TORELLA DEI LOMBARDI (AV) - Castello Candriano (o Ruspoli)
La sua origine si fa risalire al periodo in cui l'imperatore Ludovico II risolse la disputa per il Ducato di Benevento 848 d.C., fissando il confine tra il suddetto Ducato e quello di Salerno sul fiume Fredane, attorno al quale nacquero dei forti o rocche, da un lato Sant'Angelo del Pesco (nel territorio di Frigento) e Rocca San Felice, e dall'altro Monticchio dei Lombardi, Sant'Angelo dei Lombardi, Torella dei Lombardi e Guardia dei Lombardi. La prima citazione del borgo medioevale risale all'850 come "Turrella" (piccola torre). Sulla parte “alta” dell’antico insediamento medievale sorge un Castello di origine longobarda (X- XII sec.) che rinnovato in epoca normanno-sveva (XII-XIII sec.) ha subìto ampie ristrutturazioni nel XIII- XIV secolo e nel XIV-XV. Il feudo di Torella e quello di Girifalco sono appartenuti originariamente alla famiglia Saraceno, la cui dinastia testimoniata dal 1151, perse tali territori per essersi schierata con Francesco I nella guerra tra la Francia e la Spagna di Carlo V (1521-1529). Torella e Girifalco passarono, alla fine del conflitto, ad Alfonso della Rosa, che li cedette, per 31000 ducati, a Domizio dei Caracciolo, i quali nel 1639, vennero insigniti del titolo di principi di Torella che tennero fino all'Unità d'Italia quando, nel 1889, Umberto I concesse il titolo di marchese di Candriano (dopo principe) a Giuseppe Caracciolo. L’edificio fu nuovamente restaurato dopo il sisma del 1466, quando furono costruite le due torri cilindriche con base a scarpa, che incorporavano le precedenti torri quadrangolari. Nel XVI-XVII secolo fu realizzata la trasformazione in casa palaziata, ad opera della famiglia Caracciolo, tra i cui membri va almeno menzionato Giuseppe III ( 1747-1808), uno dei protagonisti della rivoluzione Napoletana del 1799. I Caracciolo fecero erigere il portale marmoreo d’ingresso, trasformarono in giardino pensile uno dei bastioni, ingentilirono gli ambienti interni e dotarono l’edificio di molte opere d’arte. All’interno si trova la cappella palatina, anch’essa abbellita dai Caracciolo, dedicata a Sant’Eustachio, entro la quale è conservato il sepolcro monumentale di Sigismondo e Camillo Saraceno, risalente al XVI secolo. Con la morte di Giuseppe V (1920), principe di Candriano, si estinse la famiglia. Il titolo e il castello passarono al nipote Camillo Ruspoli, figlio della sorella Laura e di Emanuele Ruspoli. Il castello, distrutto dal sisma del 23 novembre del 1980, venne ricostruito e fu poi donato nel 1959 da Terry Margherita Blanc, vedova di Camillo, alla città di Torella. Attualmente è la sede del Municipio, di un museo antiquarium archeologico, dell’Associazione Sergio Leone e dell’ufficio turistico dell’Alta Irpinia. Ricerche archeologiche hanno reso possibile riconoscere le fasi di costruzione, trasformazione e impiego dell’edificio, permettendo di ricostruire aspetti della vita quotidiana testimoniati da manufatti d’uso domestico, residui dell’alimentazione, oggetti riguardanti alcune attuività produttive . La ricerca archeologica ha consentito il rinvenimento di numerosi manufatti in ceramica da cucina e da mensa; la maggior parte risale al tardo medioevo e ai secoli XVI-XVIII., nonchè al periodo tra il XII- XV secolo. Al pentolame da fuoco (testi, bollitori, tegami e coperchi) si affiancano anfore, brocche, boccali, bacini, coppe e piatti. Legati alla storia del castello sono i piatti con lo stemma dei Caracciolo, su fondo bianco. La classe ceramica documentata in percentuale maggiore rispetto alle altre è la smaltata monocroma bianca, versione economica delle maioliche a decorazione policroma. Gli scavi hanno restituito monete, oggetti in vetro (calici e bottiglie), in metallo (chiodi, pentole, ditali, coltelli, ferri da cavallo), in terracotta (fuseruole, pipe, biglie) e manufatti in pietra ( proietto, mortaio, frammenti scultorei e architettonici). Vedendo il Castello dall'esterno, oltre alle possenti mura, si viene colpiti dal Donjon, di forma cilindrica (che si ritrova anche nei castelli di Montella, Rocca San Felice, Monteforte Irpino ed Ariano Irpino). Tale torre, nota come "Torrione di Torella", risale al XII-XIII secolo e venne fatta erigere dai feudatari Saraceno. La prima citazione di tale torre nell'ambito di un documento risale al 1151. Interessanti sono le varie feritoie da cui venivano scagliate le frecce incendiate accendendo gli stoppini in un'apposita vasca. Altri elementi sono il giardino pensile del XV secolo tra le due torri cilindriche e un portale del XVI secolo. Visitando il castello dall'interno, scendendo nelle sue "viscere", si viene colpiti dalla successione delle tre mura difensive. Si passa infatti dalle mura originarie, quelle edificate durante la dominazione longobarda, a quelle successive, che risalgono, rispettivamente, al XIII ed al XV secolo. Tale stratificazione successiva fornisce una buona idea dello sviluppo storico della struttura. Altri link suggeriti: https://www.youtube.com/watch?v=4jUvO_S-r5k (video di Luigi Salzarulo), https://www.memoriaditorella.it/luoghi/castello-ruspoli-di-candriano/, https://www.youtube.com/watch?v=HGiFQzMijJE (video di Angelomaria Iuorio), https://www.facebook.com/watch/?v=383098492699716 (video)
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Torella_dei_Lombardi, http://www.comune.torelladeilombardi.av.it/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/1, http://www.castellidirpinia.com/torella_it.html, http://www.irpinia.info/sito/towns/torelladeilombardi/castellocandriano.htm, https://sistemairpinia.provincia.avellino.it/it/luoghi/castello-ruspoli-candriano,https://www.museodeicastelli.it/castelli/torella-dei-lombardi-castello-candriano/
Foto: la prima è di Vito Galgano su http://test.computer-stamps.com/torella-dei-lombardi/, la seconda è presa da https://www.memoriaditorella.it/luoghi/castello-ruspoli-di-candriano/
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