AOSTA - Castello di Bramafam
Comunemente chiamato torre di Bramafam (in francese tour de Bramafam) e raramente castello dei Visconti di Aosta, si trova nella città di Aosta, all'angolo tra via Bramafam e viale Carducci, lungo la cinta muraria di epoca romana. È composto da un grande edificio parallelepipedo, un tempo adibito ad abitazione, e dall'adiacente torre cilindrica, la quale si innalzava sul bastione della "porta principale destra" (porta principalis dextera) della cinta muraria romana. In alcuni punti alla base della torre è ancora visibile il muro romano originale, mentre sul lato meridionale è ben leggibile la scarpata di epoca medievale. La torre, che si presenta come un donjon di m. 9,60 di diametro per un’altezza di 25 metri, è completata da una merlatura guelfa e presenta alcune strette feritoie. Il fabbricato principale esibisce una decorazione esterna a spina di pesce intervallata con una serie di finestre a bifora sul lato settentrionale, la cui fattura ricorda le bifore del castello di Ussel. L'edificio rivela la presenza di due accessi: dal lato occidentale, l'accesso principale si apre con una porta ad arco e un tempo era corredato da un ponte levatoio, mentre dal lato orientale si apriva un secondo accesso. Particolarità del castello di Bramafam era la cisterna dell'acqua, addossata al lato sud dell'edificio principale e non interrata come negli altri castelli della Valle. Torre e fabbricato sono entrambi ridotti in rovina da secoli. Il castello di Bramafam, secondo Bruno Orlandoni, porta chiari i segni di una tradizione di progettazione e tecnica architettonica che deriverebbe dallo stile gotico internazionale: in particolare, in epoca medievale egli riscontra un "proporzionamento di tipo aureo", ossia non l'uso vero e proprio della sezione aurea, ma piuttosto una proporzione di riferimento ad essa molto vicina. La mancanza di rilievi e di studi più approfonditi impedisce di valutarne appieno le implicazioni. I ruderi del castello attuale sono probabilmente databili intorno alla seconda metà del XIII secolo, ma la presenza di una torre in loco è precedente. In origine vi si trovava una torre la cui presenza è testimoniata in alcuni documenti del 1212 - 1214: era detta torre Beatrice (tour Béatrix), dal nome che assunse anche la porta principalis dextera allorché Beatrice di Ginevra volle convolare a nozze con Gotofredo I di Challant, nel 1223. Sede del viscontato di Aosta, l'edificio fu riadattato a castello in epoca medievale per volere della nobile famiglia degli Challant (i quali dopo aver ricevuto nel 1295 il feudo della valle di Challand, divennero la più importante famiglia nobiliare della Valle d’Aosta), che aveva il controllo su tutta la cinta sud-occidentale delle mura. Sotto il loro dominio, il castello di Bramafam subì il saccheggio di Giacomo di Quart nel 1253. Nel 1295 venne ceduto da Ebalo I di Challant al conte di Savoia Amedeo V, in occasione della cessione del Viscontato e in cambio del feudo di Monjovet. Tuttavia, alla famiglia Challant restò ancora qualche diritto sul castello di Bramafam, dato che nel XVIII secolo ne affittava le rovine. L'edificio cambiò molti proprietari nel corso dei secoli e fu spesso conteso tra le varie famiglie della zona. Versò presto in stato di degrado, perdendo importanza politica e amministrativa: nel XVI secolo - quando la Cancelleria, le compravendite basate sulle Carte Augustane, la stipula di atti pubblici e privati passò definitivamente di mano dai Visconti ai notai - il castello di Bramafam era già in rovina. Il termine Bramafam proviene dal patois valdostano "bramé la fam", e significa "gridare per la fame": varie spiegazioni sono state date dalla cultura popolare a questo nome. Ad esempio una leggenda narra che un membro della famiglia Challant, per gelosia, avrebbe rinchiuso nella torre la moglie, che ivi sarebbe morta, gemendo e lamentandosi per le sofferenze patite a causa della fame (brama fam). Altri, invece, attribuiscono questa denominazione al fatto che, per un certo periodo, il complesso ospitò il granaio pubblico, cosa che indusse la popolazione di Aosta, in seguito ad una grave carestia, a radunarsi ai piedi del maniero implorando cibo. Un’altra versione è quella che vorrebbe questa torre indicata come Porta Biatrix dal nome di Beatrice di Ginevra, moglie di Godefroi de Challant; tuttavia nessun indizio storicamente affidabile può avallare tale tesi. Altri link per approfondimento:https://www.preboggion.it/CastelloIT_di_VdA-Bramafam.htm (con varie foto), https://www.youtube.com/watch?v=C_nADUaRcpc (video di Michele Peyretti)
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Bramafam, https://www.lovevda.it/it/banca-dati/8/castelli-e-torri/aosta/torre-di-bramafam/746, https://www.guidaturisticavda.com/castello-bramafam-aosta-insolita/
Foto: la prima è di Patafisik su https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Bramafam#/media/File:Castello_di_Bramafam_abc1.JPG, la seconda è una cartolina della mia collezione
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