lunedì 10 dicembre 2012

Il castello di martedì 11 dicembre






PIEGARO (PG) – Castello di Cibottola

Eretto prima del X secolo, sorge a sud-est di Pietrafitta sulla cima di uno dei rilievi che delimitano il fiume Nestore, a 471 metri s.l.m. Dell’antico insediamento, dipendente dal contado di porta Santa Susanna poi di Porta Eburnea di Perugia, rimane oggi la porta di ingresso (quasi intatta e con l’intero battente del ponte levatoio), una torre eptagonale, alta circa 20 metri, adattata nel XVII secolo a campanile della parrocchiale e gran parte della cerchia muraria con torrione angolare circolare. Vi è poi un cunicolo sotterraneo che, partendo dall'abitazione del castellano, al centro dell'area protetta, si allontana per circa 500 metri lungo il pendio del colle. Della suddetta abitazione rimangono soltanto poche tracce incorporate nel settecentesco palazzo sorto sulle sue rovine. Sconosciuta l’origine del castello anche se una leggenda, riportata da vari storici locali, riferisce che sia stato fondato "nel 1330 del mondo". Più probabile invece un'altra ipotesi, che lo fa risalire alla prima metà del secolo IX. L’insediamento fu conosciuto fin dal medioevo per la sua vicinanza al convento di S. Bartolomeo, dove soggiornarono San Francesco d’Assisi, Sant’Antonio da Padova e San Bonaventura. All'inizio del XIII secolo la località apparteneva alla potente famiglia Montemelini, proprietaria di vasti possedimenti. Le prime notizie certe risalgono alla seconda metà del XIII secolo. Nell'elenco del 1282 Cibottola è indicata come "villa", con una popolazione di 75 focolari. Nella prima metà del secolo XIV fu costruita la cinta muraria per cui, quando i Priori di Perugia ordinarono nel 1380 il censimento di tutti i castelli e le ville del contado, divisi per porta, Cibottola venne classificata come castello. Durante tale periodo la sua popolazione, come accadde per quasi tutti gli insediamenti di alta collina e montagna, subì un discreto calo, passando dai 75 focolari del secolo precedente a 65 famiglie; soltanto nel 1495 tornò alla primitiva consistenza. Nel 1416, in attesa di muovere alla conquista di Perugia, il celebre condottiero Braccio Fortebraccio da Montone sostò per qualche giorno a Cibottola insieme alle sue truppe. In tale località ricevette gli ambasciatori fiorentini che tentarono invano di dissuaderlo dal marciare sulla città. Dopo la vittoriosa battaglia di Sant'Egidio contro i perugini usciti all'attacco e che gli aprì le porte della città, Cibottola, insieme ad altre località, tra cui Agello, Piegaro e Paciano, in atto di sottomissione al condottiero mandò le chiavi del castello, perchè ne prendesse possesso. Il nome Cibottola fu attribuito al maniero nel XV secolo per rendere omaggio a Maurizio Cybo, governatore di Perugia e fratello di papa Innocenzo VIII ( 1484-92), che vi aveva istituito una pretura e alcuni granai popolari detti in latino "horreola" da cui Cyborreola, cioè "piccoli granai di Cybo". Col tempo, per un fenomeno di naturale conversione, la "r" si addolcì trasformandosi in "t", per cui si ebbe Cybotteola, da cui Cibottola. Nei primi anni del Cinquecento il castello fu feudo dei Crispolti; passò poi agli Scotti e nei primi anni del Settecento ai Tocchi. Oggi il castello è di proprietà comunale. Sulla torre, recentemente adibita a torre civica, è collocata una campana di 5 quintali, donata nel 1850 da Pietro Tocchi, rettore dell'Università di Perugia.

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