POGGIARDO (LE) - Palazzo Baronale in frazione Vaste
Vaste fu una città messapica di considerevole importanza (l'antichissima Bastae o Baxta) fondata probabilmente attorno al 600 a.C. Subì nel corso dei secoli le violente invasioni dei Goti, dei Longobardi e dei Saraceni. Fu completamente rasa al suolo da Guglielmo il Malo nel 1147. Venne in seguito ricostruita e nel XII secolo il re Tancredi d'Altavilla l'assegnò in feudo ad Alessandro dei Goti. Nel tempo seguì le sorti del Principato di Taranto, sotto la signoria degli Orsini Del Balzo. Gli ultimi feudatari a detenere il controllo furono i Guarini di Poggiardo che rimasero fino al 1806, anno di soppressione del regime feudale. L'attuale fisionomia del Palazzo Baronale è il risultato di un'evoluzione planimetrica avvenuta fra il XIV ed il XVIII secolo. Il complesso è composto da due edifici principali, la torre e il palazzo, collegati da un tratto della cinta muraria del borgo quattrocentesco. La prima fase edilizia (XIV secolo) è costituita da una torre quadrangolare isolata a tre piani coronata da un parapetto merlato. Nella prima metà del XV secolo intorno alla torre si formò un piccolo insediamento difeso da cinta muraria; presso l'angolo sud-occidentale delle mura venne edificata una residenza fortificata, costituita da un piano terra e un primo piano collegati da una scala esterna. Un primo ampliamento del palazzo si data alla metà del XVI secolo, come testimonia l'iscrizione sulla porta di accesso alla struttura che attribuisce l'intervento a Ottavio dei Falconi feudatario di Vaste dal 1560. Nella prima metà del XVII secolo il palazzo venne ampliato verso sud-ovest al di fuori della cinta muraria in disuso. Con l'aggiunta del loggione a destra dell'attuale ingresso al borgo, il palazzo acquistò la fisionomia definitiva, corrispondente alla descrizione della metà del Settecento contenuta nei documenti che si riferiscono alla vendita del feudo ad Ippazio de Marco. All'interno del Palazzo è stato allestito il Museo della civiltà messapica (inaugurato nel Dicembre 2015), che conserva numerosi reperti archeologici provenienti soprattutto dall'area di scavo archeologica dell'antica Bastae, oggi compresa all’interno del Parco dei Guerrieri. Il percorso espositivo propone il susseguirsi di testimonianze che conducono l'osservatore lungo un suggestivo itinerario, percorrendo il quale si possono osservare i ricchi corredi delle tombe a sarcofago, i bellissimi crateri, i bacili, gli strigili, nonché le tipiche "trozzelle" a decorazione geometrica o floreale delle sepolture femminili. Un'accurata ricostruzione virtuale proiettata su grande schermo, inoltre, consente al visitatore un'autentica immersione a ritroso nel tempo e rende indimenticabile la visita in questo gioiello dell'archeologia pugliese. Per approfondire suggerisco questo link: http://web.tiscali.it/lecceonline/itinerario_vaste.htm
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Vaste, http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=95463,https://www.salento.com/info/2019/10/12/museo-archeologico-di-vaste/
Foto: la prima è di Lupiae su https://mapcarta.com/N7828750612, la seconda è presa da https://www.corrieresalentino.it/2015/12/vaste-e-poggiardo-il-19-dicembre-linaugurazione-del-sistema-museale/
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