giovedì 23 dicembre 2010

Il castello di giovedì 23 dicembre



BURONZO (VC) - Castello dei Buronzo

Per la sua struttura "a tipologia unica" lo possiamo definire come un "castello consortile", caratterizzato da numerosi interventi edilizi, concentrati in diversi periodi, attraverso una vasta planimetria che coinvolge anche lo sviluppo urbanistico cittadino. La prima citazione documentale del castello compare in un atto del 1039 in cui l'imperatore Corrado II investe il feudatario Guala di Casalvolone confermandogli la pertinenza dei possessi signorili. Più di un secolo dopo, nel 1152, Federico Barbarossa gli conferma i vecchi possedimenti e gli concede il diritto di esigere tributi per la manutenzione e l'ampliamento delle fortificazioni del borgo. Nel XII secolo i Casalvolone si dividono in tre rami, tra i quali assume rilievo quello dei Buronzo. Nel XIII secolo tale famiglia nobiliare assume sempre maggior forza patrimoniale, e nel secolo successivo si divide in sette colonnellati, corrispondenti a distinti ceppi familiari, che non si separano, ma decidono di convivere nel castello adottando regole di organizzazione comuni e statuti atti a favorire la conservazione unitaria del patrimonio a loro tramandato. Di qui la struttura consortile o di ricetto signorile assunta dal borgo, dove le varie caseforti concorrono a strutturare le fortificazioni verso l’esterno. Nel corso del XIV secolo e sino alle prime decadi del XV secolo, stante la rilevanza strategica assunta dal borgo, i Buronzo si trovano al centro di sanguinose guerre tra i Visconti, i Savoia ed i marchesi del Monferrato. Solo nel 1427 con il definitivo passaggio di Vercelli e del suo distretto ai Savoia, Buronzo conosce un periodo di pace e di nuova prosperità. Una prima fase costruttiva del castello è collocabile tra il XII ed il XIII sec. D.C. e ne è buona testimone la torre baricentrica rispetto al recinto originale. La seconda fase, risalente al XIV e XV secolo, riguarda gli edifici lungo il perimetro all’interno del recinto e la costruzione di una seconda linea difensiva. La terza fase costruttiva riguarda la costruzione di nuovi edifici lungo la via di Lizza (XV sec.). Dopo il passaggio di Buronzo sotto il dominio dei Savoia si assiste all'ammodernamento ed all'ampliamento delle edificazioni presenti sull'altura sino ad assumere quella fisionomia che si è poi mantenuta nel tempo. I Buronzo si dimostrano attenti alle novità artistiche e culturali che segnano il Rinascimento e poi il Barocco. In seguito sono arrivati successivi rimaneggiamenti, di cui il più significativo risale al periodo settecentesco nella zona antistante la rocca. Tutto il castello è attualmente di proprietà comunale e circa un terzo del consortile è stato recuperato con ottimi lavori di restauro, ridando alla luce il suo antico splendore; oggi è possibile visitare le sale affrescate e affittare il castello come location per eventi e manifestazioni, compresi catering, convegni e serate a tema.
Per approfondire si può visitare il sito www.castellodiburonzo.it

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