MONTAGNA IN VALTELLINA (SO) - Castel Grumello
Il Castello De Piro al Grumello, maggiormente conosciuto
come Castel Grumello, deve il suo nome al dosso roccioso (grumo) sul quale è
stato edificato. Grazie alla
sua posizione strategica domina la città di Sondrio e buona parte della valle. La sua costruzione è compresa tra la fine del Duecento e l'inizio del Trecento
ad opera della famiglia ghibellina dei De Piro di origine comense. Esponente di questa famiglia fu Corrado de' Piro, al quale i castello sembra essere appartenuto. La breve vita del maniero è specchio di una parabola familiare segnata
da alterne fortune e da un cambio di orientamento politico: il castello
doveva essere sorto da poco, quando i de Piro passarono dallo
schieramento ghibellino a quello guelfo, ponendosi in competizione con
la potente famiglia guelfa dei Capitanei di Sondrio che nel 1326 mise
sotto assedio il castello. Seguirono sanguinose ritorsioni e momenti di pubblico riscatto: per ben
sette anni (dal 1329 al 1335) i de Piro ospitarono il vescovo Benedetto
da Asnago, costretto alla fuga da Como, ottenendo in cambio sostanziose
ricompense. Una gestione malaccorta nel 1373 costrinse però Taddeo de
Piro a cedere una quota del fortilizio a un esponente della famiglia
rivale. Colpiti nel simbolo del loro potere, i de Piro andarono incontro
a un lento declino, e un secolo dopo nessuno più risiedeva al Grumello. L'edificio venne innalzato sfruttando al meglio la conformazione allungata del dosso, sulle cui estremità sono collocati il corpo militare, destinato alla
guarnigione, e il corpo residenziale, destinato alla famiglia; rientra
perciò nel novero dei castelli gemini. Il corpo militare, a oriente, era piuttosto ampio, disponeva di numerose stanze ed
era munito di una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana e di due
torri: la prima esiste ancora, malgrado sia stata smozzicata dai
Grigioni; la seconda, unitamente ad altri ambienti le cui fondamenta
sono state ritrovate con il restauro, fu demolita dai contadini della
zona per poter coltivare a foraggio l'unico lembo pianeggiante del
dosso. Il corpo residenziale (funzione testimoniata dai ruderi di una sala camino), a occidente, aveva dimensioni più modeste ma era comunque
dotato di una torre per la difesa della famiglia. Le stanze prendevano
luce da feritoie a croce, ideali per tirare con l'arco e con la
balestra; le poche finestre davano verso lo spazio fra i due fortilizi,
relativamente più sicuro essendo compreso entro il perimetro murario, e
su questo fronte si apriva anche l'ingresso ad arco, nobilitato da conci
lavorati con cura. Tutt'intorno correva un muraglione che forse
comprendeva anche la chiesetta di S. Antonio, di cui si conserva solo
l'abside. Dopo esere divenuto di proprietà dei De Capitani (1372), il castello fu distrutto nel 1526 in seguito all'occupazione della Valtellina da parte dei Grigioni. Le pietre del castello servirono ai
contadini per la costruzione dei muretti a secco delle vigne. Ruderi e
vigneti finirono ai nobili Paribelli. Dell'antico edificio sopravvivono la torre e alcuni ruderi. La distruzione coinvolse anche il vicino castello di Mancapane (https://castelliere.blogspot.com/2018/12/il-castello-di-venerdi-7-dicembre.html), collegato al Grumello tramite una galleria. Attualmente è di proprietà del Fondo Ambiente Italiano (a cui è stato donato dalla Società Enologica Valtellinese nel 1990), che lo ha sottoposto a
recenti interventi di restauro, realizzati grazie ai contributi della Legge
Valtellina, e ne ha curato il recupero con utilizzo culturale (riapertura al pubblico nel 2001). La sua struttura originaria doveva esseee
molto più ampia di quella attuale, come è testimoniato dagli scavi archeologici condotti recentemente. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=3V1xcu9Y7Mk (video di Simone Polattini), https://www.youtube.com/watch?v=vXg4PufyedE (video di dini bonfa), https://www.youtube.com/watch?v=rxg0kRZJlFg (di video drone Landscapes), https://www.youtube.com/watch?v=dSXghKIw1WU (video di Cristina Risciglione)
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_Grumello, https://www.sondrioevalmalenco.it/it/castel-grumello, https://fondoambiente.it/luoghi/castel-grumello, https://www.visitasondrio.it/site/home/scopri/dintorni/media-valtellina/castello-grumello.html, https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/SO010-00005/
Foto: la prima è presa da https://fondoambiente.it/luoghi/castel-grumello, la seconda è presa da https://www.donnaglamour.it/visitare-castel-grumello/guide-2/
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