CASTEL MORRONE (CE) - Castello normanno
Il monte Castello di Castel Morrone (che deve il suo nome, non ad un castello medioevale di cui sopravvivono alcuni ruderi, ma ad un'antichissima fortezza detta, appunto, "Castellum" del III-II secolo a.C.) è una collina di appena 420 m s.l.m. stracarica di storia. Deve le sue vicende plurimillenarie alla sua posizione di ineguagliabile osservatorio. La visuale, infatti, è a 360° ed ogni lato riserva panorami vastissimi a cominciare dal massiccio del Matese, alle più profondi valli che si incuneano verso il Sannio, mentre il Volturno scorre praticamente ai suoi piedi verso Capua in una valle sinuosa che ospita paesi e città che hanno vissuto la più grande battaglia conclusiva del risorgimento italiano. Verso sud, nei giorni chiari, lo sguardo arriva fino al golfo di Napoli. Un antico detto "Il Castello di Morrone (si vede) da ogni cantone", fotografa esattamente la posizione di questa collina. E proprio alla sua posizione di osservatorio privilegiato, si devono gli accadimenti storici. La sua storia ebbe inizio nel 313 a.C. quando in seguito alla distruzione di Plistica da parte dei Sanniti, i superstiti fuggirono all'interno della valle e dopo aver fondato diversi "Fundus" alla maniera Sannita, verso la fine del II secolo a.C. avvertirono la necessità di costruirsi una fortezza. Una volta costruito il grande muro di cinta, il luogo divenne anche sacro per la presenza di altari dedicati principalmente ad una Dea che nel corso dei millenni ha cambiato nome ma non la sua funzione, che è quella di proteggere i raccolti in generale e quello dei cereali particolarmente abbondanti nella valle: Patana-Pistia, Kerres, Cerere, per finire all'attuale protettrice, chiamata semplicemente Madonna del Castello alla quale fu dedicato un tempietto intorno all'XI secolo, la cui architettura orientaleggiante ne denuncia l'antichità. Infatti la chiesetta nel 1113 è già citata in una bolla del vescovo di Capua, Senne, come "SANTA MARIA DE MURRONE". Ancora oggi i riti dedicati alla Madonna riecheggiano quelli antichissimi che si svolgevano in onore degli dei i cui altari erano sul castello. Poco più tardi, per difendersi dalle scorribande di guerrieri e predoni, gli abitanti dei "Fundus" si ritirarono all'interno della fortificazione costruendovi piccole abitazioni, delle quali sopravvivono pochi ruderi, dando vita a Morrone. Il feudo di Castel Morrone, il quale è citato all’interno del Catalogus Baronum tra i possedimenti di Roberto di Lauro, nominato dai normanni Conte di Caserta nell’anno 1150. Il castello fu costruito sul colle più strategico del paese in un periodo di tempo compreso tra la nomina del già citato conte e il 1178, anno al quale risalgono alcuni documenti che citano proprio il castrum Morrone. Ad esempio è nominato in un documento angioino della seconda metà del 1200, in cui si parla della castellana Margherita De Tucziaco, cugina del re Carlo I d' Angiò, che venne ospitata per alcuni mesi nell'edificio. Ad oggi della fortezza normanna rimangono soltanto alcune porzioni del dongione, ossia della massiccia torre maestra a pianta quadrangolare. Questa, così come si evince dai ruderi, doveva essere composta da grossi conci in pietra calcarea (con elementi di riutilizzo, in tufo, tegole e laterizi) che costituivano i cantonali, mentre la restante muratura è composta da bozze più piccole e irregolari dello stesso materiale. Sempre all’interno della cerchia muraria del castello doveva sorgere un piccolo villaggio i cui resti, ormai completamente ricoperti dalla vegetazione, ci mostrano l’esistenza di piccole strutture in pietra. Di queste, alcuni esempi, si ritrovano anche fuori dalle mura, lungo le falde del Monte Castellone, poste su una serie di terrazzamenti. Il complesso fu abbandonato dopo il 1456, a seguito di un forte evento sismico che danneggiò il castello e le abitazioni e indusse gli abitanti a spostarsi verso valle, nell’attuale centro abitato di Castel Morrone. Poco distante dalla torre è collocato il Santuario di Maria SS. della Misericordia, sorto nel XVII secolo sui resti di una piccola cappella già esistente. L’edificio si presenta attualmente come un edificio in pietra a facciavista, ma tale veste esterna risale con buona probabilità a dei restauri avvenuti in epoca recente. A titolo di curiosità, va riferito che una vecchia tradizione vuole che, al di sotto della torre, esista un passaggio segreto, che avrebbe messo in collegamento il castello con il paese. La vetta del monte Castello, per il grande valore storico e ambientale, è sottoposta a tutela dal Ministero ai Beni Culturali. Altri link proposti: https://caserta.italiani.it/castello-di-castel-morrone/, https://www.youtube.com/watch?v=yqTDuzqnZEo (video di Giro_vagando), https://www.facebook.com/scabecspa/videos/campania-on-show-eremo-di-monte-castello/256204448865705/ (video con drone)
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castel_Morrone, https://www.italianostra.org/beni-culturali/complesso-di-monte-castello-a-castel-morrone-ce/, http://www.comune.castelmorrone.ce.it/index.php?action=index&p=270,
Foto: la prima è presa da https://casertaweb.com/notizie/castel-morrone-sindaco-della-valle-candida-leremo-monte-castello-al-bando-riqualificazione-turistica-dei-santuari-campani/, la seconda è presa da https://caserta.italiani.it/castello-di-castel-morrone/
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