metri di altitudine, in posizione dominante sulla valle del Sabato. Nella metà del secolo XI si sviluppò l'abitato intorno a una fortezza costruita per volere della committenza longobarda. Dopo essere stato di proprietà delle famiglie Baldini, Brancaccio, Ferilli, Gesualdo e Ludovisi, nel corso del '600 e '700, con l'avvento dei Caracciolo, il castello subì numerosi rimaneggiamenti per essere completamente trasformato in una dimora gentilizia in epoca rinascimentale. Abbandonato agli inizi del XIX secolo, oggi possiamo ancora vedere abbastanza ben conservati consistenti ruderi di cortine perimetrali e una torre cilindrica. All’edificio, che si affaccia in parte sulla piazza centrale del paese, si accede passando sotto l’arco del campanile annesso alla chiesa di Santa Maria del Carmine, costruita sulla base di una delle massicce torri poste ai vertici dell’originaria pianta trapezoidale del castello. Un’altra di queste torri è visibile solo in parte nei pressi di Casa Rega. Il castello è stato oggetto di un profondo intervento di restauro che ha però consentito il recupero delle due restanti torri. L'edificio possedeva anche cisterne per l’acqua, ancora visibili, e una neviera. In un avvallamento naturale è stato ricavato un anfiteatro destinato a fini culturali e ricreativi. Dai ruderi si gode di una panoramica mozzafiato! Altri link suggeriti: http://www.irpinia.info/sito/towns/montefredane/castlegallery.htm (foto), https://www.youtube.com/watch?v=f0S90pPXVB4 (video di Sistema Irpinia)
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Montefredane, http://www.castellidirpinia.com/montefredane_it.html, https://www.museodeicastelli.it/castelli/montefredane-castello-caracciolo/, https://sistemairpinia.provincia.avellino.it/it/luoghi/castello-caracciolo, http://www.irpinia.info/sito/towns/montefredane/castle.htm
Foto: la prima è presa da https://www.irpinianews.it/premio-oreste-giordano-il-22-giugno-sesta-edizione-a-montefredane/maxresdefault-29/, la seconda è presa da http://www.italiapedia.it/bacheca.php?vd=multimedia&t1=6&idFoto=1665&istat=064055&comune=Montefredane&prov=&sigla=AV&NomeReg=Campania&NReg=015
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