ORSOGNA (CH) - Torre Di Bene
Nel 1074 "Orsonia" era proprietà di due feudatari, il sacerdote Adeodato di Pietro e Adamo di Azzo; essi in quell'anno anno donarono la Chiesa di San Martino (oggi scomparsa) all'Eremo benedettino di San Salvatore della Majella, retto dal Priore Ranieri. Anticamente il paese abruzzese era popolato prevalentemente da contadini, ma vi erano anche dei vasari, dato che il terreno circostante all'abitato è argilloso. Questi artigiani lavoravano in grotte sotto la rupe rivestita di calanchi del paese, in posizione favorevole protetta dal freddo invernale. Il paese appare citato per la prima volta in un diploma del 1151 di Ruggero il Normanno, che faceva dono del feudo all'abbazia di San Salvatore alla Majella (sopra Rapino), tra queste la chiesa di San Martino "apud Ursonia". Nel XIII secolo fece parte della Contea di Manoppello. Nel 1294 era sotto il controllo dei Colonna, che eressero il castello che sino al 1943 sorgeva su Piazza Mazzini, accanto al teatro comunale. Nel XV secolo il castello passò agli Orsini, anche se i Colonna lo ripresero il 26 agosto 1512. Nel 1881 terremoti di notevole intensità colpirono Orsogna. Una forte scossa si verificò alle ore otto del 10 settembre colpendo anche Lanciano, Castel Frentano, Guardiagrele, Ortona, San Vito, Francavilla e luoghi limitrofi. Esplicativa la cronaca scritta da Beniamino Costantini, allora studente, presente a Orsogna durante il sisma. Numerose furono le scosse successive: tra il 10 e l'11 settembre 1881, il 22 e 13 novembre e l'11 febbraio 1882. Orsogna subì ingenti danni, con numerosi morti e feriti. Tuttavia in pochi anni le abitazioni danneggiate furono ricostruite, sicché dalle prime immagini del '900, la cittadina è vista in fiorente sviluppo. Orsogna fu una delle cittadine abruzzesi a pagare il prezzo sanguinoso e distruttivo della seconda guerra mondiale. A seguito dei massicci bombardamenti degli alleati, numerosi edifici vennero rasi al suolo, tra cui anche il possente castello baronale di cui oggi non resta traccia (qui è visibile in una foto d'epoca: http://www.orsogna.net/storia_scheda.asp?ID=5&titolo=Documentazione+storica). La Torre Di Bene venne costruita nel XVI secolo e fu oggetto di diversi interventi. Doveva servire come luogo di postazione, controllo e avvistamento delle terre limitrofe. Venne forse ricostruita dal proprietario da cui prende il nome nel XIX secolo sui ruderi della fortificazione danneggiata dalla guerra. Vi soggiornarono il pittore Michetti (la cui presenza è testimoniata dal suo quadro "La figlia di Jorio" del 1895, in cui e' rappresentata la Maiella vista proprio da quest'angolazione) e lo scrittore D'Annunzio. È stata restaurata nel 1994, e poi nel 2010. Attualmente è sede di diverse mostre d'arte organizzate dal Circolo Artistico. La Torre sorge in via San Francesco, è caratterizzata da una pianta quadrangolare con base a scarpa, e presso la facciata una moderna scalinata che permette l'accesso, mentre altri accessi sono sul lato di fianco e sulla parte posteriore. Dei cornicioni marcapiano scandiscono orizzontalmente la struttura in due grandi settori, più il terzo ammezzato della torretta colombaia. Tali settori sono in mattone cotto semplice, con dei beccatelli presso le cornici, e ordine regolare di finestre, una per lato, con timpano triangolare. Altri link per approfondimento: http://lnx.studioeuresis.it/progetti/restauro/torre-di-bene-orsogna-ch/, https://www.tesoridabruzzo.com/la-torre-di-bene-di-orsogna-ospitera-la-biblioteca-nazionale-delle-citta-del-vino/
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Orsogna, https://www.e-borghi.com/it/sc/2-castelli-chiese-monumenti-musei/chieti-orsogna/992/torre-di-bene.html, http://robyphotosmv.altervista.org/orsogna-torre-di-bene/
Foto: la prima è presa da https://www.cittadelvino.it/scheda_sito.php?comune-di-orsogna&id=299, la seconda è di Pietro su https://commons.m.wikimedia.org/wiki/File:Orsogna_-_Torre_di_Bene_02.jpg
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