mercoledì 31 agosto 2022

Il castello di mercoledì 31 agosto


 
JOPPOLO (VV) - Torre Parnaso

Detta anche Torre di Joppolo o Torre Saracena, si trova lungo la costa meridionale del territorio di Joppolo, al confine con Nicotera. E' una struttura di forma circolare con ingresso al primo piano, a cui si accede mediante una scala esterna. All’interno è presente un focolare utilizzato in passato per le segnalazioni di pericolo: di giorno si effettuavano segnali di fumo, di notte si accendeva il fuoco sulla sommità della torre. L’edificazione della Torre coincide con la fondazione della vicina Joppolo, quando Carlo D’Angiò affidò ad un suo ufficiale Artemidoro Joppolo queste terre che andavano difese. Il soldato del Re valutò un posto in altura adatto a sorvegliare dallo Stretto di Messina fino a Capo Vaticano scegliendo il promontorio più aperto e più in alto. La Parnaso è una delle torri più giovani dell’intero Regno di Napoli, sorse appunto a cavallo tra il XIV ed il XV secolo. Di forma circolare, Parnaso era adatta ad ospitare la sentinella a cavallo (per cui cavallara); ciò permetteva un più facile galoppo del destriero che doveva avvisare il conte del pericolo. La torre venne edificata con materiali più resistenti del solito poiché sottoposta alle intemperie marine ed ai continui attacchi di artiglieria nemica. Tuttora dal lato mare della torre è possibile scorgere ancora i segni di bombardamenti da parte delle navi turche. Delle mura merlate oggi rimane ben poco, il tempo e le intemperie marine hanno corroso il marmo grigio autoctono. Aveva un cannone del calibro di 18 coll’impresa della Terra, e coll’epigrafe Joppolo: esso fu preso da alcuni lancioni inglesi nel tempo dell’occupazione militare, quando (prestando fede a quel che ci narrarono gli abitanti) si era quivi armata una lancia dal Governo dell’occupazine medesima. La scaletta che era ubicata de visu le campagne permetteva alla sentinella di soggiornare e di accudire il fuoco che sarebbe servito, per avvisare il borgo quando in lontananza veniva scorta una nave moresca. Fu Ermenegildo Sintes, ingegnere della Real Corte di Napoli, mandato in Calabria con altri tecnici dopo il terremoto del 1783, a lasciarci la pianta di riforma per Tropea e per le torri da Zambrone a Nicotera (uno schizzo a penna su carta) ai fini del loro restauro. Tale prezioso documento, culturale e scientifico, si trova in parte ne “Il progetto della forma” del prof. Ilario Principe, Gangemi Editore Napoli 1985. Torre Parnaso rientrava con la lettura di questo documento di diritto nei monumenti da riedificare ssegnale chiaro che ancora in età borbonica era viva la pirateria. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=KmbhCJgdUJM (video di TL FLY CAM), http://www.vibonesiamo.it/wordpress/2015/02/18/torri/, https://www.ilvibonese.it/cultura/11639-torre-joppolo-vibonese-parnaso-rogito-notarile-preiti/, https://www.youtube.com/watch?v=vL5UqivgAgQ (video di Tonino Campisi), https://www.youtube.com/watch?v=9medQ8NiYzk (video di LaC)

Fonti: https://www.calabriaportal.com/joppolo/286-joppolo.html#torre-parnaso, testo di Maria Lombardo su https://www.calabria.travel/storia-della-calabria/torre-parnaso-di-nicotera-la-dominatrice-della-costa-dei-calamaci/

Foto: la prima è presa da https://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/1800157539, la seconda è presa da https://www.facebook.com/CalabriaMystery/photos/joppolo-vv-torre-di-parnaso-o-torre-saracena-simbolo-di-joppolo-e-una-delle-anti/649322728433402/

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