sabato 25 novembre 2017

Il castello di sabato 25 novembre




NEMI (RM) – Palazzo Ruspoli

In epoca medievale intorno al lago di Nemi si addensò una florida comunità agricola, la cosiddetta Massa Nemus, che produceva essenzialmente frutta e vino e che sarà poi assegnata dall’Imperatore Costantino alla Basilica di San Giovanni Battista ad Albano, per accrescerne il potere. Intorno al IX secolo venne edificato il castello (il Castrum Nemoris) e Nemi ricadde sotto il potere dei Conti di Tuscolo. All’incirca nel 1090 subentrarono i Frangipane, ma già nel 1153 papa Anastasio IV concesse il castello ai monaci cistercensi dell’Abbazia delle Tre Fontane sulla via Laurentina. Sotto il loro governo prese forma il borgo attuale e Nemi visse un periodo tranquillo, anche grazie alla sua posizione che la rendeva inattaccabile da tre lati. All’inizio del XV secolo Nemi venne concessa da Papa Bonifacio IX a Tebaldo Annibaldi, per ringraziarlo dei servizi resi nella crociata contro i Caetani ed i Colonna. Nel 1412 Riccardo Annibaldi lo restituì per un breve periodo ai monaci cistercensi. Nel 1428 il territorio venne acquisito dalla famiglia Colonna. Nel 1479 i Colonna vendettero, a scopo di garanzia, i feudi di Nemi e Genzano di Roma al cardinale Guillaume d’Estouteville, il quale li trasmise nel 1483 ai propri figli naturali Agostino e Girolamo, avuti da Girolama Tosti. Nel 1501 Papa Alessandro VI - con il Breve Apostolico Coelestis altitudine potentia - concesse ai nipoti Giovanni e Rodrigo Borgia una serie di feudi che comprendevano anche Nemi, che vennero amministrati dal Cardinale Arcivescovo di Cosenza Francesco Borgia, a causa della loro minore età. Alla morte del Papa il feudo tornò sotto il controllo della famiglia Colonna, ma poco dopo si succedettero i Cesarini (1550), i Piccolomini (1560), i Cenci (1563), i Frangipane (1572), i Braschi (1782) ed infine gli Orsini (1860). Con l’Unità d’Italia Nemi divenne Comune, anche se il castello e le proprietà ad esso attigue vennero acquisite dai Ruspoli che, oltre a ristrutturare l’antico edificio, si occuparono di lavori interni al tessuto urbano del borgo. Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento Nemi è stato, grazie al panorama pittoresco ed alla presenza del lago, un’importante tappa del Grand Tour, attirando illustri visitatori quali Barthold Georg Nieburg, Charles Gounod, Charles Didier, Massimo D’Azeglio, James Frazer. Dopo un po’ di storia del paese, parliamo ora del Palazzo Ruspoli. Edificato nel medioevo dai Conti di Tuscolo come castello sovrastante il borgo medievale di Nemi, lo storico edificio dopo la loro decaduta divenne – nel corso dei secoli – proprietà dei Monaci delle Tre Fontane, degli Annibaldi, dei Colonna, dei Cenci, dei Frangipane, dei Braschi, dei Rospigliosi, degli Orsini ed infine passò nelle mani dei Ruspoli. Ristrutturato durante il Rinascimento ad opera di Giuseppe Valadier, si articola attorno ad una torre cilindrica ed è circondato da uno splendido giardino pensile. All'interno conserva antichi frammenti marmorei e decorazioni a tempera del XVIII secolo opera del pittore Liborio Coccetti, realizzate in vari ambienti, e del XIX secolo. Il Palazzo dei Ruspoli è certamente uno dei più belli del territorio dei Castelli Romani. Negli anni Novanta è stato venduto ad una società privata, che ha iniziato un intenso lavoro di restauro, ma attualmente il Palazzo non è ancora visitabile. L’edificio, infatti, versa attualmente in stato di abbandono, con porte e soffitti puntellati, mostre di camini e pavimenti asportati, e le decorazioni parietali nere e cadenti, in contrasto con le pareti esterne restaurate che darebbero la sensazione di un palazzo in perfette condizioni di conservazione. Alta circa 40 metri sulla Piazza Umberto I, la torre (detta anche Maggiore o Saracena) si erge su un'antica struttura risalente almeno al XII secolo, quando Nemi viene citata nei documenti d'archivio prima come oppidum e poi come castrum. Fu costruita dai Monaci Cistercensi che si servirono di Saraceni, fatti prigionieri durante le loro scorrerie lungo le coste tirreniche. La sua merlatura è scomparsa da tempo. Il castello è quel poco che resta dell'impianto fortificato originario, aggregato intorno alla Torre Maggiore; le opere di ampliamento dei Frangipane lo hanno toccato solo marginalmente. Alcuni ambienti che appartenevano al castello sono stati assorbiti nell'ala Braschi, come la Sala d'Armi e altri. La cortina murale perimetrale del castello era munita di torri; si ha notizia solo di due: una esiste ancora, verso la Portella, cioè verso la strada proveniente da Genzano, l'altra è stata demolita prima dell’avvento della famiglia Braschi. Realizzato al disopra della cortina muraria che segue la Torre Esterna, nell'area compresa tra l'ala Frangipane e il castello, troviamo l’Angolo Frangipane-Braschi. L’Ala Frangipane è il corpo di fabbrica, disposto lungo la Via Giulia ed affacciato sul lago dalla contrada della Portella; costruito dopo il 1572, durante la Signoria della famiglia Frangipane, ha determinato la trasformazione del castello in palazzo. L’Ala Braschi è, invece, la parte - prospiciente la Piazza Umberto I - che va dalla Torre Esterna al filo dell'attuale via del Plebiscito; costruita dopo la vendita di Nemi, nel 1781, da parte dei Frangipane a Luigi Onesti Braschi, nipote di papa Pio VI. L'insediamento dei Braschi nel feudo di Nemi coincise con il periodo di massimo splendore del pontefice: la bonifica delle paludi pontine, avviata nel 1777, cominciò a dare frutti alla famiglia grazie ai latifondi recuperati. Il papa potè, quindi, permettersi di regalare al suo nipote prediletto, come dono di nozze, il palazzo che non era, però, abbastanza sontuoso se paragonato alle residenze che le altre nobili famiglie romane possedevano nei Castelli. Ciò spiega tutti i successivi restauri e abbellimenti pittorici, operati soprattutto da Liborio Coccetti. Il disegno neorinascimentale della facciata sulla Piazza è opera recente, risalente agli anni '30.

Fonti: http://www.visitcastelliromani.it/it/nemi-1/cenni-storici, https://it.wikipedia.org/wiki/Nemi, http://www.visitcastelliromani.it/it/nemi-1/da-vedere/17-da-vedere-70/palazzo-ruspoli, http://utenti.quipo.it/NoiSulTerritorio/nemi/scuola/PALAZZO%20%20RUSPOLI.html

Foto: la prima è una cartolina della mia collezione, mentre la seconda è presa da http://www.infohostels.com/immagini/news/1369.jpg

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