ROCCAVALDINA (ME) - Castello Valdina
Nasce come castello medievale in età Normanna; tracce dell'antico nucleo sono reperibili nello splendido portone ogivale e nell'ala nord-orientale: una fortificazione dotata di ponte levatoio e torri merlate atta a difendere terre e persone dalle frequenti incursioni piratesche. In assenza di fonti documentali non è facile attribuire una data certa alla parte più antica del castello, tuttavia, da alcuni elementi originali ancora leggibili, la costruzione si può collocare intorno al primo Cinquecento. In questo periodo infatti, diventa residenza padronale con il Barone Andrea Valdina, che ne accentua la sua struttura di austera fortezza: cunicoli sotterranei, strette finestre, pochissimi accessi lo rendono adatto alla difesa dalle incursioni nemiche. Al più illustre dei Valdina, Pietro, si deve la costruzione dell'ala più recente del castello, tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600, un vero e proprio palazzo nobiliare, simbolo della ricchezza che la famiglia Valdina aveva raggiunto in quegli anni. I lavori furono commissionati molto probabilmente al famoso architetto fiorentino Camillo Camilliani, che nello stesso periodo aveva costruito presso la propria bottega di Palermo il monumento funebre di Maurizio Valdina ,che si trova nel Duomo. Per tutto il 1600 il Castello venne abbellito con quadri e opere d'arte, fra le quali sembra un Cristo crocifisso del Caravaggio , andate perdute in seguito alla dispersione dei beni familiari successivi alla estinzione del ramo principale della famiglia. Seguì un lungo periodo di decadenza, nel 1800 il castello fu utilizzato come carcere oltre che come residenza della famiglia Nastasi de Spucches che lo aveva ereditato. Il terremoto del 1908 provocò il crollo dell’ala sud-est del castello, che fu restaurata rispettando soltanto la planimetria antica ma alterando per sempre i parametri murali originari. Per approfondire si può visitare il sito www.castelloroccavaldina.it.
Nessun commento:
Posta un commento