GOSSOLENGO (PC) - Castello di Bardinezza
L’edificio, a pianta rettangolare, è discretamente conservato; sul fronte est si notano l’ingresso, le strutture relative al ponte e ponticello levatoi che superavano il fossato e due torri quadrate di diversa altezza. Nell’androne una lapide risalente al 1530 ricorda il nome dell’abate piacentino Gregorio; nell’interno dell’oratorio -ristrutturato e riconsacrato in memoria del ten. Camillo Cella, caduto nella prima guerra mondiale- si trova un interessante dipinto rappresentante Santi e Dottori della Chiesa con lo sfondo di un città medievale. Nel 1335 il castello di Bardinezza è citato in un documento che attesta l’esistenza della struttura. Nello stesso periodo il castello è citato in documenti che parlano delle lotte per la supremazia politica tra il governo pontificio e la casa viscontea. Nel 1345 subì un attacco dai soldati piacentini. Nel 1373 Raffaello Dolzoni conquistò il castello di Bardinezza in nome e per conto del governo papale. Nel XV secolo apparteneva alla famiglia Rizzoli e nel 1503 Lucrezia Rizzoli ne vendette una parte ai canonici Lateranensi di Sant'Agostino, i quali nel giugno del 1522 lo acquistarono nella sua totalità e lo tennero sino alla rivoluzione francese. Con la soppressione dell'ordine dei canonici lateranensi il castello di Bardinezza passò ai conti Calciati e successivamente ai Cella.
Fonti: https://www.altavaltrebbia.net/2020/10/31/castello-di-bardinezza/, https://www.turismopiacenza.it/2020/12/22/castello-di-bardinezza/, https://www.preboggion.it/Castello_di_Gossolengo-Bardinezza.htm
Foto: entrambe di Solaxart 2013 su https://www.preboggion.it/Castello_di_Gossolengo-Bardinezza.htm
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